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Ernesto Cappellano

Italy
75 Posts

Posted - 26 May 2010 :  15:47:43  Show Profile  Reply with Quote
Proprio questa mattina, ho letto su Tutto Treno di Maggio, l'articolo sul Plastico di San Giuliano. Mi sono anche andato a rileggere il precedente (Dic 2007) e ho fatto questa riflessione che mi fa piacere condividere con Voi.
Il plastico e' senza dubbio favoloso, ma le pur belle foto, accompagnate da una descrizione abbastanza superficiale, mi sembra che non rendano merito a quest'opera unica...
Non mi pare che sia stato mai pubblicato uno schema di questo tracciato che deve essere enorme e pieno di soluzioni interessanti. Non c'e una misura che dia un'idea realistica delle dimensioni.
Si vede che il sistema e' Marklin soprattutto dalle foto dei binari, perche' il nome della nostra beneamata e' appena citato sotto il titolo. Inoltre in una didascalia si parla di binario M, ma io vedo solo la fila di puntini del binario C o K.
Tutto, perfettamente in linea con lo stile editoriale delle riviste italiane del settore. Troppo care ma veramente povere di contenuto. Mai un articolo di tecnica fermodellistica per invogliare a realizzare qualcosa da soli, magari con materiali facilmente reperibili. In compenso viene prontamente strombazzato tutto quello che viene prodotto dalle ditte del settore. Capisco che ci siano esigenze di pubblicita' e di stretti rapporti con queste ditte, ma non mi sembra che in questo modo le riviste contribuiscano molto a far crescere e diffondere il nostro hobby. Fanno solo conoscere quello che c'e' sul mercato.
Purtroppo non c'e di meglio. Le riviste come "Model Railroader" (USA) o "MIBA" (GER), sono un miraggio. Il risultato di questa politica e' che fino a qualche anno fa compravo tutte le riviste italiane, oggi solo qualche numero di quella che mi sembra la meno peggio.

Ernesto

Alberto Pedrini

Italy
11477 Posts

Posted - 27 May 2010 :  00:21:51  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
Dico la mia,
la minestra si fa con quello che offre l'orto, le redazioni non si possono inventare plastici che non esistono o perquisire le abitazioni degli italiani per vedere se hanno un plastico in casa. E quanti poi sono disposti a documentare quanto hanno costruito nel corso degli anni? Mentalità italiana: e chi me lo fa fare? Cosa mi viene in tasca?
A me, durante una mostra, è capitato di sentirmi dire con aria di sufficienza da un noto Märklinista " ma chi c...o te lo fa fare di portare in giro il plastico?" E' una frase che mi brucia dentro, e se non fosse per altri riscontri positivi avrei già chiuso con l'avventura del modulare.
Basta frequentare le mostre per capire che siamo quattro gatti, compreso tutto il mondo della continua.
Le tirature di vendita non coprono certo le spese.
Sappiamo tutti che basta andare in Francia, Svizzera o Germania per vedere come la proposta si allarga a decine di testate diverse, evidentemente assorbite tutte da un grande numero di appassionati che si rendono disponibili a mettere a disposizione le loro conoscenze.
Tutto Treno ha dedicato a questo plastico, oltre al n°203 che non ho sottomano, dieci pagine del n°214 dicembre 2007, 8 pagine del n° 226 gennaio 2009, e ora altre sei sul numero di maggio attuale. Non mi sembra poco, se facciamo un sondaggio qui da noi, saremo in tre o quattro su duecento a comprare la rivista. Le foto sono molto belle, e come sempre si privilegia l'aspetto realistico del paesaggio più che la tecnica.
In Germania, a plastico finito, verrebbe pubblicato uno speciale "super-anlagen", ne prendo uno a caso dalla mia fornita biblioteca, il n°3 del 2002, "Märklin in Merklingen", prezzo 13,70 euro. A parte un piantina generica a pag. 8-9 le altre 93 pagine sono di foto di paesaggio e descrizioni di ambiente.
Parliamo di prezzi? In Italia esiste Mondo Ferroviario Plastici, nel novembre 2008 il n°22 (10 euro) era la traduzione pari pari del n° 2 -2007 di Eisenbahn Journal - super-anlagen ( 13,70 euro)dedicato al plastico della foresta nera, anche in quel caso dedicato soltanto alle belle immagini.
Il numero 7 del 2003 era invece dedicato al plastico del nostro Antonio Zambelli, costruito a istinto, in vent'anni, senza l'ombra di un progetto, uno schema, una planimetria.
Ganzerla è andato in visita, ha fatto le foto e le ha corredate di descrizione. Cosa poteva fare di più?
Tutto treno è invece affiancata dalla rivista trimestrale TT modellismo, dove trattano ampiamente temi di autocostruzione, tecnica e altri argomenti prettamente fermodellistici. Certo sarebbero molto contenti di pubblicare un articolo sulla programmazione e uso della CS2 Märklin, ma chi lo scrive? Gratis s'intende...
Le cose migliorano se tutti si mettono in gioco, un po' come alcuni di noi fanno qui sul sito, tu compreso Ernesto

