| T O P I C R E V I E W |
| Alberto Pedrini |
Posted - 12 September 2014 : 11:51:08
Anche per il vintage vale la pena di affrontare l'argomento. Più complesso da cablare, ma meno complesso da gestire grazie alla tecnologia rimasta invariata dal 1935 ad oggi, merita una riflessione su quanto si è fatto rispetto ai propositi e come si può costruire un sistema di gioco più evoluto, codificabile e ripetibile.
Anche in questo caso distinguiamo gli ambiti Mostra pubblica/Evento privato.
Nel primo caso è indispensabile avere le due linee principali sempre con i treni in movimento che condizionano il resto del traffico, nel secondo c'è più libertà di azione.
Ci sono proposte che attendono di essere espresse? |
| 3 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
| Alberto Pedrini |
Posted - 14 September 2014 : 09:57:43
Un'altra cosa ci sarebbe, noi che abbiamo stazioni e scali dovremmo preparare uno schema e se necessario anche un manualetto su come usarli. E' capitato che in assenza del titolare le aree di manovra rimanessero deserte per la mancanza di queste informazioni. |
| Alberto Pedrini |
Posted - 14 September 2014 : 09:53:30
Traffico di linea e manovre sono state fin dal primo giorno il metodo di gioco sul plastico vintage.
Più aree di manovra ci sono meglio è, ma servono anche persone che si divertano a comandare i treni, sembra una banalità, ma tra noi paradossalmente esistono persone molto abili a costruire a cui non interessa poi manovrare e persone che amano manovrare, ma sono meno abili a costruire, tanto per confermare i proverbi...
Date le dimensioni del plastico, per favorire la comunicazione tra gli scali ci siamo dotati di impianto telefonico intercomunicante:
http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1163
lasciando alla libertà dei singoli la decisione di richiedere o mandare convogli a qualcuno.
Questo tipo di comunicazione e la codifica di un sistema di traffico a cui fare riferimento non ha mai potuto essere messa a punto perché il plastico è sempre e solo stato montato in occasioni di mostre.
La presenza del pubblico a cui dare retta, la circolazione continua dei treni sulla linea e le sacrosante distrazioni di chi vuole riposare o farsi un giro di visita altrove non lo hanno consentito.
Io mi sono sempre molto divertito, ma non è stato così per tutti, eppure all'inizio c'era un entusiasmo fortissimo per il progetto, era il 2008 quando abbiamo inaugurato l'impianto:
http://www.marklinfan.net/mfc_bergamo_2008.htm
Oggi la situazione è questa:
http://www.marklinfan.net/mfc-chi_partecipa1.htm
Per quanto mi riguarda sarò molto sincero, anche perché chi mi osserva lo sa benissimo, mandare i miei convogli passeggeri vintage in altro scalo o stazione non mi diverte, mi causa stress, chiedo scusa, ma dei miei pargoli sono geloso e mi piace averne pieno controllo. Sono quasi tutti pezzi rari in ottime condizioni, frutto di anni di ricerche e potrei veramente non digerire anche solo un graffio fatto per sbaglio. Quindi non chiedetemelo. Diverso il discorso per i merci, salvo le serie 800 con i carri in zama il resto ha sempre circolato.
Sulla mia stazione di transito ho verificato che il traffico continuo non mi permette di fare molte manovre, per questo la sto ampliando e forse avrà anche due binari di transito esterni su cui dirottare i treni mentre si compongono i convogli (mi diverto da matti).
Per aumentare le possibilità di gioco potremmo adottare anche qui le carte di incarico come sul digitale, il metodo è lo stesso.
Non ho altre proposte, dite la vostra. |
| Enrico Gazzola |
Posted - 12 September 2014 : 12:41:48
In proposito devo dire che,a Pallare ha riscosso parecchio interesse, da parte del pubblico, la manovra nello scalo per formare un convoglio merci, manovrato e messo in linea, mentre un altro treno attendeva al semaforo il via libera, nel momento della messa in linea.
Ovviamente il convoglio è stato composto prima, sfruttando l'asta di manovra. La messa in linea ha richiesto pochissimi minuti,utilizzando l'interezione tra le linee, e poi i due treni hanno dato spettacolo incrociandosi in stazione.
Il pubblico era sorpreso di questa variante.
E' bello vedere viaggiare i treni, ma se gli manovri sotto il naso ogni tanto, uno, lo sorprendi e lo attiri. Non lo fa quasi nessuno alle mostre.
Si potrebbe creare dei temi e impostare le manovre nei raduni privati, per poi riproporne di tanto in tanto qualcosa, nelle esibizioni pubbliche. E' come in palcoscenico , colpisce in pubblico cio che non si aspetta.
Noi abbiamo la professionalità per farlo.
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