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Stephenson mantenne i servizi dell'ingegnere William Fairbairn (1789/1874), amico di suo padre e Eaton Hodgkinson teorico sulla resistenza dei metalli. [size=1](Robert Stephenson con William Fairbairn brevettarono la tipologia di ponte tubolare a sezione rettangolare)[/size=1] Quando Stephenson venne incaricato dalla Chester & Holyhead della costruzione del nuovo ponte, si trovò a fronteggiare l'Ammiragliato che non ammetteva nessun ostacolo al transito delle navi nello stretto. L'Ammiragliato avrebbe consentito la costruzione del pilone principale in un unico punto, sull'isolotto nella zona centrale dello stretto. Non essendo ancora noto il cemento armato, non restava che il ricorso a una struttura in muratura a più arcate già impiegata per ponti più lunghi, questo tipo di struttura non consentiva però di edificare ponti sufficientemente robusti per reggere il transito dei treni. Fatti i debiti calcoli e le prove necessarie su un modello in scala ridotta, si concluse che si poteva costruire il ponte con tubi di ferro a "sezione inscatolata" per una lunghezza di 140 metri(le sezioni più lunghe) e 70 metri (le sezioni più corte), per ogni senso di marcia, sostenuta da torri in muratura sufficienti per reggere il transito dei treni. [size=1](Anche se Stephenson aveva premuto per la sezione elittica Fairbairn preferì quella rettangolare perché più compatta, Fairbairn era il responsabile della costruzione cellulare dei tubi e della struttura dei pannelli laterali)[/size=1][/b] [b]I treni avrebbero viaggiavano dentro "tubi rettangolari".[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge15.png[/img] [size=1]- dita2indesign.sourceforge.net -[/size=1] [b]- Conferenza degli ingegneri con Robert Stephenson seduto al centro -[/b] [b][size=1](Incisione di John Lucas del 1868)[/size=1][/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge16.jpg[/img] [size=1]- Foto da: en.wikipedia.org -[/size=1] [hr][hr][b]- Fasi costruttive -[/b][hr] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritannia11.jpg[/img] [size=1]- Raffigurazione da: old-print.com -[/size=1] [b]Si arrivò così alla costruzione di un ponte a doppio binario a un'altezza di 40 metri sopra il livello dell'acqua. Occorreva prefabbricare le sezioni a "tubo", metterle in galleggiamento sul fiume per mezzo di chiatte, sollevarle e appoggiarle alle torri in pietra.[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritannia9.jpg[/img] [size=1]- Raffigurazione da: kosmoid.net -[/size=1] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritannia12.jpg[/img] [size=1]- Raffigurazione da: old-print.com -[/size=1] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritannia10.jpg[/img] [size=1]- Raffigurazione da: tatasteelconstruction.com -[/size=1] [b]Il 5 marzo 1850 il Britannia "Tubolar" Bridge era pronto per il traffico ferroviario nei due sensi.[/b] [b][size=1](Al centro l'isolotto su cui Robert Stephenson pose la torre centrale rispettando le condizioni dell'Ammiragliato)[/size=1][/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge14.jpg[/img] [size=1]- Foto da: fotolibra.com -[/size=1] [hr] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge26g.nwrail.org.uk.jpg[/img] [size=1]- Foto da: 6g.nwrail.org.uk -[/size=1] [hr][hr][b]- Il nuovo Britannia Bridge -[/b][hr] [b]Il 23 maggio 1970 il ponte venne irreparabilmente danneggiato da un incendio che minò l'integrità strutturale dei tubi di ferro e la sua stabilità venne compromessa.[/b] [b][size=1]L'incendio iniziò durante la notte del 23 maggio a seguito di torce cadute ad alcuni ragazzi che giocavano sul ponte. Con la natura altamente infiammabile del rivestimento incatramato dei "tubi" associata alla formazione di correnti d'aria, il fuoco rapidamente divenne ingovernabile anche per i pompieri, considerato anche che nel magazzino erano contenuti materiali infiammabili: legno, catrame, vernici e altri materiali necessari per la manutenzione.[/size=1][/b] [b]Il ponte venne ricostruito su 2 livelli con un nuovo disegno di ponte ad arco,nella nuova struttura le torri furono mantenute e ristrutturate. Fu aperto al traffico ferroviario il 30 gennaio 1972 a un solo binario e a velocità ridotta, nel 1980 venne aperta anche la parte superiore autostradale (A55).[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge13GoogleEarth.jpg[/img] [size=1]- Foto da: Google Earth -[/size=1] [b]- La parte superiore del ponte è riservata al traffico autostradale -[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge7oggiphotosbykev.com.jpg[/img] [size=1]- Foto da: photsbykev.com -[/size=1] [b]- La parte inferiore è occupata dalla linea ferroviaria a binario singolo -[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge81binariophotobucket.com.jpg[/img] [size=1]- Foto da: photobucket.com -[/size=1] [b]- Tratto di sezione "tubolare" del vecchio ponte esposta in prossimità del Nuovo Britannia -[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritannia3.jpg[/img] [size=1]- Foto da: en.wikipedia.org -[/size=1] [b]- Il ponte era stato decorato da 4 grandi leoni, 2 per estremità, scolpiti in pietra calcarea da John Thomas (1826-1888), oggi sono accanto al nuovo ponte -[/b] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge1leoneen.wikipedia.org.jpg[/img] [size=1]- Foto da: en.wikipedia.org -[/size=1] [img]http://www.marklinfan.com/public/Staff/JXBritanniaBridge5uscita2binari2d53.co.uk.jpg[/img] [size=1]- Foto da: 2d53.co.uk -[/size=1] [hr][hr][b]- Caratteristiche tecniche del vecchio "Britannia Bridge" -[/b][hr] [b]- Anno inizio lavori: 1844 - - Apertura: 1850 - - Progettazione: In ferro battuto a cassoni chiusi e pietra - - Lunghezza: 461 mt - - Larghezza: 16 mt - - Altezza. 40 mt - - Numero luci: 4 -[/b] [hr][hr][b]- Caratteristiche tecniche del nuovo "Britannia Bridge" -[/b][hr] [b]- Anno inizio lavori: 1970 - - Apertura: 1972 - - Progettazione: Su 2 livelli a travatura reticolare ad arco e calcestruzzo - - Lunghezza: 461 mt - - Larghezza: 16 mt - - Altezza. 40 mt - - Numero luci: 4 -[/b] [hr][hr][size=1]- Link correlato "Nuovo Britannia Bridge": http://www.youtube.com/watch?v=F32jPPG3i2M -[/size=1][hr][size=1]- Fonti - - treccani.it - - en.wikipedia.org - - Storia delle Ferrovie / Geoffrey Freeman Allen / Istituto Geografico De Agostini Novara -[/center][hr]- Nino -[/size=1][hr] [/quote]   Check here to include your profile signature. 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