T O P I C R E V I E W |
Nino Carbone |
Posted - 12 April 2018 : 15:10:10 - Linea Torino-Savona -
La ferrovia Torino-Savona, nel suo tracciato originale (via Bra) era una delle più antiche linee della rete italiana e venne completata nel 1874.
- Link correlato: http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3843&whichpage=1
Il tratto di valico tra Savona e San Giuseppe di Cairo (Via Ferrania) risultò il più impegnativo, in quanto doveva oltrepassare gli Appennini presso il Colle di Cadibona.
La linea in tempi successivi fu oggetto di altre fasi costruttive che si conclusero: - la prima parte nel 1923 (San Giuseppe di Cairo-Altare) - - la seconda parte nel 1933 (Fossano-Mondovì-Ceva) - - la terza parte nel 1954 (Altare-Savona) -
La linea venne elettrificata in corrente alternata trifase 3.600 V 16.7 periodi negli anni:
- Savona-San Giuseppe di Cairo-Ceva: 1 maggio 1914 - - Trofarello-Fossano-Ceva: 28 ottobre 1934 - - Carmagnola-Bra-Ceva: 28 ottobre 1935 -
- Stazione San Giuseppe di Cairo (SV) - (343 mt s.l.m.)
La stazione di San Giuseppe di Cairo (frazione del comune di Cairo Montenotte / SV), venne aperta al traffico il 28 settembre 1874 in occasione dell’apertura della tratta Bra-Savona Letimbro che ultimava la linea ferroviaria Torino-Savona e in contemporanea all’apertura della diramazione San Giuseppe di Cairo-Acqui.
E’ sempre stata un importante nodo ferroviario, collocato al punto di ricongiungimento delle 2 linee da Savona via Altare (in primo piano a sinistra) e via Ferrania (a destra) e al bivio fra quelle per Torino (sullo sfondo a sinistra) e Alessandria (sullo sfondo a destra vicino al DL).
La linea Carmagnola-Ceva-Savona (via Fossano e via Bra) fu l’ultima linea importante ad essere trasformata da c.a. trifase in corrente continua il 25 settembre 1973.
La trazione trifase rimase fino al 25 maggio 1976 su alcune linee secondarie liguri-piemontesi, l’ultima fu la San Giuseppe-Acqui Terme-Alessandria.
- La stazione nel 1903 -
- Foto da: ebay.it -
- Nel 1910 -
- Foto Collezione Moggio / da: I 120 anni della ferrovia Torino-Savona 1874-1994 / Edizioni Alzani Pinerolo -
- La stazione negli anni Sessanta -
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- Foto Collezione Paolo Amati / da: stagniweb.it -
- Dal satellite -
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- Da altra prospettiva -
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- Ai giorni nostri -
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
Il fabbricato viaggiatori è una struttura su 2 livelli, di cui solo il piano terra è accessibile ai viaggiatori.
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- Foto E.Imperato / da: trenomania.org -
Sono presenti altri fabbricati che ospitano gli uffici tecnici di RFI, tra cui quello del Posto di Blocco numero 5 e l’ufficio dei capistazione.
La stazione dispone di uno scalo merci ancora attivo che agisce anche da demolitore di rotabili.
E’ anche capolinea della linea per Alessandria.
Il piazzale si compone d 5 binari principali destinati al servizio passeggeri e alcuni fasci destinati al trasporto merci.
- Binario 1: binario di corsa della linea Torino-Savona / direzione Torino - - Binario 2: binario di corsa della linea Torino-Savona / direzione Savona - - Binario 3: binario di corsa della linea Alessandria-San Giuseppe di Cairo - - Binari 4 e 5: binari utilizzati per incroci e precedenze per i treni che fanno capolinea in questa stazione -
Tutti i binari (ad eccezione di quelli per servizio merci) sono dotati di banchina e sono collegati fra loro da un sottopassaggio.
