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 B VI bavarese

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T O P I C    R E V I E W
Alberto Pedrini Posted - 13 June 2010 : 21:29:36
Clic sull'immagine per la scheda con i modelli



3   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Gian Michele Sambonet Posted - 21 February 2020 : 17:28:57


Alla fine di maggio 1864 Maffei terminò la costruzione della locomotiva numero 500, la B VI 280 "Hirschau".

Lo staff al completo partecipò ai festeggiamenti, per poi accompagnare la macchina presso la ferrovia, trainata da un trattore
a vapore, e completare l'allestimento.

Fu consegnata alla Reale Ferrovia Bavarese l'8 giugno dello stesso anno.

Click Foto




- Foto:J.A. Maffei -



- Michele -
Gian Michele Sambonet Posted - 17 February 2020 : 21:58:53


- B VI 316 "TRISTAN" locomotiva personale di Re Ludovico II di Baviera nel 1865 -



- Foto:J.A. Maffei -



Ludovico II amava molto il suo treno e in particolare la sua locomotiva dal nome wagneriano, che fu costruita nel 1865 (prima serie),
tant'è che la fece completamente ricostruire nel 1871 secondo le specifiche della seconda serie, sostituendo la caldaia, aggiungendo
una cabina con finestrini laterali e quant'altro.

In pratica una nuova locomotiva con nome e numero di servizio della vecchia.




- Michele -
Gian Michele Sambonet Posted - 17 February 2020 : 21:31:05

- B VI bavarese -





- Cenni di storia -

I costruttori delle prime locomotive a vapore non possedevano quella che oggi viene definita "esperienza acquisita",
dal momento che tutto doveva ancora essere creato.

I calcoli non potevano fare riferimento a modelli matematici validi per la progettazione e il pragmatismo dettò legge per
numerosi anni.

Si procedeva empiricamente per tentativi, con lo scopo di ottenere locomotive più veloci, con maggiore aderenza, più
equilibrate e con minori consumi.

Due assi accoppati fornivano maggiore aderenza rispetto a un singolo asse, ma rendevano la macchina meno equilibrata
e quindi necessariamente più lenta.

Norris introdusse il carrello anteriore, con due assi molto ravvicinati; questo migliorava l'inserimento in curva della locomotiva
ma diventava instabile a velocità sostenute.

Verso la metà del XIX secolo molti costruttori adottarono il modello a due assi motore accoppiati più un asse portane solidale
al telaio, quale migliore compromesso per le locomotive da impiegare in testa ai treni espressi.

L'asse portante, inizialmente posizionato posteriormente sotto il focolare, successivamente fu portato davanti, per offrire
migliore aderenza in partenza.

In Germania, questo tipo di locomotiva veloce rimase tale per anni, sino all'introduzione del carrello sterzante anteriore
modello "Levi Bissel" (a un asse) o "Hannover" (a due assi) successivamente.





Il costruttore Joseph Anton von Maffei, attivo a Monaco dal 1838, realizzò la prima macchina modello 1B nel 1848,
la B I della Rete Bavarese in grado di raggiungere i 65 Km/h.

Le B VI furono introdotte a partire dal 1863, quale evoluzione dei modelli precedenti e furono prodotte in due serie.

Erano locomotive molto affidabili e veloci per quei tempi, capaci di viaggiare a 75 Km/h senza problemi.

La prima serie (1863-1867), più semplice, aveva freni solo sul tender ed era senza cabina. Solo un parabrezza con una corta
tettoia riparava macchinista e fuochista dal vento e dalle intemperie.

La seconda serie (1867-1871), più elaborata, aveva freni anche sulla locomotiva, una cabina per il personale di guida, una
caldaia più complessa con maggiore pressione e una pompa per l'acqua.

In entrambe le serie c'erano macchine che bruciavano carbone con camini cilindrici e macchine che bruciavano torba con
camini a forma di pera nella prima serie e svasati a calice nella seconda serie, come quelli usati per le macchine
alimentate a legna.

Per le macchine a torba, declassate in tempi più recenti al servizio merci, furono modificati i tender dotandoli di sponde
alte e copertura.

Soluzione che non piacque alle squadre di guida, perché creava vortici con ritorno di fumo in cabina.

Alcune B VI rimasero in servizio fino al 1923 e furono classificate provvisoriamente dalla DRG come BR 34.74.




- Dati tecnici -



- Anni: 1863-1871 -
- Rodiggio: 1B n2 -
- Lunghezza: 13.310/13.800 mm -
- Velocità massima: 75 km/h -
- Diametro ruote motrici: 1.600–1.620 mm -
- Diametro ruote asse portante: 1.118–1.150 -
- Potenza: --- PSi -
- Diametro cilindri: 406 mm -
- Corsa: 610 mm -
- Griglia: 1.24 mt2 -
- Pressione in esercizio: 8/10 kp/cm2 -
- Carico massimo per asse: 10.7/12.1 ton -

- Tender bay : 3 T 9 / 3 T 9.6

- Unità costruite: 107




- Immagini -

- B VI di seconda serie a carbone in testa a un treno espresso intorno al 1875 -



- Foto: J.A Maffei -



- B VI di prima serie a torba in testa a un treno merci nel 1871 -



- Foto: Collezione Hufschläger -



- B VI di seconda serie a torba con tender coperto a Monaco intorno al 1880 -



- Foto: Collezione Dr. Scheingraber -



- Foto copertina: J.A Maffei -

- Michele / Nino -

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