T O P I C R E V I E W |
Piero Chionna |
Posted - 23 June 2013 : 00:42:02 Dopo la visita della mostra di Aosta, mia figlia Chiara ha deciso di cimentarsi nella costruzione di un edificio rurale. Così, oggi, partendo dalla polvere di gesso, ha iniziato la produzione di blocchetti che vengono poi adattati e montati. Le fessure tra i blocchetti verranno in seguito riempite con una pastella in modo da lasciarle comunque in evidenza. Non ho voluto interferire sulla scelta delle tecniche da utilizzare. Ho solo consigliato di realizzare un cono completamente intonacato ritenendo non alla portata la costruzione del cono con le "chiancarelle" in vista.
La traccia seguita è quella della bozza riportata di seguito. Inutile dire che sono molto curioso di vedere il risultato finale, ma indipententemente da questo, mi fa piacere vedere la voglia di provarci.
Piero
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10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Carlo Rastelli |
Posted - 25 April 2015 : 17:02:51 Bravo Piero hai fatto un ottimo lavoro e la strada "bianca" è sicuramente un ottima idea da adottare....sempre meglio!!! |
Piero Chionna |
Posted - 25 April 2015 : 15:58:33 La costruzione della cisterna ha prodotto il materiale di scarto che potrebbe essere utilizzato per la costruzione di una caratteristica strada bianca.
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Piero Chionna |
Posted - 12 April 2015 : 18:32:56 Secondo esperimento di cisterna realizzata mediante fresatuta e molatura di pietra calcarea. Dato il rischio della lavorazione ho preferito eseguire il lavoro personalmente. Tempo di esecuzione un'ora abbondante.
La scena seguente è puramente indicativa. Manca anche la copertura in metallo che chiuderà l'imbocco della cisterna.
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Piero Chionna |
Posted - 12 April 2015 : 16:11:44 quote: Originally posted by Raffaele Picollo
Bello! Allora lo esponiamo a Malpensa?
Io lo spero, ma tutto dipende dal tempo che mia figlia potrà dedicare alla realizzazione del diorama.
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Piero Chionna |
Posted - 12 April 2015 : 16:00:01 quote: Originally posted by Stefano Spina
Inoltre il bianco è efficace per riflettere la luce, e il calore del sole, contribuendo a mantenere una confortevole temperatura interna (vallo a spiegare ai crucchi). Se posso, suggerisco di colorare il terreno rendendolo rossiccio.
Giusta precisazione riguardo all'utilizzo del colore bianco. Per quanto riguarda il terreno verrà utilizzata la vera terra rossa raccolta nelle campagne della zona in cui è ambientato il diorama. Stefano, devi sapere che quando ritorno al nord, oltre ai generi di prima necessità, porto anche pietre e terra .
Le cartoline della domenica
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Raffaele Picollo |
Posted - 12 April 2015 : 12:20:39 Bello! Allora lo esponiamo a Malpensa? |
Stefano Spina |
Posted - 12 April 2015 : 12:07:40 Inoltre il bianco è efficace per riflettere la luce, e il calore del sole, contribuendo a mantenere una confortevole temperatura interna (vallo a spiegare ai crucchi). Se posso, suggerisco di colorare il terreno rendendolo rossiccio.
Stefano |
Piero Chionna |
Posted - 11 April 2015 : 22:10:27 Proseguono le prove di ambientazione in vista del prossimo assemblaggio definitivo. Agli elementi già realizzati si è aggiunto l'imbocco esterno della cisterna. Il modello, ancora in costruzione, è stato realizzato in pietra calcarea fresata e molata. Nella realtà le cisterne sono scavate nel sottostante banco di calcarenite e garantiscono il rifornimento idrico grazie al recupero delle acque piovane opportunamente convogliate all'interno. Questa tecnica è/era necessaria perchè sul territorio non esistono acque di superficie, mentre quelle sotterranee sono presenti solo a profondità un tempo non raggiungibili. La cisterna è sempre stato un elemento imprescindibile, sia nelle abitazioni rurali, sia nei paesi. Anche per la storica mancanza di acqua si è largamente diffuso l'utilizzo del colore bianco che caratterizza le abitazioni rurali e gran parte degli agglomerati urbani antichi. Il bianco infatti non era un vezzo, ma una vera e propria necessità dettata da norme igieniche. L'annuale "allattamento" a base di latte di calce garantiva infatti un'efficace azione disinfettante nei confronti di batteri e muffe.
Sono trascorsi cento anni da quel 24 aprile 1915, giorno in cui la prima acqua corrente sgorgò da una fontana pubblica in Piazza Umberto a Bari. Nei mesi e negli anni successivi l'acqua raggiunse le fontane delle altre città e dei paesi più piccoli, e via via le abitazioni. L'intera opera fu terminata nel 1939.
La cronologia degli avvenimenti: http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/CHI_SIAMO/Storia/1868_1899
Un video che alla vigilia del centenario celebra questo acquedotto che rimane, ancora oggi, il più grande d'Europa:
https://www.youtube.com/watch?v=1Hpx7-MX4bw
Ed infine una favola per bambini che ricorda a tutti noi il valore dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti:
http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/PIANETA_ACQUA/La_storia_di_Pugliabella/Scarica%20la%20storia.pdf
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Piero Chionna |
Posted - 06 April 2015 : 16:42:09 C'è quello più grande. Questo arriva da giù, ed era inutilizzato da anni. |
Stefano Spina |
Posted - 06 April 2015 : 15:08:14 Se lo viene a sapere tua madre che fine ha fatto l'asse sono guai....
Stefano |