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Nino Carbone
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Posted - 22 July 2017 : 15:48:45
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- Viaggio in treno a vapore da Genova a Savona agli inizi del Novecento -
Facendo correre un po’ la fantasia, ma attenendoci anche alla realtà, possiamo immaginare un distinto viaggiatore che nei primi anni del Novecento, in una tiepida e soleggiata giornata di primavera si fosse messo in viaggio sul treno da Genova a Savona. Il treno, un accelerato di 1a, 2a e 3a classe, partiva dalla stazione di Genova Principe a metà mattinata e dopo aver fatto sosta in tutte le stazioni, giungeva alla stazione capolinea di Savona pochi minuti dopo mezzogiorno: un’ora e mezza abbondante di viaggio per circa 40 chilometri di percorso alla media di 27 km/h. Il convoglio era composto da una vettura di 1a classe, due di 2a e quattro di 3a, queste ultime a 2 assi. Completavano il treno un vagone postale e due carri per il trasporto collettame. La locomotiva, una vaporiera per treni passeggeri o merci del Gruppo 420 dotata di ruote piccole e tender a 3 assi, attendeva pronta il segnale di partenza.
- Foto da: delcampe.net - Il nostro viaggiatore, acquistando un biglietto per Savona di 2a classe, quella intermedia, evitava così l’affollamento della 3a e l’elevato prezzo della 1a, saliva sulla carrozza e si sistemava su un comodo sedile a sinistra nella direzione di marcia del treno, in quanto dal finestrino si poteva ammirare, lungo il percorso, il mare. Sbattevano le porte, il fischio del capotreno, la paletta alzata del capostazione, tra sbuffi di fumo e contro fischio della locomotiva, il treno lentamente si muoveva come da orario e aumentando la velocità superava gli scambi per raggiungere la stazione di Sampierdarena. Dopo aver superato la galleria San Lazzaro, imboccava il lungo viadotto a 4 binari, 2 dei quali provenienti dal porto.
- Foto da: ferrovie.it - Sul viadotto erano presenti le varie connessioni per l'instradamento verso la linea del Ponente o per quella dei Giovi.
- Foto da: ferrovie.it - Percorrendo il lungo viadotto che costeggia la sottostante strada raggiungeva la stazione di Sampierdarena. (Il convoglio è già instradato sul binario di sinistra in direzione Ponente) Clic foto
- Foto da: guidadigenova.it - Qui giunto, si fermava alcuni minuti sotto la tettoia metallica destinata alla linea costiera per permettere lo scarico e il carico di numerosi colli, che erano movimentati dai vagoni e posti su carretti a margine del marciapiede.
- Foto da: genovacollezioni.it - Saliti numerosi passeggeri, il convoglio riprendeva la marcia e viaggiava sul viadotto che attraversa il grande stabilimento meccanico Ansaldo, dove sui vasti piazzali, erano posizionati vari pezzi meccanici in attesa di lavorazione e finitura. Subito dopo Sampierdarena, superato il ponte sul torrente Polcevera, il treno rallentava presso la piccola stazione di Cornigliano; il movimento passeggeri era modesto, una breve sosta e il capotreno era pronto per il segnale di partenza.
- Foto da: ferrovie.it - Ripresa velocità, il treno piegava verso destra e lo sguardo del viaggiatore era attirato dalla bella costruzione del Castello Raggio, nella cui piccola rada alcune barche di pescatori, appena giunte, venivano tirate in secca dai marinai per dividere il pescato e, posto su carretti a stanghe, venduto alle massaie e alle trattorie di Cornigliano.
- Foto da: delcampe.net - Rettilineo, curva, controcurva, rettilineo... (In basso al margine destro, l’originaria e piccola stazione di Cornigliano, in alto il viadotto ferroviario sul torrente Chiaravagna per la linea di valico, che dal Bivio Polcevera conduce verso Ovada, Acqui Terme e Asti) Clic foto
- Foto da: c1.staticflickr.com - ...e il convoglio giungeva a Sestri Ponente.
