T O P I C R E V I E W |
Alberto Pedrini |
Posted - 23 August 2011 : 13:16:21 Per Göppingen ho realizzato un nuovo fondale compatibile con i moduli di pianura. E' sempre una serie di foto mie, prese sull'altopiano di Clusone e unite con photshop. Il lavoro di elaborazione è stato complesso per avere un'immagine di 344cm. che si raccorda e ripete all'infinito. L'immagine è stata poi stampata su due pannelli da 172 cm. per potere essere trasportata. Ieri ho montato il fondale sui moduli che andranno in trasferta. Due pannelli sono stati tagliati e forati allo scopo. L'armonia con i moduli mi pare equilibrata, vi posto le foto della sequenza:
E due viste generali
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10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Fabrizio Mazzari |
Posted - 07 January 2015 : 22:17:13 Quando anche i minimi particolari a lavoro finito fanno la differenza. Veramente lavori di alto livello, non c'è che da fare tesoro ed imparare. Fabrizio. |
Alberto Pedrini |
Posted - 07 January 2015 : 18:56:24 Se mai ci fosse il dubbio sull'importanza di un fondale dedicato date un'occhiata alle ultime immagini pubblicate nel sito daTrains, possiamo dire senz'altro "un fondale perfetto per una perfetta scenografia"
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Alberto Pedrini |
Posted - 16 August 2014 : 10:37:36 Il periodo di vacanze e il meteo variabile consentono di realizzare ottimi scatti utili allo scopo, non lasciate a casa la macchina fotografica, il telefonino e facebook in questo caso disperdono solo energie preziose. |
Piero Chionna |
Posted - 09 January 2014 : 00:26:41 quote: Originally posted by Alberto Pedrini
Credo si possano dividere i fondali in due tipologie sulla base del punto di osservazione, tenendo la linea d'orizzonte come punto di divisione. Andiamo da 0 a + 8 gradi circa per la maggior parte dei paesaggi dove abbiamo pianura e sullo sfondo rilievi piú o meno alti, mentre da 0 a -4 per quelli situati in collina che possono avere sul fondo corsi d'acqua o il mare. La scelta determina il punto di osservazione del plastico. Considerando come esempio limite il mio ponte del nostro modulare, per simulare la linea ligure vista da monte dovremmo avere un fondale che scenda a quota 90 cm. con solo mare e cielo. Quindi nel tuo caso devi per prima cosa decidere se si vedono il mare o le colline, poi devi scegliere il meteo, luce velata senza ombre o sole. Se scegli il sole hai anche la direzione della luce, che per facilitare le cose è meglio sia quasi perpendicolare, altrimenti è si più bella, ma ti vincola nella direzione delle luci che userai per illuminare il plastico.
Nei giorni scorsi ho fatto alcuni esperimenti ma i risultati sono stati deludenti. Ho scelto la visione delle colline posizionandomi con le spalle verso il mare Adriatico; bellissimi i colori della campagna fiorita ma la luce del sole si è rivelata ingestibile. Probabilmente la stagione invernale non è la più adatta; spero di poter riprendere le prove in primavera.