- Foto da: ivg.it -
- Locomotive da manovra -
Locomotiva Diesel inglese Ne 700.002 utilizzata per le manovre all’interno della stazione di locomotive a corrente alternata trifase o corrente continua nell'aprile 1976 -
- Link correlato: https://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_FS_Ne_700 -
- Foto Bernhard Studer / da: photorail.com -
- Ne 700.002 manovra un convoglio trainato da una E.554 trifase sotto la linea aerea in corrente continua nel settembre 1975 -
- Foto Bruno Cividini / da: ipdt-community.it -
Nel 1946 la Gr.422.009 (ex G8 costruita da Hanomag nel 1911) e la Gr.422.022 (costruita dalla stessa fabbrica nel 1913), furono acquisite dalla Società Funivie di Savona per il servizio di manovra di treni di carbone nel proprio impianto di Bragno, presso San Giuseppe di Cairo. - Link correlato Funivie di Savona: https://it.wikipedia.org/wiki/Funivie_di_Savona -
- Gr.422.009 ex G 8 prussiana (DRG 55.16-22) a San Giuseppe di Cairo il 20 settembre 1965 - - Link correlato: http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1843 -
- Foto Claudio Pedrazzini / da: photorail.com -
- Foto da: ferrovie.it -
- Immagini correlate -
- Foto d’epoca -
- Piazzale esterno della stazione; una lussuosa carrozza a cavalli si avvia verso l’abitato -
- Foto Collezione Giuseppe Moggio / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori -
- La bella presenza della Gr.735.155 il 3 giugno 1972 - - Link correlato: http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=2192 -
- Foto Franco Dell'Amico / da: photorail.com -
- 6 febbraio 1976 ultimi mesi di trazione trifase -
(Fino al 25 maggio 1976 resteranno attive con alimentazione trifase le linee: San Giuseppe di Cairo-Acqui-Alessandria e Acqui-Asti) - Passaggio di consegne tra la E.626.321 con treno locale proveniente da Savona e la E.432.008 che trainerà il convoglio per Spigno Monferrato in provincia di Alessandria -
- Foto Mingari / da: iTreni oggi 115 -
- E.431 ed E.554 presso il Deposito Locomotive nel 1974 -
- Foto Werner Hardmeier / da: photorail.com -
- E.554 in manovra nel 1974 -
(Dietro il carro 4619 Märklin)
- Foto Werner Hardmeier / da: photorail.com -
- Il Deposito Locomotive il 7 ottobre 1975 -
- Foto Franco Dell'Amico / da: stagniweb.it -
- Fonti - - Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - - I 120 della linea ferroviaria Torino-Savona 1874-1994 / Rebagliati / Siri / Dell'Amico / Edizioni Alzani Pinerolo -
- Nino -
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10 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Nino Carbone |
Posted - 20 January 2019 : 14:23:52
- Ronco Scrivia è la stazione nella quale si congiungono le linee provenienti dalla "Giovi vecchia 1853" e dalla "Succursale" -
- Stazione Ronco Scrivia - (325 mt s.l.m.)
La stazione di Ronco Scrivia è situata sulla linea Genova-Torino e venne aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
La stazione è dotata di 7 binari, 6 per il servizio viaggiatori:
- I binari 1° e 2° usati per il traffico passeggeri locale, sono ubicati sulla vecchia linea passante, i 2 binari sono aldilà del fiume Scrivia e vengono raggiunti attraverso una passerella lunga circa 80 metri -
- I binari 3° e 4° vengono principalmente utilizzati per deviare sulla linea per Busalla i treni provenienti dalla Succursale, in caso di lavori sulla stessa o per altre necessità di servizio -
- I binari 5° - 6° - 7° sono posti sul tracciato della Succursale - Clic foto
- Stazione originaria - In passato, Ronco Scrivia rappresentava, oltre che il punto di riunione e poi di distacco tra la Succursale e la Giovi vecchia 1853, anche quello di spinta per entrambe le rampe e quindi un grosso centro di movimento e manutenzione.
Si componeva di un fabbricato viaggiatori a 2 piani e pensilina, di un magazzino merci, di un binario con piano caricatore e casotto per il pesatore e di un fabbricato per uffici e alloggi a 2 piani.
Comprendeva 3 binari di corsa, 8 binari secondari, 9 binari morti e 4 binari per la rimessa locomotive.
Completavano il materiale fisso: 6 piattaforme da 4.50 mt, 1 da 8.50 mt e 1 da 15 mt, una gru da pesi da 50 ton, 1 peso a bilico a rotaie continue della portata di 30 ton e 4 gru idrauliche.