- Foto da: ferrovie.it - Il movimento passeggeri era intenso: chi saliva, chi scendeva, segno tangibile di un centro già a quel tempo importante; la presenza di industrie e dei cantieri navali comportavano un impianto di stazione sviluppato con un fascio binari per i vari movimenti, passeggeri e merci. Si ripartiva affiancando i cantieri navali in fase di espansione, tanto che di lì a poco avanzeranno sino ad oltrepassare verso monte la ferrovia. Lo scenario si distendeva sull’ampia spiaggia che faceva da cornice all’abitato di Pegli, che in quell’inizio di ‘900 si consolidava come primo centro turistico del Ponente, dopo la zona prevalentemente industriale.
- Foto da: ferrovie.it - La stazione, la cui posizione è sopraelevata rispetto al piano binari, risultava molto semplice: binario di raddoppio per incroci e piccolo scalo merci. Il nostro viaggiatore era attento a ciò che lo circondava e vedeva con piacere la cura con cui Pegli cercava di attirare i turisti al loro primo impatto, ovvero la stazione ferroviaria, nella quale la presenza di fiori e piante conferivano un gradito ornamento. Il treno imboccava poi la breve galleria di Pegli, il rettifilo che oltrepassa la Rocca di Castelluccio, per arrestarsi alla stazione di Prà, località dove gli uomini si dedicavano principalmente alla pesca. Numerose erano infatti le imbarcazioni ancorate ai moli, molte le reti stese per la manutenzione e per i rattoppi necessari dopo una notte di intenso lavoro.
- Foto da: forum.meteone.it - Il movimento era poco e si giungeva dopo breve percorso con curve ampie all’importante stazione di Voltri, dove fino a pochi anni prima terminava la linea del litorale ponentino. Clic foto
- Foto Collezione Bruzzone / da: I 120 della linea ferroviaria Voltri-Savona 1868-1988 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona - Il treno ripartiva, superata la galleria Mameli e superati i ponti sui torrenti Leira e Cerusa...
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati - ...il convoglio entrava e percorreva la galleria di Crevari (con il caratteristico casello sopra il portale lato ponente), la galleria era la più lunga dell’intera tratta (1,178 km). Il tracciato proseguiva a picco sul mare intervallando brevi gallerie ad ampi tratti di cielo aperto dove lo sguardo, attraverso il finestrino, era attratto dalle piccole cale sabbiose protette da scogli naturali.
- Foto Luigi Semino / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - Il paese di Arenzano era alle porte e la ferrovia penetrava nel suo interno come a voler violare la sua quiete ancora non turbata dai primi veicoli a motore.
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati -
- Foto Luigi Semino / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - Il treno sfiorava le case, lo spazio era conteso tra abitato e ferrovia, rallentava, ecco la stazione, semplice ma bella: fiori, piante, sedie e tavolini accoglievano il turista; i vetturini all’esterno attendevano i clienti per il trasporto agli alberghi o alle case prenotate per la stagione estiva, e questi non si facevano attendere, scendendo a frotte dal treno e dirigendosi verso le carrozze e gli omnibus. Il treno prolungava un poco la sosta per lo scarico di numerosi bagagli al seguito. Il viaggio proseguiva attraverso questi paesaggi fatti di mare, spiagge e scogliere e poco più in là dal verde dei pini marittimi. Era un ripetersi di immagini tra una stazione e l’altra pressoché identiche, ma questo non stancava lo sguardo del passeggero che assaporava sempre con piacere questa vista, seppur interrotta dalle frequenti brevi gallerie. Dopo Arenzano, si susseguivano in ordine le stazioni di: Cogoleto...
- Foto da: ferrovie.it - ...passando per i Piani d’Invrea...
- Foto da: ferrovie.it - ...e costeggiando il mare...
- Foto Collezione degli Autori / da: I 120 della linea ferroviaria Voltri-Savona 1868-1988 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona - ...il convoglio giungeva a Varazze...
- Foto da: ferrovie.it - ...per proseguire...
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati - ...verso...
- Foto J.Neer / Collezione Castiglioni / da: iTreni oggi 126 - ...Celle Ligure...
- Foto Giorgio Pesce / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - ...e raggiungere così la stazione.
