T O P I C R E V I E W |
Alberto Pedrini |
Posted - 10 January 2010 : 22:57:56 Clic sull'immagine per la scheda
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6 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Alberto Pedrini |
Posted - 10 July 2016 : 19:34:40 |
Nino Carbone |
Posted - 13 November 2013 : 22:46:52 - Tabella P8 in Italia -
- Tabella da: Locomotive di preda bellica / Giulio Roselli / Ermanno Albertelli Editore -
- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 13 November 2013 : 13:39:21 - Gr.675 FS (ex P8 Prussiana) -
- Foto copertina Alberto Pedrini -
- Cenni di storia -
Anche l'Italia ebbe, a seguito del Trattato di Versailles, la sua quota di P8, piccola, in quanto all'Italia pervennero, a decorrere dal 1919, soprattutto locomotive del dissolto Impero Austro-Ungarico, più che le macchine del dissolto Impero Tedesco.
A parte la prima serie di 10 locomotive del 1906, tutte quelle costruite dal 1907 al 1913 avevano un carico assiale di 16 ton superiore a quello delle Gr.680 e Gr.685.
In quelle costruite dopo il 1913 il carico massimo per asse raggiungeva le 17 ton, decisamente inadatto per le linee italiane del tempo. (La Gr.690 una delle macchine più potenti FS dell'epoca, lo stesso era limitato a 17.1 ton)
Spesso si identifica le locomotive acquisite dall'Italia a seguito del Primo Conflitto Mondiale come preda bellica, occorre una distinzione.
La vera preda bellica furono solo quelle conquistate nel corso dell'avanzata delle nostre truppe oltre il vecchio confine, poche, come poche sono state le locomotive perse dall'Italia a seguito dell'arretramento dopo la "rotta" di Caporetto.
Una buona parte di quelle provenienti dall'Impero Austro-Ungarico ci pervennero a seguito della "ripartizione provvisoria" delle locomotive in dotazione ai depositi del Trentino-Alto Adige e della Venezia Giulia.
Tutte quelle provenienti dagli antichi Stati Tedeschi ci vennero assegnate in conto riparazioni danni di guerra.
Questo è il caso di tutte le macchine di origine prussiana pervenute alle FS e dell'unica macchina proveniente dalle Ferrovie della Sassonia.
Tutte le P8 assegnate all'Italia a seguito del trattato di Versailles vennero consegnate alle FS tra il 1919 e il 1922 per un totale di 25 unità con classificazione:
- Gr.675.001-025 -
Con la potenza di 1.180 CV, la velocità di 100 km/h e il rodiggio congeniale alla rete italiana, fecero ritenere che avessero maggiore successo.
Però la quasi totalità di P 8 consegnate (a parte 5), erano di costruzione recente (1914-1918), quelle con carico assiale maggiore, superiore a quello della Gr.746 e inferiore di soli 100 kg. a quello della Gr.690.
Vennero dislocate sull'asse Firenze-Roma e 18 assegnate al Deposito Locomotive di Firenze, 7 furono destinate al Deposito Locomotive di Orte per la linea Orte-Foligno.
Quelle destinate a Firenze effettuarono saltuario servizio, oltre che sulla Firenze-Roma sulla Firenze-Pisa-Livorno, tra le poche linee che permettevano il transito di queste macchine.
Con l'elettrificazione della Firenze-Roma, già nella seconda metà degli anni '30, le Gr.675 non trovarono altre linee su qui viaggiare per il loro carico massimo assiale, le FS gli preferirono le obsolete Gr.670 in parte modernizzate con la trasformazione in Gr.671 a vapore surriscaldato.
Nel 1935 iniziarono gli accantonamenti e tra il 1938 e il 1940 le demolizioni.
- Immagini -
Una Gr.675 fotografata in un attimo di pausa sulla Viareggio-Roma.
- Foto da: Mondo Ferroviario 189 -
Al tempo in cui la dorsale Firenze-Roma era esercitata con la trazione a vapore.
La Gr.675.007 in stazione a Terontola (AR) con un direttissimo per Roma.
Particolare il sistema di rifornimento dell'acqua a ponte in modo da limitare al minimo i tempi per questa operazione.
- Foto da: Mondo Ferroviario 189 -
- Fonti: Mondo Ferroviario 100 e 189 - - Nino -
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Andrea Coccioni |
Posted - 16 August 2011 : 00:11:55 Il luogo è sicuramente quello e anche la data coincide con quella dei lavori, come è evidente dal confronto tra le due foto: nella prima lo stato dei lavori è un po' più avanzato, con la ferrovia già in sede definitiva sul nuovo cavalcavia (ma rimangono ancora i due binari provvisori sullo sfondo), la sede stradale attigua in costruzione e il corso Regina Margherita già quasi pronto per l'apertura alla circolazione, nel sottopasso. Oggi altri lavori (passante di Torino) hanno fatto sì che la ferrovia sia sparita sottoterra; in corrispondenza del cavalcavia c'è un cantiere destinato a cambiare di nuovo l'aspetto di quel punto della città (non so esattamente quale sarà il risultato finale). La 675, probabilmente, era alla trazione di un treno veloce tra Torino e Milano, appena ripartita da Porta Susa. Sarebbe interessante scoprire che servizio era... Bella foto, molto interessante.
Ciao Andrea |
Mario Puleo |
Posted - 14 August 2011 : 15:11:48 Sembra il sottopassaggio di corso Regina Margherita a Torino, tra Porta Susa e Dora sulla Torino-Milano.
Foto durante la costruzione nel 1928 (da www.museotorino.it) |
Alberto Pedrini |
Posted - 14 August 2011 : 12:10:09 Ho trovato in rete un'immagine della 675 al lavoro.
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