Disponeva di una rimessa per 16 locomotive (utilizzate soprattutto per le spinte), di un locale per magazzino e ufficio del gestore, deposito di materie grasse, piano caricatore per il combustibile e deposito traverse usate con annessa officina per piccole riparazioni e un fabbricato per la conservazione degli apparecchi di illuminazione necessari al servizio ferroviario.
Completavano 2 cabine per la manovra degli apparati di sicurezza e un rifornitore della capacità di 100 metri cubi d’acqua.
Per la costruzione del piazzale della nuova stazione di Ronco Scrivia venne deviata la strada nazionale sulla testa della galleria e costruito sul torrente un ponte obliquo con 5 arcate di 10 metri di luce e della lunghezza di 51 metri per fare spazio ai 10 binari.
Il piazzale si componeva di un piano di 432 metri di lunghezza.
All’epoca della trazione trifase nelle stazioni di Ronco e Busalla fermavano la maggior parte dei treni, in particolare la stazione di Ronco era la più servita sia in direzione Torino che verso Milano e oltre alle categorie di treni accelerati, diretti e direttissimi (i rapidi erano ancora da venire), esisteva la categoria “Omnibus” che, strettamente a carattere locale fungeva anche da servizio postale e collettame.
In ogni stazione del percorso, piccola o grande che fosse, gli addetti caricavano e scaricavano merci varie allungando i tempi di percorrenza i quali però erano già considerati nell’orario di marcia proprio per questo genere di servizio.
- Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Al tempo del vapore - (E’ visibile sullo sfondo il portale della Succursale)
- Foto da: picclick.it -
- Nel 1905 - (Datata 4 agosto 1905)
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Nel 1910 -
- Foto da: ferrovie.it -
- La stazione comprendeva 3 binari di corsa, 8 binari secondari, 9 binari morti e 4 binari per la rimessa locomotive -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Al tempo della trazione trifase -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Il fiume Scrivia segue il suo corso verso il Po sotto il piazzale della stazione -
(Per fare spazio ai binari del piazzale, venne costruito sul fiume un ponte obliquo con 5 arcate di 10 metri di luce della lunghezza di 51 metri)
- Sulla sinistra la linea passante proveniente dalla vecchia linea del 1853 -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- La stazione vista dal lato rimessa locomotive con l’ansa del fiume Scrivia -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Il piazzale ripreso con lo scalo merci, la sottostazione elettrica sulla sinistra e il portale di valico al centro -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Nel 1938 -
- Foto da: ebay.it -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Ai giorni nostri - (Al fabbricato viaggiatori è stata aggiunta una costruzione sulla sinistra)
- Foto F.Ceragioli / da: it.wikipedia.org -
- Sulla destra il portale con i binari in salita del 16‰ provenienti da Mignanego -
(Sui binari della linea vecchia del 1853 fa manovra la E.428.202 del treno storico / Dietro la sottostazione elettrica / 6 ottobre 2018)
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- Convoglio con E.402 in arrivo da Mignanego fa il suo ingresso a Ronco Scrivia il 16 maggio 2010 -
- Foto Renato S. / Subaruiv / da: ferrovieinrete.com -
- Dal satellite -
(Essendo una stazione di grande movimento venne dotata di lunghe banchine)
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- Panoramica -
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- Panoramica che evidenzia a Ronco Scrivia l’ingresso delle 2 linee nella galleria Giacoboni verso Arquata Scrivia, poi la divisione delle stesse nella valle - Clic foto
- Foto storica -
- Ronco Scrivia 1890 -
(Personale di movimento e stazione posano accanto alla fischiante locomotiva 3257 della Rete Mediterranea)
- Foto Collezione Biblioteca di Ronco Scrivia -
- Da: mastodonte.altervista.org -
- In questa foto aerea il bombardamento del ponte e delle gallerie -
- Foto Collezione A.Tuzza / trenidicarta.it / mastodonte.altervista.org -
- Foto da: mastodonte.altervista.org -
- Il ponte e le gallerie verso Arquata Scrivia dopo i bombardamenti -
- Foto da: roncoscrivia.unionedelloscrivia.ge.it -
- Ai giorni nostri -
(A destra la galleria originaria per Arquata Scrivia che segue le anse del fiume Scrivia e incontra sul percorso le fermate di Isola del Cantone, Pietrabissara e Rigoroso, a sinistra quella della linea “Diretta” che senza fermate arriva anch’essa ad Arquata Scrivia)
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- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2018 : 13:36:16
- Stazione Mignanego - (227 mt s.l.m.) (La stazione di Mignanego è situata sulla Succursale dei Giovi e aperta al traffico il 15 aprile 1889 in concomitanza l’apertura della linea) Originariamente nella stazione erano installati, oltra ai binari di corsa, uno per il deposito a monte, uno per il deposito a valle con diramazione allo scalo merci. Ai giorni nostri oltre binari di corsa 2° e 3°, il 1° viene utilizzato per la sosta di mezzi da lavoro in linea. La stazione oggi non è presidiata e l’ex fabbricato viaggiatori è incluso nella lista delle stazioni impresenziate che vengono concesse in comodato d'uso gratuito a comuni o associazioni per il suo riutilizzo.
