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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2024 : 15:56:22 - Ghiaccio sulla catenaria -
- Foto Mirko Korosec / Solent News / da: scalatt.it - Sulla Porrettana, il 22 dicembre 1927, a meno di 2 mesi dall’inaugurazione della trazione elettrica trifase, verso le 20,30, nel tratto fra Riola e Molino del Pallone, si manifestò la formazione di ghiaccio sui fili di contatto in misura tale che le locomotive elettriche non riuscirono più a captare la corrente e il servizio rimase paralizzato. Solo la mattina del giorno seguente, allorché il ghiaccio si sciolse, fu possibile riprendere il regolare servizio. Era la prima volta che un fenomeno del genere si presentava sulla rete FS, e affinché non avesse più a ripetersi, le FS stabilirono una serie di provvedimenti preventivi, il più efficace dei quali fu la circolazione intensa di locomotive a orario libero sulle tratte minacciate, quando le condizioni meteorologiche lo suggerivano, allo scopo di mantenere frequente l’azione meccanica di raschiamento del ghiaccio da parte del trolley delle locomotive stesse, cui all’occorrenza venivano installati striscianti di ferro in luogo di quelli di ottone allora abituali. Fra gli altri provvedimenti, furono costruiti dei carri rompighiaccio, ottenuti applicando dei particolari trolley con striscianti muniti di lamine di acciaio a normali carri spartineve già in dotazione alla linea. I trolley erano isolati fra loro e verso massa, in modo che il carro potesse circolare e funzionare anche con la linea di contatto sotto tensione. Un dispositivo meccanico permetteva l’innalzamento dei trolley e il graduale aumento della forza contro la linea di contatto fino a massimo di 150 newton. I carri vennero classificati: Vo.806. A Bologna furono allestiti complessivamente 5 carri rompighiaccio, di cui 3 furono assegnati sulla Porrettana: Vo.806.373 e 806.434 assegnati a Porretta per le tratte Porretta-Pioppe di Salvaro e Porretta-Pracchia, e Vo.806.528 fu assegnato a Pracchia per la tratta Pracchia-Pistoia. Gli altri 2 carri rompighiaccio furono inviati, uno a Bolzano per la linea del Brennero e l’altro a Borgo Val di Taro per la ferrovia Pontremolese. Non ebbero però vita lunga, perché gli altri provvedimenti si rivelarono sufficienti per prevenire la formazione di ghiaccio sui fili della linea di contatto.
- Foto FS / da: iTreni oggi 111 -
- Schema da: iTreni oggi 111 -
- Prevenzione ghiaccio su catenaria: https://www.dipsatechnes.com/2020/10/26/dsg-prevenzione-ghiaccio-su-catenaria/ -
- Fonte: iTreni oggi 111 - - Nino -
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