Una bellissima immagine del plastico in costruzione nella sede del Museo Ferroviario della Puglia a Lecce.
Linea Bari-Taranto Riproduzione in scala 1/87 dei Viadotti di Castellaneta (TA)
Il viadotto in cemento armato della nuova linea e il vecchio viadotto in muratura sulla tratta dismessa:
Un sentito ringraziamento a Simone Cirfera.
Nella realtà:
Da notare che sia nelle foto al reale, sia nella riproduzione modellistica, sono ancora presenti le vestigia in muratura (spalle e basamento piloni) del primo ponte metallico progettato dall'Ing. Alfredo Cottrau:
Prosegue a Martina Franca il restauro del "Valle d'Itria Express". Il convoglio si muoverà principalmente in Terra di Bari , nell'area tarantina e nelle zone del brindisino ricadenti nell'ambito territoriale della Valle d’Itria. Il "Valle d'Itria Express", in livrea verde foresta, si aggiungerà al "Salento Express" in livrea castano-isabella che resterà operativo sulle linee dell'area leccese.
E' tornata finalmente a Lecce la locomotiva 316 delle Ferrovie Salentine, poi passata alle Ferrovie del Sud Est e da queste ceduta alla Emilio Astengo per le manovre al porto di Savona. Accantonata negli anni '70, venduta a un demolitore e salvata da un privato che oggi l'ha nuovamente ceduta al Museo Ferroviario della Puglia. La macchina è stata costruita dalle Officine Reggiane nel 1913.
Questa foto tratta dal profilo FB del MUFEP mostra il diorama dedicato alle ferrovie svizzere che fa parte dell'esposizione permanente realizzata all'interno di una carrozza centoporte.
La 316 FSE ex 316 AFS dopo il restauro statico eseguito dai soci dell'AISAF.
La macchina fu costruita dalle Officine Meccaniche di Reggio Emilia nel 1913 per conto della AFS (Anonima Ferrovie Salentine) Nel 1931 confluì nel parco delle FSE (Ferrovie del Sud Est) dove rimase in servizio fino al 1960. Nel 1960 fu venduta alla Società Emilio Astengo di Savona che la riclassificò EA13 utilizzandola per le manovre nel porto di Savona fino alla prima metà degli anni '70. Successivamente fu venduta a un demolitore di Acqui Terme (AL) e più recentemente a un appassionato di architettura industriale del bolognese. Nel 2015 iniziarono le trattative tra l'AISAF e l'ultimo proprietario che culminarono nel 2016 con la vendita della macchina all'AISAF. Tra l'8 e il 10 giugno 2016 con un trasporto eccezionale via autostrada operato dalla ditta Torino Autotrasporti si è svolto il trasferimento della macchina da Castello di Argile (BO) a Lecce. Il 10 giugno, tramite una gru da 100 t della Salento Crane, la locomotiva è stata sollevata e posizionata sui binari interni del Museo di Lecce.