- Nota - L'arrivo della ferrovia e la costruzione della strada statale dei Giovi svilupparono il territorio di Mignanego, fino a quel momento abitato da contadini e piccoli artigiani, e diedero impulso alle capacità economiche della zona, infatti giunsero molte maestranze per i lavori: manovali, operai e tecnici. La statale dei Giovi fu progettata e realizzata già dall'epoca napoleonica, a partire dal 1802 e fu definitivamente portata a termine attorno al 1821. L'apertura, della strada e poi delle 2 linee ferroviarie, favorirono l'accesso ai vari paesi della Valle e spinse molti benestanti, anche stranieri, a costruirvi le proprie case di villeggiatura. Nella zona del Passo dei Giovi sorsero anche strutture ricettive e nei pressi della località Ponterosso una stazione idrominerale che sfruttava una sorgente di acqua solforosa, l'edificio, esistente ancora oggi, è un'abitazione privata.
- La stazione nel 1904 - (Cartolina datata 18 agosto 1904) Clic foto
- Foto da: forum.ferrovie.it -
- La stazione nel 1910 ancora al tempo del vapore mentre la vecchia linea del 1853 risulta già elettrificata trifase - (La Succursale verrà elettrificata nel 1914)
- Foto da: ferrovie.it -
- Il retro della stazione visto dalla vecchia linea del 1853 con mensola trifase in primo piano - (A fianco della stazione la sottostazione elettrica della linea Succursale) Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- Transiti sulla Succursale -
- Treno merci in discesa verso Genova sul viadotto Riccò composto da 5 macchine E.554 (la 102 in testa) di cui 3 di rimando negli anni '30 - Clic foto
- Foto Collezione Franco Dell’Amico / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- E.432.010 con treno passeggeri diretto a Genova in uscita dalla galleria di valico nel 1954 -
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- Foto FS / da: ferrovie.it -
- Il RAe TEE 1052 Basilea-Genova Principe scende da Mignanego verso Genova sul viadotto Riccò il 18 giugno 1977 - (Sulla destra è visibile la vecchia linea) Clic foto
- Foto M.Chiampi / da: iTreni oggi 63 - - Per un certo periodo il “TEE Gottardo” raggiunse Genova Piazza Principe - (11 luglio 1976)
- Foto H.Roher / SBB Historic -
- E.646.001 con treno passeggeri proveniente da Genova a Mignanego nell’aprile 1979 -
- Foto Enrico Paulatti / da: photorail.it -
- ETR.231 in doppia composizione per il rapido Genova-Trieste sul viadotto Riccò nei pressi di Mignanego il 6 marzo 1982 -
- Foto Iorio Luigi / lnx.informatica80.it -
- E.428.023 transita con un treno postale il 27 febbraio 1983 -
- Foto Paolo Gassani / da: Mondo Ferroviario 77 -
- ETR.243 in prossimità della stazione Mignanego in direzione nord l'11 giugno 1988 -
- Foto Luigi Iorio / da: photorail.it -
- E.652.107 con treno merci in direzione Genova il 17 giugno 2017 -
Clic foto
- Foto Maurizio Boi / da: flickr.com -
- Il portale della galleria di valico - Clic foto
- Foto Collezione Rossano Privitera / da: amiciferroviact.it -
- Ai giorni nostri - Clic foto
- Foto da: scalatt.it -
- Dal satellite - Clic foto