- Foto da: ferrovie.it - Dopo Celle la strada provinciale si intersecava con la ferrovia (questo avveniva sovente su tutta la linea), di conseguenza vi erano numerosi passaggi a livello presidiati da caselli ferroviari, dove un gestore si occupava del loro funzionamento. Clic foto
- Foto da: ferrovie.it - Dopo aver superato le scogliere di Albisola Capo il treno entrava nell’omonima stazione.
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: ferrovie.it - Da Albisola il treno riprendeva il viaggio verso Savona, stazione di arrivo, denominata "Letimbro" per via dell’ubicazione presso l’omonimo torrente. A Savona il viaggio si concludeva, il nostro viaggiatore si disperdeva insieme a tanti altri verso il piazzale antistante. Si sentiva lo sferragliare del tram che era utilizzato da molti per raggiungere il centro città.
- Foto da: ferrovie.it -
- Testo tratto da: Genova-Savona andata e ritorno / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Fratelli Frilli Editori - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 04 October 2017 : 23:48:40
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- Foto varie della Ferrovia Ligure all'epoca della trazione a vapore -
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Nino Carbone
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Posted - 04 October 2017 : 23:51:52
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- Treno di lusso proveniente da Parigi -
Clic foto
- Foto da: delcampe.net -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 04 October 2017 : 23:59:36
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- La linea a Sanremo sotto la neve negli anni '20 -
Clic foto
- Foto da: sanremoincartolina.com -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 31 October 2017 : 20:05:53
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- Ventimiglia / Il ponte metallico sul Fiume Roja nel 1903 -
(Con 2 aperture di 19,50 mt e 4 di 24,50 per una lunghezza di 149,50 mt)
- Foto da: delcampe.net -
- Ventimiglia / Il ponte in muratura sul fiume Roja negli anni '20 -
(Il ponte metallico venne sostituito nel 1926 da quello in muratura a 9 luci con 2 binari per la Francia e 1 binario per la nuova linea di Tenda)
- Foto da: ferrovie.it -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 11 January 2018 : 18:58:25
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- La semplice stazione di Genova Quarto (dei Mille) nei primi anni del '900 -
- Foto collezione Nino Carbone -
- La stazione vista dal mare -
- Foto da: genovacards.com -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 01 March 2018 : 11:35:09
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- La ferrovia costiera ligure è sempre stata esposta al maltempo e alle mareggiate: il treno merci 5703 vittima di un fortunale tra le stazioni di Deiva e Framura sulla Riviera di Levante avvenuto il 19 novembre 1916 -
- Foto da: iTreni oggi 62 -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 11 March 2018 : 13:16:40
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- La ferrovia a Chiavari al tempo del vapore -
- La galleria a binario unico sul vecchio tracciato all'altezza del casello n.37 - (Il raddoppio a monte fu realizzato nel 1913)
Clic foto
- Foto E.Migone / da: pinterest.com -
- Il raddoppio a monte Zoagli-Chiavari in una foto degli anni '50/'60 - (Sulla sinistra nel monte è visibile il portale abbandonato della vecchia linea)
- L'elettrificazione trifase Genova Brignole-Sestri Levante (43 km) avvenne nel 1925, la conversione in continua Genova Brignole-Sestri Levante nel 1948 -
Clic foto
- Foto da: ferrovie.it -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 30 March 2018 : 11:55:17
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- Treno internazionale in sosta a Rapallo nel 1922 -
- Foto da: ebay.it -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 22 May 2018 : 12:53:10
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- Sanremo vista da ponente poco dopo l’arrivo della ferrovia nel 1872 - (La stazione in legno rispetto alla nuova stazione che verrà costruita successivamente è più spostata verso ovest)
- Foto Archivio IGDA a cura di Roberto Conti / dal libro: San Remo storia e anima di una città / 1987 / Enzo Bernardini / Comune di San Remo / Ist. Geogr. De Agostini -
- Sanremo vista da levante, la ferrovia transitava tra orti e agrumeti -
- Foto Archivio IGDA a cura di Roberto Conti / dal libro: San Remo storia e anima di una città / 1987 / Enzo Bernardini / Comune di San Remo / Ist. Geogr. De Agostini -
- La linea ferroviaria proveniente da levante fa il suo ingresso a Sanremo -
- Foto da: ferrovie.it -
- Nino -
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