Alberto
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Luigi Ceffa

Italy
503 Posts

Posted - 27 May 2010 :  09:47:32  Show Profile  Reply with Quote
La constatazione concreta che c’è un universo differente da noi è vissuta automaticamente come una indebita interferenza e disturbo alle proprie quiete scelte. Così l’animo umano, tanto più quanto più gli anni passano e le insofferenze verso i clichè della vita aumentano, tende (meschinamente) a reagire. E’ sempre il problema dell’accettazione del diverso.
Mi chiedo quale risposta adatta al caso della pesante domanda ricevuta da Alberto: da un anomino “ognuno si diverte come può” ad un più sarcastico “e a te chi te lo fa fare di far domande simili?” ma il discorso, visto che si parlava di riviste ferroviarie, è che siamo molto pronti e severi anche a rinfacciare la mancata gratificazione e soddisfacimento sul piano personale, sempre il prioritario, comunque in parte dovuti, dato l’esborso di una certa cifra all’edicola. Forse, più che di un singolo numero, sarebbe giusto considerare nel complesso l’attività di queste Case editrici. Considerando ad esempio i molti numeri monografici, quasi sempre validi, l’attività pubblicistica globale incentivata (libri, ecc.), sarebbero da ritenere nell’insieme assolvibili o anche quasi da sette più, la sopravvivenza di tre Editori in Italia, dato anche l’attuale calo di interesse nel settore, come altre volte detto, è da ritenere un mezzo miracolo.
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Alberto Pedrini

Italy
11477 Posts

Posted - 27 May 2010 :  11:43:00  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
E' vero Luigi, va considerata l'intera offerta editoriale, comunque notevole in rapporto al numero di appassionati. Un aneddoto: due settimane fa ero a Bologna, in centro, corso Indipendenza-piazza Maggiore, ho chiesto in varie edicole Tutto Treno di maggio, le risposte: " tutto cosa?" "non mi arriva" "non lo conosco" e la migliore: " l'ho finito, ma adesso esce quello nuovo con l'orario estivo" . Bologna non è Pantelleria, corso indipendenza parte dalla stazione centrale, eppure...

Alberto
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riccardo fenoglio

Italy
73 Posts

Posted - 27 May 2010 :  13:03:35  Show Profile  Reply with Quote
Insieme a Tutto Treno di Maggio è uscito anche il DVD n° 3 di Tutto Treno in TV DVD,ci sono delle cose interessanti,come il trasporto della R370 024 a Canove sull'altopiano di Asiago e delle immagini di un diorama di Vignano.Un DVD sui treni non è male,sempre meglio che niente.
Riccardo
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albertomocchi

Italy
2594 Posts

Posted - 27 May 2010 :  16:25:06  Show Profile  Reply with Quote
Alberto mi sarebbe piaciuto vedere la tua espressione quando ti hanno risposto cosi'
comunque anche a Genova si difendono bene qui non ti rispondono neanche ti guardano come dire "ma questo cosa vuole?" e le poche edicole che trattano le riviste gliene arriva una copia sola se va bene
ciao
Alberto
p.s. non succede solo con le riviste specializzate in ferrovia e modellismo e' una cosa generalizzata per anni mi sono picchiato con i fumetti della Bonelli
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Mario Puleo

Italy
1304 Posts

Posted - 27 May 2010 :  17:40:02  Show Profile  Visit Mario Puleo's Homepage  Reply with Quote
A Londra (Luton) ho comprato Railway Modeller a poco piu' di 4 euro. Ottanta pagine di modellismo e SESSANTACINQUE di sola pubblicita', meta' in testa e meta' in coda con una numerazione separata dal resto. Evidentemente e' previsto di tagliarle via e conservare quelle modellistiche, piene di elaborazioni ed autocostruzioni.
E' proprio un altro mondo