- Il viadotto Riccò in prossimità della stazione di Mignanego - (Particolare punto fotografico per appassionati di treni) Clic foto
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- Una nota d’arte -
- Treni a Mignanego - (Quadro di Marino Di Fazio) Clic foto
- Link correlati opere di Marino Di Fazio -
- http://www.marinodifazio.it/crocicchio-2018.htm - - http://www.marinodifazio.it/sfondi.htm - - http://ilmondodimaryantony.blogspot.com/2012/02/arte-naif-marino-di-fazio.html -
- Plastico “Il mastodonte dei Giovi”: http://mastodonte.altervista.org/stazione-di-mignanego.html - - Video del plastico / Nebix 93ge - https://www.travelerbase.com/index.php?proc=search&term=Il%2520plastico%2520pi%25C3%25B9%2520grande%2520d%2527Italia,%2520il%2520plastico%2520di%2520Schio - Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2018 : 13:35:33 - Le stazioni della Succursale sulla "prima tratta" Sampierdarena-Ronco Scrivia / 23 km / 15 aprile 1889 - - Seconda tratta / Tortona-Arquata-Scrivia / 24.7 Km / 1 ottobre 1916 - - Terza tratta / Arquata Scrivia-Ronco Scrivia / 9.3 km / 1 giugno 1922 -
- Piantina dal libro: Da Genova alla Valle del PO / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Stazione San Quirico - (La stazione di San Quirico è situata sulla Succursale dei Giovi, venne aperta al traffico il 15 aprile 1889 in concomitanza l’apertura della linea) Questa stazione sulla fu costruita per compensare l’esclusione di uno scalo nell’ambito di questo comune quando era stata disegnata la mappa delle soste nel precedente impianto ferroviario della linea dei Giovi del 1853 e mai realizzata. Prima stazione della Succursale, è situata a metà tra l’origine della linea e l’imbocco della galleria di Valico a Mignanego. Posta in prossimità dell’abitato omonimo, dal momento della sua apertura non rimase molto in servizio, ma venne mantenuta con compito di sorveglianza. Attualmente viene utilizzata come punto di stazionamento e manovra per le macchine da lavoro in quanto a monte è presente un binario di sosta. Consta di un piano di 300 mt di lunghezza con una lieve pendenza del 2‰. - La stazione all’epoca dell’apertura - (Dopo la lieve pendenza del 2‰ del piano della stazione i binari assumono un altra pendenza) Clic foto
- Foto Nereo Montelatici / Tesori inesplorati / Le Biblioteche dell’Università di Firenze / da: mostre.sba.unifi.it - - Link correlato: https://mostre.sba.unifi.it/tesori-inesplorati/it/180/ferrovia-succursale-dei-giovi -
- E.626.089 rientra dopo aver effettuato un servizio di spinta fino a Ronco Scrivia e transita nella stazione di San Quirico - (8 novembre 1975)
- Foto Iorio Luigi / da: ilportaledeitreni.it -
- Ai giorni nostri - (Binari verso Genova Sampierdarena) Clic foto
- Foto Maurizio / da: scalatt.it -
- Particolare della stazione - (Veicoli da lavoro sostano sul binario morto) Clic foto
- Panoramica - Clic foto
- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2018 : 13:34:26 ...dopo Busalla la linea procede in discesa con livellette molto più contenute e arriva a Ronco Scrivia.
