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T O P I C R E V I E W
Piero Chionna
Posted - 14 February 2013 : 00:37:42Archivio Storico Luce
Il mito della velocità e del progresso è stato una componente fondamentale dell'avanguardia futurista, così importante nell'Italia degli anni Venti e Trenta per modificare una cultura tradizionale rifiutata dai futuristi in quanto classica, rivolta al passato, formale. A questa cultura pare riferirsi Corrado D'Errico in questo film, dove la velocità dei treni, il concitato lavorare di chi è addetto al loro funzionamento, la fretta dei passeggeri sembra indicare una rottura totale e definitiva con i ritmi fino a quel momento conosciuti dalla società italiana. Ma il contrappunto della musica di Gershwin e una ceretta ironia nel raccontare piccoli gesti di quotidianità sembra voler stemperare nell'umorismo delle piccole notazioni quotidiane l'assunto forte di questo cortometraggio.
Corrado D'Errico, intellettuale e giornalista, è noto soprattutto per la prima versione della commedia di Scarpetta Miseria e nobiltà e per due film di ambiente salariano girati mentre già divampava la seconda guerra mondiale. Ma forse il suo film più personale è Processo e morte di Socrate, interpretato dal grande Ermete Zacconi che sembra raccontare con forte ironia la semplicità socratica contrapposta alla retorica che dominava nell'Italia che stava per entrare in guerra.