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T O P I C    R E V I E W
Ernesto Cappellano Posted - 26 May 2010 : 15:47:43
Proprio questa mattina, ho letto su Tutto Treno di Maggio, l'articolo sul Plastico di San Giuliano. Mi sono anche andato a rileggere il precedente (Dic 2007) e ho fatto questa riflessione che mi fa piacere condividere con Voi.
Il plastico e' senza dubbio favoloso, ma le pur belle foto, accompagnate da una descrizione abbastanza superficiale, mi sembra che non rendano merito a quest'opera unica...
Non mi pare che sia stato mai pubblicato uno schema di questo tracciato che deve essere enorme e pieno di soluzioni interessanti. Non c'e una misura che dia un'idea realistica delle dimensioni.
Si vede che il sistema e' Marklin soprattutto dalle foto dei binari, perche' il nome della nostra beneamata e' appena citato sotto il titolo. Inoltre in una didascalia si parla di binario M, ma io vedo solo la fila di puntini del binario C o K.
Tutto, perfettamente in linea con lo stile editoriale delle riviste italiane del settore. Troppo care ma veramente povere di contenuto. Mai un articolo di tecnica fermodellistica per invogliare a realizzare qualcosa da soli, magari con materiali facilmente reperibili. In compenso viene prontamente strombazzato tutto quello che viene prodotto dalle ditte del settore. Capisco che ci siano esigenze di pubblicita' e di stretti rapporti con queste ditte, ma non mi sembra che in questo modo le riviste contribuiscano molto a far crescere e diffondere il nostro hobby. Fanno solo conoscere quello che c'e' sul mercato.
Purtroppo non c'e di meglio. Le riviste come "Model Railroader" (USA) o "MIBA" (GER), sono un miraggio. Il risultato di questa politica e' che fino a qualche anno fa compravo tutte le riviste italiane, oggi solo qualche numero di quella che mi sembra la meno peggio.

Ernesto

10   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Andrea Coccioni Posted - 17 July 2011 : 01:17:50
quote:
(...) Anche diversi tracciati sono mal riportati, mentre sarebbe utile poter capire come fare per realizzarli. (...)

Ogni numero di Tuttotreno Modellismo contiene un'idea per un plastico (generalmente ispirata alle ferrovie italiane, spesso FS, ma con delle eccezioni), corredata dallo schema di binari per realizzarla.
Di solito vengono presentati due disegni: uno con i codici dei binari Tillig, per una costruzione dalla geometria raffinata e realistica, e un altro con una geometria semplificata e i codici dei binari Hornby, più facilmente reperibili.
Manca, è vero, un adattamento dello schema alla geometria Maerklin (si potrebbe suggerire alla redazione di considerare anche questa variante), ma credo non sia difficile crearlo "in proprio", partendo dai tracciati proposti.
Credo che la rivista sarebbe ben lieta di dedicare qualche pagina ad un plastico Maerklin costruito ispirandosi ad uno dei tracciati da essa proposti.

Ciao
Andrea
Salvatore Vanella Posted - 16 July 2011 : 00:29:35
Delle riviste italiane ho apprezzato i kit dei carri e i diorami di ferrovie secondarie, spesso suggestivi. Manca un settore dedicato alle riparazioni o manutenzione, magari una serie di articoli sul digitale. Che Marklin sia assente c'era da aspettarselo e insieme sono spesso assenti le ferrovie non FS. La parte dedicata alle ferrovie reali non la trovo interessante penso che anche chi si interessa solo di ferrovie vere ricorre ad altre pubblicazioni. Megli sarebbe parlare più di musei manifestazioni e anche mercati, negozi e ditte. In riviste come "le Train" ci sono gli stampati di edifici da ritagliare.Anche diversi tracciati sono mal riportati, mentre sarebbe utile poter capire come fare per realizzarli. Infine le elaborazioni presentate sono troppo perfette, e se pubbicaste il tracciato di qualche piccolo neo modellista non sarebbe meglio?

Mario Puleo Posted - 01 June 2010 : 10:05:06
Non dimentichiamo che queste riviste si occupano di ferrovie in generale, non di solo modellismo. Ci sono lettori che non vorrebbero neanche vedere la sezione modellistica. Alcune riviste dedicano spazio ad elenchi di rotabili entrati in servizio o rottamati, a foto contenenti errori di ortografia nelle scritte (una N scritta al contrario basta). Se lo fanno e' perche' i lettori lo richiedono o almeno lo lasciano fare. Tante teste, tante idee.
ciao

Mario
Andrea Coccioni Posted - 31 May 2010 : 14:14:29
quote:
Originally posted by Ernesto Cappellano