- Stazione Borgo Fornari - (353 mt s.l.m.) (E’ ubicata sulla vecchia linea Genova-Torino del 1853 tra le stazioni di Busalla e Ronco Scrivia) Sorge nel centro abitato di Borgo Fornari, frazione di Ronco Scrivia, ma serve anche il centro abitato di Voltaggio. In origine la fermata era "Borgo Fornari", nel 1948 assunse il nuovo nome; "Borgo Fornari per Voltaggio", località che dista 11 km dalla stazione. L’impianto è dotato di 2 binari passanti, 1 sottopassaggio, 2 banchine d’attesa e 1 sala d’aspetto. È nella lista delle stazioni impresenziate che vengono concesse in comodato d'uso gratuito a comuni o associazioni per il riutilizzo. - La linea a Borgo Fornari superata la stazione procede verso Ronco Scrivia - (Al tempo del vapore) Clic foto
- Foto da: picclick.it -
- Il piazzale della stazione nel 1925 al tempo della trazione trifase - (Sulla sinistra è visibile il rifornitore dell’acqua / La tratta Busalla-Ronco Scrivia venne alimentata in trifase il 15 settembre 1915) Clic foto
- Foto da: picclick .it -
- La linea nel 1959 con l'alimentazione trifase - (La conversione in corrente continua da Alessandria-Arquata Scrivia-Ronco Scrivia fino a Busalla avvenne il 1 ottobre 1962) Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- D.443.1013 con carrozze colore castano nell’ottobre 1963 - (Le mensole della linea aerea trifase riconvertite per la corrente continua)
- Foto OM / Collezione Iorio / da: ilportaledeitreni.it -
- ALe.940.039 + ALe.940.051 + Le.108.104 + Le.108.090 ancora con i vecchi colori nel marzo 1993 - Clic foto
- Foto Franco Pepe / da: ilportaledeitreni.it -
- Ai giorni nostri - Clic foto
- Foto Andre86 / da: it.wikipedia.org -
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- Foto Andre86 / da: it.wikipedia.org -
- Il retro - Clic foto
- Foto Andre86 / da: it.wikipedia.org -
- Ale.801.063 con il Regionale 21175 Arquata Scrivia-Genova Brignole il 9 dicembre 2012 - Clic foto
- Foto Carlo Vavassori / da: flickr.com -
- E.626.294 con treno speciale in uscita dalla galleria lato Ronco Scrivia -
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- Foto Matteo Cerizza / da: ilportaledeitreni.it -
- Dal satellite - Clic foto
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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2018 : 13:29:21 - Il Valico dei Giovi verso Busalla -
- La forte pendenza - 36‰ - della vecchia linea del 1853 in prossimità della galleria di valico - (Datata 1905)
(Sul lato opposto la stazione di Mignanego ubicata sulla Succursale)
- Foto da: ferrovie.it -
- La produzione dell’energia elettrica nel 1910 per la prima elettrificazione dei Giovi -
La centrale fu individuata presso il porto nella ex cava Chiappella. - Link correlato "La Ferrovia del Porto di Genova": https://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=4340 -
Le chiatte con il carbone la raggiungevano agevolmente e un impianto meccanico trasferiva lo stesso eseguendone una doppia pesatura: allo sbarco e presso la ripartizione dei forni delle caldaie.
Inoltre il sistema di convogliamento poteva essere utilizzato anche in senso inverso per lo smaltimento delle ceneri e scorie.
L’allacciamento all’acquedotto Nicolai fornì l’acqua per la produzione del vapore, che era però recuperata da apparecchi condensatori per il funzionamento dei quali si utilizzava quella marina.
Furono installati 2 turbo-alimentatori da 5.000 KW, poi tenuti di riserva poiché, grazie all’interscambio con fornitori privati, fu preferita la produzione idroelettrica.
Le sottostazioni della linea erano a: Rivarolo - Pontedecimo - Montanesi - Busalla -
- Prove di trazione elettrica trifase con locomotiva di spinta E.050 poi E.550 nel 1911 -
(Sono visibili 6 carri con garitta per il frenatore / Di fronte la sottostazione elettrica di Mignanego per la futura elettrificazione della linea Succursale)
- Foto da: superbadlf.it -
- E.550.001 -
(E.0501 poi E.550.001 nello stabilimento di Vado Ligure; fu il primo locomotore trifase ad essere impiegato sulla linea dei Giovi già dal 1911)
- Foto Archivio ABB-Savona / da: I 120 anni della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia / Dell'Amico / Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona -
- Ai giorni nostri -
- L’ultimo tratto ripido all’aperto prima della galleria di valico -
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- Dal Satellite - (La galleria di valico della linea del 1853 risulta decisamente alta rispetto a quella della "Succursale" a Mignanego)
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- Stazione di Busalla - (360 mt s.l.m.)
