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Alberto Pedrini
Italy
11480 Posts |
Posted - 05 May 2015 : 13:38:51
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Il virus zetula si sta lentamente diffondendo tra i soci, a questa scala è riservato lo spazio di 61x480 cm del mobile in foto:
Corrisponde a metri 1,54 x 12,13 in H0, un megaplastico insomma. Raccogliamo in questa discussione idee e proposte relative alle attività per i modelli in 1:220.
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Alberto |
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Raffaele Picollo
Italy
1086 Posts |
Posted - 05 May 2015 : 15:36:29
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Una bella notizia! Passata l'inaugurazione del plastico del Red Spider Canyon incomincio a lavorare a qualche ipotesi di massima su cui ragionare. Avevo già delle idee... |
Raf |
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Luca Peloso
Italy
1728 Posts |
Posted - 05 May 2015 : 22:10:19
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Che strane malattie girano di questi tempi Raf illustraci le tecniche costruttive in z, è così diverso rispetto al H0, |
Luca (avana) |
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Riccardo Bastianelli
Italy
3311 Posts |
Posted - 05 May 2015 : 23:04:51
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Hai trovato uno spettatore Raf... adoro i bei lavori, potrei passare delle ore a veder lavorare
Riccardo |
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Raffaele Picollo
Italy
1086 Posts |
Posted - 04 June 2015 : 18:36:27
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Lancio il dado, e le prime cose da decidere sono filosofiche:
1) A:Modulare o B:indipendente(in sezioni con composizione bloccata), magari con possibilità di binari di collegamento ai lati? 2) A:Analogico o B:digitale? 3) Ambientazione A:americana o B:europea? E, se B, con o senza linea aerea?
Io opterei per due soluzioni: Soluzione prudente 1A, con moduli secondo uno standard già esistente, per potersi interfacciare con altri gruppi (fantascienza?). Iniziare con due moduli in curva e due dritti; 2B, c'è il problema di sperimentare e, ahimé, di investire nel digitale; 3A, grandi spazi desertici pianeggianti o praterie del Wyoming? O tutti e due, con un bel modulo di transizione... Pro: ovvia facilità di costruzione dei moduli anche a casa, trasporto, ecc., ridotto costo di costruzione Contro: circuito più limitato e problemi "meccanici" dovuti alla dimensione dei moduli, costo in nuove macchine digitalizzate
Soluzione coraggiosa 1B, ovvero preferendo un plastico più completo, con collegamenti ai lati per un aggancio di eventuali moduli. Il contro è che, ovviamente, bisogna iniziare l'avventura solo quando si avrà almeno il materiale per l'armamento: non ha senso fare un pezzetto alla volta, senza neanche fare girare un convoglio; 2A, almeno inizialmente, per un problema di costi; 3B, è più facile realizzare un paesaggio complesso a noi più noto; Pro: possibilità di creare circuiti complessi e più completi Contro: costo di costruzione elevato, maggiori tempi di realizzazione
Delle due, anche se sceglierei la seconda, realizzando un plastico coi fiocchi, per motivi di tempo e di costi, alla fine opterei per la soluzione prudente. Premesso che non penso abbandonerò mai la "mania" di costruirmi qualcosa da tenere in casa, quindi dovrò dividere, nel caso, il mio tempo tra la costruzione di due plastici contemporaneamente, devo dire che tutto dipende da quanto seguito, tra i soci accazeristi, avrà la zetomania. Certo, il digitale è una scelta obbligata, ma che senso ha il modulare se poi nessuno ci si dedica? E la cosa è ampiamente comprensibile, a meno che non si abbia tempo e denaro a sufficienza per permettersi di avere tutto.
Alea iacta est!
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Raf |
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Ely Peyrot
Italy
1453 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 00:16:04
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Ammirevole capacità di analisi e sintesi! Per quest'anno, in attesa di approfondire tra le due soluzioni, opterei per un circuito analogico da costruire durante i nostri incontri sul ripiano in fondo alla sala bassa, in cui far girare qualche convoglio, al fine di incominciare a "familiarizzare" con lo Z. Almeno per me, ho dovuto mantenere una certa rispettosa distanza, in quanto i tuoi plastici sono stati così perfetti da incutere un certo timore reverenziale. Mi piacerebbe invece per qualche volta ridurre la distanza e gustare la piccolezza nella sua "nudità", fuori dal minuzioso paesaggio.
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Alberto Pedrini
Italy
11480 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 09:37:31
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Confesso che ho sempre considerato i modelli in Z come oggetti simili a insettini in movimento frenetico. Questo a causa delle mie limitate capacità visive e a una manualità in difficoltà già con i modelli in H0. Ho comprato uno start set in seguito a contaminazione proprio per capire, toccando con mano, se fosse per me possibile e divertente fare qualcosa con questi micromodelli. La decisione finale è stata poi di inserire il circuito in un modulo in scala 1:32 come ferrovia da giardino, un anello in analogico in stile americano. Per quanto mi riguarda posso realizzare un modulo, rettilineo o curvo, se la scenografia è semplice, e avendo due modelli americani ho una preferenza obbligata per l'ambientazione. Meglio usare uno standard europeo per le testate. Nel frattempo concordo sull'ipotesi di montare il circuito da tavolo per familiarizzare con la scala e verificare l'interesse dei soci all'idea. P.S. Non aspettarti valanghe di risposte, ad oggi l'unico socio attivo è Enrico Gazzola con il vintage, gli altri sono in pausa con i plastici modulari per varie ragioni personali, me compreso. |
Alberto |
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Marino Di fazio
Italy
1393 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 11:00:06
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Io non ho nulla in Z ma non è detto che un giorno non possa fare qualcosa. In questo periodo sono molto attivo #128515; , dato che in campagna si sta molto bene in questo periodo sto lavorando alla stazione |
Marino |
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Riccardo Bastianelli
Italy
3311 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 11:38:38
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A breve non penso di acquistare modelli in Z. Però bere qualcosa intorno a un circuito in Z con amici ... mi piace
Riccardo |
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Luca Peloso
Italy
1728 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 12:50:09
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Raf, sono della partita! Sono stato infettato anch'io e sono sostenitore del progetto ma anch'io sono spaventato dalla perfezione dei tuoi plastici. Partirei con un progetto semplice ma espandibile. Opterei per il digitale, ma non è un must. Il resto tutto da scoprire.
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Luca (avana) |
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Raffaele Picollo
Italy
1086 Posts |
Posted - 05 June 2015 : 14:52:15
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Beh, il riscontro mi sembra incoraggiante. Ne parleremo alla prima occasione, intanto recupero i due (che sappia) standard esistenti per le dimensioni dei moduli e chiedo info a qualcuno dello ZFI. Forse converrà, dopo le prove del caso, indirizzarsi sull'analogico e semmai digitalizzare con calma. Anticipo che le loco a vapore NON sono digitalizzabili, se non mettendo il decoder nel tender, con tutto ciò che questo comporta. Comunque, per intanto, procuratevi lenti 10x, set di pinzette, un banco da orologiaio e una buona scorta di pazienza! |
Raf |
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