Piero
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Alberto Pedrini |
Posted - 25 December 2013 : 22:08:13 Come in ogni altro settore le cose migliori nascono dalle continue sperimentazioni, fare troppa teoria prima di scattare forse appesantisce l'approccio. Oggi abbiamo la fortuna di avere le macchine digitali e programmi gratuiti potentissimi per l'unione di più foto in automatico. Si tratta solo di prestare attenzione al paesaggio quando viaggiamo e non esitare a scattare. Fatta l'immagine si può stampare su più fogli in A4 e usare un modellino in N o Z per vedere se funziona. I suggerimenti "sacri" sono pochi: 1) esporre in manuale, ovvero con una coppia tempo diaframma fissa, gli automatismi tendono a produrre foto ottimizzate, ma essendo le immagini diverse per paesaggio e inquadratura si possono avere tonalità diverse di cielo nelle varie immagini. 2) se possibile usare un cavalletto fornito di livella a bolla 3) non usare focali grandangolari perché distorcono le immagini ai bordi, lunghezze da 50mm a 70mm sono ottimali. 4) limitarsi ad un massimo di cinque scatti, ruotare troppo l'inquadratura produce immagini ai due estremi che saranno difficilmente compatibili. 5) per avere un fondale continuo è necessario un semplice espediente che consiste nel tagliare a metà l'immagine e invertire di posizione, la destra con la sinistra, le due parti. In questo modo ai due estremi avremo una giunzione perfetta per ripetere i moduli all'infinito. la parte più impegnativa è il lavoro di pennello e timbro clone per armonizzare la parte centrale dell'immagine che sarà completamente da inventare. Con calma si fa, basta non avere fretta e, ovviamente, avere un minimo di pratica con questi strumenti di fotoritocco. 6) un po' di fortuna, non guasta ed è quella che ha reso possibile la realizzazione del mio fondale, ma soprattutto la combinazione, che sembra ricercatissima, con i moduli a cui viene abbinato. In questa non ho nessun merito, si tratta solo di pura fortuna, lo giuro |
Ernesto Cappellano |
Posted - 25 December 2013 : 12:25:32 Ho appena terminato la realizzazione del fondale lungo quasi 10 mt. per il nostro plastico. E' stata un'impresa che ha richiesto studio, sperimentazione e un lavoro di diversi mesi, per la scelta delle immagini e per la messa in opera. Ora che l'ho terminato, anche se sono soddisfatto, mi sono accorto che ci sono diversi particolari che vorrei modificare per migliorarlo. Prossimamente inviero' un aggiornamento della nostra pagina che spero possa contribuire a far trovare idee e soluzioni anche ad altri. Buon Natale a tutti. Ernesto |
Piero Chionna |
Posted - 21 December 2013 : 15:40:35 Grazie Alberto, le tue riflessioni sono quelle di colui che ha realizzato il miglior fondale che io abbia mai visto Sembra facile fare un fondale bello e ben armonizzato, ma in realtà e veramente molto difficile. Seguirò i tuoi consigli e cercherò di valutare il tutto direttamente sul posto.
Piero |
Alberto Pedrini |
Posted - 21 December 2013 : 08:13:20 Credo si possano dividere i fondali in due tipologie sulla base del punto di osservazione, tenendo la linea d'orizzonte come punto di divisione. Andiamo da 0 a + 8 gradi circa per la maggior parte dei paesaggi dove abbiamo pianura e sullo sfondo rilievi piú o meno alti, mentre da 0 a -4 per quelli situati in collina che possono avere sul fondo corsi d'acqua o il mare. La scelta determina il punto di osservazione del plastico. Considerando come esempio limite il mio ponte del nostro modulare, per simulare la linea ligure vista da monte dovremmo avere un fondale che scenda a quota 90 cm. con solo mare e cielo. Quindi nel tuo caso devi per prima cosa decidere se si vedono il mare o le colline, poi devi scegliere il meteo, luce velata senza ombre o sole. Se scegli il sole hai anche la direzione della luce, che per facilitare le cose è meglio sia quasi perpendicolare, altrimenti è si più bella, ma ti vincola nella direzione delle luci che userai per illuminare il plastico. Sono riflessioni mie, non prenderle troppo sul serio, guarda i fondali artificiali jowi e cerca di immaginare dove metteresti la linea ferroviaria e quale scenografia si adatta ad ogni situazione.
http://www.modellbahn-hintergrund.de/jowi2012.pdf |
Piero Chionna |
Posted - 20 December 2013 : 23:56:37 Non riesco a valutare se questa morfologia consenta di creare le giuste prospettive. Alberto, a occhio, secondo te, è possibile realizzare un fondale con queste caratteristiche? Il territorio è pianeggiante o leggermente ondulato e si estende verso il mare per alcuni chilometri; sullo sfondo, parallelo alla linea di costa, è presente una serie continua di rilievi ad altitudine quasi costante intorno ai 400/500 mslm:
La piana vista dai rilievi:
Un centro abitato ben visibile dalla piana:
La ferrovia inserita nello stesso ambiente:
Piero |
albertomocchi |
Posted - 20 November 2012 : 19:24:03 Ho capito Grazie Al
Alberto |
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