Mario
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Piero Chionna

Italy
8643 Posts

Posted - 27 May 2010 :  23:47:51  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
L'articolo di TT sul plastico Sangiuliano non è esaustivo come tutti noi avremmo voluto, ma certamente contribuisce a far conoscere "l'universo parallelo" del mondo Märklin.
Nel recente passato, la stessa rivista ha pubblicato anche il lungo articolo sul Plastico Marklinfan, scritto da Alberto e da me, naturalmente a titolo gratuito.
Pochi mesi fa è stata la volta dei centocinquanta anni della Märklin, celebrati da TT con due articoli; il secondo, piuttosto completo, è stato scritto da Alberto.
Prima di questi articoli le riviste italiane erano giustamente ritenute colpevoli di ignorare completamente il mondo Märklin.
I citati articoli hanno finalmente dato voce alle nostre istanze; questo mi è sembrato un segnale importante, ma nulla sembra cambiato nella percezione degli appassionati Märklin italiani.
Io sono sicuro che invece è cambiato molto, e penso che se continueremo sulla strada intrapresa avremo altre occasioni per far vedere che si può fare un fermodellismo discreto anche con i puntini tra i binari.

Come Ernesto, anch'io vorrei leggere articoli con tante buone idee sull'utilizzo di materiali facilmente reperibili, con particolare attenzione verso i prodotti naturali e di recupero.
Qualcosa è stato presentato, specialmente in passato, ma la tendenza attuale sembra privilegiare più l'impiego dei prodotti commerciali che il "fai da te".
La rivista francese "Loco Revue" ha dedicato un intero numero speciale alle tecniche di fermodellismo a basso costo, presentando eccellenti riproduzioni di alberi e altri accessori.

Sulle riviste italiane forse i contenuti mancano proprio perchè manca la materia prima.
C'è una sola via da seguire: realizzare e proporre il risultato alle riviste.
Resta solo un fatto, si fa tutto a gratis.

Quanti sono disposti a fare le cose gratuitamente?


Ciao,
Piero




Piero
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Andrea Coccioni

140 Posts

Posted - 31 May 2010 :  14:14:29  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Ernesto Cappellano

Proprio questa mattina, ho letto su Tutto Treno di Maggio, l'articolo sul Plastico di San Giuliano. (...) Tutto, perfettamente in linea con lo stile editoriale delle riviste italiane del settore. Troppo care ma veramente povere di contenuto. Mai un articolo di tecnica fermodellistica per invogliare a realizzare qualcosa da soli, magari con materiali facilmente reperibili. (...)
La Duegi è anche editrice di Tutto treno modellismo (TTm), che esce 4 volte l'anno: anche quella non è una rivista ricchissima, se paragonata alle omologhe estere, ma presenta comunque una certa varietà di realizzazioni modellistiche. La scelta dell'editore è di utilizzare la sezione "modellismo" di Tutto treno per presentare i modelli commerciali (una rivista trimestrale come TTm non riuscirebbe a star dietro alle novità con sufficiente tempismo) e alcuni plastici interessanti, mentre le autocostruzioni/elaborazioni e gli articoli di tecnica modellistica, che non risentono delle tempistiche del mercato, appaiono su TTm.
Queste sono le spiegazioni che la redazione Duegi ha dato ad analoghi interrogativi apparsi sul forum del sito Duegi editrice.
Ciao
Andrea
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Mario Puleo

Italy
1304 Posts

Posted - 01 June 2010 :  10:05:06  Show Profile  Visit Mario Puleo's Homepage  Reply with Quote
Non dimentichiamo che queste riviste si occupano di ferrovie in generale, non di solo modellismo. Ci sono lettori che non vorrebbero neanche vedere la sezione modellistica. Alcune riviste dedicano spazio ad elenchi di rotabili entrati in servizio o rottamati, a foto contenenti errori di ortografia nelle scritte (una N scritta al contrario basta). Se lo fanno e' perche' i lettori lo richiedono o almeno lo lasciano fare. Tante teste, tante idee.
ciao

Mario

Mario
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Salvatore Vanella

Italy
30 Posts

Posted - 16 July 2011 :  00:29:35  Show Profile  Reply with Quote
Delle riviste italiane ho apprezzato i kit dei carri e i diorami di ferrovie secondarie, spesso suggestivi. Manca un settore dedicato alle riparazioni o manutenzione, magari una serie di articoli sul digitale. Che Marklin sia assente c'era da aspettarselo e insieme sono spesso assenti le ferrovie non FS. La parte dedicata alle ferrovie reali non la trovo interessante penso che anche chi si interessa solo di ferrovie vere ricorre ad altre pubblicazioni. Megli sarebbe parlare più di musei manifestazioni e anche mercati, negozi e ditte. In riviste come "le Train" ci sono gli stampati di edifici da ritagliare.Anche diversi tracciati sono mal riportati, mentre sarebbe utile poter capire come fare per realizzarli. Infine le elaborazioni presentate sono troppo perfette, e se pubbicaste il tracciato di qualche piccolo neo modellista non sarebbe meglio?

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