(La stazione è situata sulla linea Genova-Torino e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
Dispone di 3 binari e 2 banchine con pensiline e altri binari per operazioni di sosta e manovra.
La stazione di Busalla, oggi sin troppo capiente per il numeroso fascio di binari utilizzati in passato, si limita al traffico passeggeri di carattere locale, anche con corse giornaliere di cui alcune fanno capolinea in questa stazione.
- L’originaria stazione di Busalla -
- Foto da: forum.ferrovie.it -
- La nuova stazione -
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- Foto da: ferrovie.it -
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- Foto da: ferrovie.it -
- E.551 con treno accelerato negli anni '20 -
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- Foto da: ferrovie.it -
- Coppia di E.551 sostano sul 2° binario in attesa di riprendere servizio nel 1928 -
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- Foto da: ferrovie.it -
- Locomotiva Gr.470.102 con tender cabinato e locomotore E.550.020 - (Busalla anni '10-'20 del Novecento)
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- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- L’interno ai giorni nostri -
- Foto da: ilsecoloxix.it -
- Il retro -
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- Foto da: genovatoday.it -
- Dal satellite -
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- Panoramica -
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- La linea in ascesa proveniente dal Valico dei Giovi sbocca nella stazione di Busalla -
- L’imbocco sud della Galleria di Valico (3.258.76 mt), si trova a quota 264 mt s.l.m. e il tracciato all’interno galleria sale in curva con pendenza del 29‰ ed esce a quota 359 mt s.l.m. nella stazione di Busalla -
- Foto da: mastodonte.altervista.org -
- ALe.801/940 in uscita dalla galleria di valico e con la sola motrice sul piano della stazione nel 2009 -
- Foto Canepa / da: mastodonte.alter.pdf -
- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 08 December 2018 : 12:30:18
- Stazione Piano Orizzontale dei Giovi - (188 mt s.l.m.) (La stazione è situata sulla linea Torino-Genova e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea) Possiede fabbricato viaggiatori, 2 binari passanti e 2 banchine d’aspetto. E’ nella lista delle stazioni impresenziate che vengono concesse in comodato d’uso gratuito a comuni e associazioni per un riutilizzo. Serve prevalentemente il comune di Mignanego vista la posizione decentrata rispetto alla popolazione di Serra Riccò.
- Nota - Insieme alle difficoltà che gli ingegneri e tecnici incontrarono durante le fasi di costruzione della tratta Pontedecimo-Busalla, si pose il problema di come fare a superare ai treni le forti pendenze che la linea incontrava.
Fu pensato di costruire un breve tratto di linea a pendenza pressoché nulla a metà percorso tra le stazioni di Pontedecimo e Busalla.
Il Piano Orizzontale dei Giovi prevedeva la realizzazione di un impianto funicolare fisso, azionato da un sistema di caldaie a vapore alimentate da energia idraulica.
L’acqua necessaria a tale scopo sarebbe stata prelevata dalle varie sorgenti e acque di drenaggio che defluivano dalla galleria di valico.
I treni, nel tratto interessato, sarebbero stati trainati a mezzo di funi.
Questo progetto fu perfezionato dall’ingegnere belga Henri Maus , ma il sistema non ebbe seguito grazie all’introduzione di locomotive ad aderenza naturale sufficientemente potenti soprannominate “Mastodonti dei Giovi”. - Link correlato "Mastodonti dei Giovi": http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1956 - La stazione operava anche da stazione telegrafica. Il breve tratto in piano fu tuttavia utilizzato come fermata dei treni ed è ancora oggi usata nell’ambito del traffico locale. La stazione fu teatro di un tragico incidente avvenuto l’11 agosto 1898.
- L’incidente ferroviario in stazione - - Stazione Piano Orizzontale dei Giovi / 11 agosto 1898 / ore 20.00 circa -
Un treno merci in doppia trazione, partito da Pontedecimo verso Busalla, rimasto senza controllo per asfissia del personale della macchina di spinta e dei frenatori, giunto allo sbocco della galleria a Busalla, cominciò a slittare e retrocedere; rientrò in galleria, transitò da Mignanego e andò ad investire in velocità con la coda il convoglio passeggeri n°120, in sosta nella stazione di Piano Orizzontale e in attesa di ripartire.