Proprio questa mattina, ho letto su Tutto Treno di Maggio, l'articolo sul Plastico di San Giuliano. (...) Tutto, perfettamente in linea con lo stile editoriale delle riviste italiane del settore. Troppo care ma veramente povere di contenuto. Mai un articolo di tecnica fermodellistica per invogliare a realizzare qualcosa da soli, magari con materiali facilmente reperibili. (...)
La Duegi è anche editrice di Tutto treno modellismo (TTm), che esce 4 volte l'anno: anche quella non è una rivista ricchissima, se paragonata alle omologhe estere, ma presenta comunque una certa varietà di realizzazioni modellistiche. La scelta dell'editore è di utilizzare la sezione "modellismo" di Tutto treno per presentare i modelli commerciali (una rivista trimestrale come TTm non riuscirebbe a star dietro alle novità con sufficiente tempismo) e alcuni plastici interessanti, mentre le autocostruzioni/elaborazioni e gli articoli di tecnica modellistica, che non risentono delle tempistiche del mercato, appaiono su TTm.
Queste sono le spiegazioni che la redazione Duegi ha dato ad analoghi interrogativi apparsi sul forum del sito Duegi editrice.
Ciao
Andrea
Piero Chionna Posted - 27 May 2010 : 23:47:51
L'articolo di TT sul plastico Sangiuliano non è esaustivo come tutti noi avremmo voluto, ma certamente contribuisce a far conoscere "l'universo parallelo" del mondo Märklin.
Nel recente passato, la stessa rivista ha pubblicato anche il lungo articolo sul Plastico Marklinfan, scritto da Alberto e da me, naturalmente a titolo gratuito.
Pochi mesi fa è stata la volta dei centocinquanta anni della Märklin, celebrati da TT con due articoli; il secondo, piuttosto completo, è stato scritto da Alberto.
Prima di questi articoli le riviste italiane erano giustamente ritenute colpevoli di ignorare completamente il mondo Märklin.
I citati articoli hanno finalmente dato voce alle nostre istanze; questo mi è sembrato un segnale importante, ma nulla sembra cambiato nella percezione degli appassionati Märklin italiani.
Io sono sicuro che invece è cambiato molto, e penso che se continueremo sulla strada intrapresa avremo altre occasioni per far vedere che si può fare un fermodellismo discreto anche con i puntini tra i binari.

Come Ernesto, anch'io vorrei leggere articoli con tante buone idee sull'utilizzo di materiali facilmente reperibili, con particolare attenzione verso i prodotti naturali e di recupero.
Qualcosa è stato presentato, specialmente in passato, ma la tendenza attuale sembra privilegiare più l'impiego dei prodotti commerciali che il "fai da te".
La rivista francese "Loco Revue" ha dedicato un intero numero speciale alle tecniche di fermodellismo a basso costo, presentando eccellenti riproduzioni di alberi e altri accessori.

Sulle riviste italiane forse i contenuti mancano proprio perchè manca la materia prima.
C'è una sola via da seguire: realizzare e proporre il risultato alle riviste.
Resta solo un fatto, si fa tutto a gratis.

Quanti sono disposti a fare le cose gratuitamente?


Ciao,
Piero



Mario Puleo Posted - 27 May 2010 : 17:40:02
A Londra (Luton) ho comprato Railway Modeller a poco piu' di 4 euro. Ottanta pagine di modellismo e SESSANTACINQUE di sola pubblicita', meta' in testa e meta' in coda con una numerazione separata dal resto. Evidentemente e' previsto di tagliarle via e conservare quelle modellistiche, piene di elaborazioni ed autocostruzioni.
E' proprio un altro mondo
albertomocchi Posted - 27 May 2010 : 16:25:06
Alberto mi sarebbe piaciuto vedere la tua espressione quando ti hanno risposto cosi'
comunque anche a Genova si difendono bene qui non ti rispondono neanche ti guardano come dire "ma questo cosa vuole?" e le poche edicole che trattano le riviste gliene arriva una copia sola se va bene
ciao
Alberto
p.s. non succede solo con le riviste specializzate in ferrovia e modellismo e' una cosa generalizzata per anni mi sono picchiato con i fumetti della Bonelli
riccardo fenoglio Posted - 27 May 2010 : 13:03:35
Insieme a Tutto Treno di Maggio è uscito anche il DVD n° 3 di Tutto Treno in TV DVD,ci sono delle cose interessanti,come il trasporto della R370 024 a Canove sull'altopiano di Asiago e delle immagini di un diorama di Vignano.Un DVD sui treni non è male,sempre meglio che niente.
Riccardo
Alberto Pedrini Posted - 27 May 2010 : 11:43:00
E' vero Luigi, va considerata l'intera offerta editoriale, comunque notevole in rapporto al numero di appassionati. Un aneddoto: due settimane fa ero a Bologna, in centro, corso Indipendenza-piazza Maggiore, ho chiesto in varie edicole Tutto Treno di maggio, le risposte: " tutto cosa?" "non mi arriva" "non lo conosco" e la migliore: " l'ho finito, ma adesso esce quello nuovo con l'orario estivo" . Bologna non è Pantelleria, corso indipendenza parte dalla stazione centrale, eppure...
Luigi Ceffa Posted - 27 May 2010 : 09:47:32
La constatazione concreta che c’è un universo differente da noi è vissuta automaticamente come una indebita interferenza e disturbo alle proprie quiete scelte. Così l’animo umano, tanto più quanto più gli anni passano e le insofferenze verso i clichè della vita aumentano, tende (meschinamente) a reagire. E’ sempre il problema dell’accettazione del diverso.
Mi chiedo quale risposta adatta al caso della pesante domanda ricevuta da Alberto: da un anomino “ognuno si diverte come può” ad un più sarcastico “e a te chi te lo fa fare di far domande simili?” ma il discorso, visto che si parlava di riviste ferroviarie, è che siamo molto pronti e severi anche a rinfacciare la mancata gratificazione e soddisfacimento sul piano personale, sempre il prioritario, comunque in parte dovuti, dato l’esborso di una certa cifra all’edicola. Forse, più che di un singolo numero, sarebbe giusto considerare nel complesso l’attività di queste Case editrici. Considerando ad esempio i molti numeri monografici, quasi sempre validi, l’attività pubblicistica globale incentivata (libri, ecc.), sarebbero da ritenere nell’insieme assolvibili o anche quasi da sette più, la sopravvivenza di tre Editori in Italia, dato anche l’attuale calo di interesse nel settore, come altre volte detto, è da ritenere un mezzo miracolo.

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