T O P I C R E V I E W |
Stefano Spina |
Posted - 13 November 2012 : 17:39:08 Ciao a tutti Con questo topic ritorno a parlare del segnale digitale 76397 perchè l'ho integrato con un modulo di frenatura digitale. Non ho inventato niente, sia chiaro, ho solo combinato il modulo di Huib Maaskant da voi presentato il quale emula il 72441 con il decoder del segnale. Come molti di voi sapranno già il decoder del segnale è dotato di un certo numero di connettori a due e quattro fili senza alcuna decrizione; gli unici descritti sono quello di alimentazione e i due fili saldati che fanno capo al relè sincronizzato con lo stato del segnale. In realtà il decoder è dotato non già di un semplice relè unipolare (una via, due uscite) ma è un bipolare (due vie, due uscite) esattamente come quello necessario per il funzionamento del modulo di frenatura, quindi utilizzando questo relè ed un piccolo circuito con i pochi componenti necessari si ottiene un segnale controllato digitalmente che a sua volta agisce sulle motrici dotate di motorizzazione ad alta efficienza frenandole prima del segnale rosso e poi riavviandole quando questi passa sul verde. Il sistema funziona bene però ha anche due limitazioni, la prima è che se la motrice proviene dal lato opposto al segnale e questi è sul rosso la motrice stessa si ferma di botto sul tratto di emergenza (come in analogico); la seconda è che se la motrice springe il convoglio questi supererà il segnale prima di fermarsi. Io ho realizzato gli schemi relativi (funzionale e costruttivo), Stefano Spina
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10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Enrico Ferrari |
Posted - 23 November 2012 : 19:38:08 quote: Alberto Pedrini Posted - 16 November 2012 : 19:17:26 Con la motrice in coda ci vogliono i ganci conduttori per portare l'alimentazione del pattino della pilota al decoder. Poi ci vuole un relè che che insieme all'inversione di marcia commuti l'alimentazione del pattino. E' il sistema in uso su tutti i treni Märklin a composizione fissa, comprese le confezioni Navetta. Un po' impegnativo da fare in modo artigianale, ma c'è chi lo ha realizzato.
Proprio in questi giorni sto lavorando su di un treno navetta con una E 646 della Roco come locomotiva, dove lo spazio per il relè non è un problema. Per comandare il relè ho usato il segnale delle luci e quindi risulta necessario accenderle per il funzionamento come treno reversibile. Dalle prime prove sembra funzionare bene, preparerò un resoconto a lavoro finito.
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Stefano Spina |
Posted - 16 November 2012 : 19:57:31 No Alberto, io penso a qualcos'altro. Intendo utilizzare una rotaia (noi marklinisti siamo fortunati, ne abbiamo tre) sulla quale fare dei piccoli sezionamenti, al passaggio del treno le ruote chiudono due sezionamenti in successione e danno il senso di marcia, una volta individuato il senso giusto (verso il segnale) e non rilevato alcun pattino, spostare indietro il binario di transizione ed aumentare quello di frenata. Occorrerà accettare il compromesso che i treni in spinta non potranno superare una certa lunghezza e anche che il tratto di binario da estendere sia unico (niente fasci di binari da stazione o scalo merci per esempio). Il problema sarà trovare la giusta larghezza dei gap da creare sulla rotaia, abbastanza larghi da permettere alla logica programmata di intercettare il passaggio del treno e non troppo larghi da creare peroblemi di circolazione. Come ho detto, se sono rose fioriranno. Stefano |
Alberto Pedrini |
Posted - 16 November 2012 : 19:17:26 Con la motrice in coda ci vogliono i ganci conduttori per portare l'alimentazione del pattino della pilota al decoder. Poi ci vuole un relè che che insieme all'inversione di marcia commuti l'alimentazione del pattino. E' il sistema in uso su tutti i treni Märklin a composizione fissa, comprese le confezioni Navetta. Un po' impegnativo da fare in modo artigianale, ma c'è chi lo ha realizzato. |
Stefano Spina |
Posted - 16 November 2012 : 18:55:03 Per la seconda limitazione sto studiando un sistema che sposti indietro del necessario numero di binari la zona di transizione aumentando quella di frenata facendo si che la motrice inizi a rallentare per poi fermarsi con il primo vagone fermo prima del segnale. Non è semplice e sicuramente dovrò fare ricorso a logiche programmabili, vedremo, se sono rose fioriranno. Stefano |
Umberto De Joannon |
Posted - 16 November 2012 : 16:24:52 Ok Stefano ora ho capito... In merito alla seconda limitazione (treno che supera il semaforo in spinta) ho contattato direttamente la marklin e mi è stato risposto che x alcuni casi ( confezioni di treno come ad esempio il regional express 26410) la tecnica di costruzione permette al pattino della carrozza pilota di leggere il tratto di frenatura (o comunque una semplice chiusura del circuito). Negli altri casi non è possibile utilizzare tale tecnica.. In buona sostanza se esce dalla fabbrica già pronto bene, altrimenti ciccia.. Bisognerebbe vedere su una di queste confezioni come viene gestito il problema.. Ma io non ne possiedo.. Saluti |
Stefano Spina |
Posted - 16 November 2012 : 08:28:25 Umberto, il funzionamemto tra i due schemi è praticamente identico, la sola differenza è che io utilizzo il relè del decoder e pochi altri componenti esterni invece del modulo di frenata Marklin, che utilizza il suo relè (di fatto un doppione) con un costo decisamente superiore. Ho realizzato lo schema che gestisce anche la marcia in senzo inverso, appena possibile acquisterò il relè a quattro vie due posizioni necessario, non disponendo di due binari di contatto, simulerò il funzionamento con due pulsanti e, una volta testato, invierò anche quest'ultimo schema. Stefano
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Umberto De Joannon |
Posted - 16 November 2012 : 00:34:42 Non ho capito bene il tuo ultimo post Stefano ... Posso però dirti che la tratta del senso di marcia del semaforo è gestita dal decoder dello stesso semaforo allacciato al modulo di frenatura, mentre nel senso opposto il tutto è delegato al relè analogico che peraltro non è collegato ad alcun quadro di comando... |
Stefano Spina |
Posted - 15 November 2012 : 18:20:25 Si me ne sono reso conto adesso che ho realizzato lo schema integrando il relè di commutazione nel circuito, relè che può essere un 7244 oppure un comune relè a quattro vie e due posizioni 12V. Il vantaggio dello schema che ho realizzato rimane quindi quello di avere un segnale digitale che gestisce anche la frenata con il suo relè interno da quatto posizioni e due vie più una manciata di componenti esterni. Spero solo che questa volta gli schemi siamo regolarmente arrivati. Stehano |
Enrico Ferrari |
Posted - 15 November 2012 : 18:11:42 Guarda che lo schema con il relè 7244 fa esattamente quello che tu vuoi. Non deve venire gestito da nessuno, semplicemente se un treno viaggia nella direzione opposta alimenta direttamente le tre sezioni della tratta di frenatura, mentre in caso di treno nella direzione corretta collega le tre tratte al modulo di frenatura che tu comanderai come preferisci. |
Stefano Spina |
Posted - 15 November 2012 : 17:25:12 Sto realizzando anche la versione con il relè di gestione del senso di marcia. Nello schema di Umberto è il relè 7244 che controlla il modulo di frenata, questo comporta la necessità di gestire il relè con un quadro di comando oppure con un decoder, io invece voglio dare il comando tramite CS2 al segnale e ottenere tanto la frenata nel senso di marcia quanto il via libera in senso contrario con segnale sul rosso per poi ripristinare il tutto. Stefano Spina |