L’urto fu tremendo e nelle carrozze sfasciate e demolite morirono 10 passeggeri e personale delle ferrovie, nonché i 2 macchinisti del treno investito.
Secondo alcuni la causa determinante del disastro fu il fumo delle mattonelle prodotte nella Carbonifera di Novi Ligure; un impasto di pece, polvere di carbone e catrame, impiegate dalla Società Mediterranea per ragioni di costi.
Macchinisti, fuochisti e frenatori, per proteggersi, in galleria si coprivano naso e bocca con stracci bagnati e, all’uscita, gli veniva somministrata “per servizio” una tazza di latte per disintossicarsi.
L’incidente suscitò enorme impressione presso l’opinione pubblica e per prevenire l’insidia dei gas tossici, fu adottato un provvedimento d’urgenza che consisteva nel vietare l’accesso in galleria quanto la galleria era impegnata da un altro treno, trasformando di fatto la linea a binario semplice, con notevoli rallentamenti al traffico.
Tra il 1898 e il 1899, il problema della ventilazione in galleria fu risolto con l’applicazione del sistema Saccardo, questo sistema permetteva di rigenerare l’aria attraverso dei condotti con l’utilizzo di enormi ventilatori a pale rotanti di 5 metri di diametro sistemati agli imbocchi delle gallerie.
- Foto da: it.wikipedia.org -
- La stazione all’epoca della trazione trifase -
- Foto da: ferrovie.it -
- Un treno merci transita con doppia trazione simmetrica di E.550 presso la stazione di Piano Orizzontale nel 1910 c. - (Si possono vedere i vari modelli di carri in uso oltre un secolo fa / A sinistra la piccola stazione alla quale si accede ancora oggi attraverso il medesimo percorso pedonale) Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- ALe.801.021 in direzione Busalla il 13 luglio 1976 -
- Foto Franco Dell’Amico / da: photorail.it -
- ALe.801 in direzione Genova Sampierdarena l'11 luglio 2008 -
- Foto Giorgio Stagni / da: stagniweb.it -
- Il breve tratto in piano -
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- Foto nebix93 genova / da: technicavita.org -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomamania.it -
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- Foto Rosa Mauro: da: phothorail.it -
- Dal satellite - Clic foto
- Panoramica - Clic foto
- Transiti -
- https://www.youtube.com/watch?v=XZVIz-aZ67A (2/4) -
- https://www.youtube.com/watch?v=_T5VAIZyHCk&t=247s (3/4) -
- https://www.youtube.com/watch?v=ClUc5BoTm2Y -
- https://www.youtube.com/watch?v=_ZkwKtcjp0s -
- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 09 November 2018 : 12:57:01
- Stazione di San Quirico - (Linea Giovi vecchia 1853)
Tra le documentazioni d’archivio nell’ex municipio di San Quirico si trovano gli atti che attestano l’opposizione degli imprenditori dei trasporti con animali da soma alla realizzazione di una stazione nell’ambito del territorio, per timore della concorrenza delle ferrovie.
(Gli imprenditori dei trasporti con animali da soma, avevano la loro roccaforte operativa in questa località fin dal Medio Evo)
Nonostante le tesi contrarie dei produttori di manufatti locali, la richiesta degli imprenditori dei trasporti venne accolta e San Quirico non ebbe mai la preventivata fermata sulla linea.
La stazione di San Quirico venne invece costruita sulla Succursale per compensare l’esclusione di uno scalo nell’ambito di questo comune. (Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai)
- Stazione di Genova Pontedecimo - (90 mt s.l.m.)
(La stazione di Genova Pontedecimo è situata sulla linea Genova-Torino e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
La stazione possiede 3 binari passanti e 2 banchine con pensilina per l'attesa e relativo sottopasso.
Il piazzale della stazione è composto anche da molti altri binari senza banchina che un tempo venivano usati per sosta, manovra e servizio merci.
Secondo la tradizione il toponimo Pontedecimo, uno dei pochi di origine romana a Genova, deriverebbe dalla locuzione "Pons ad decimum milium o Pons ad decimum lapidem ab Januensi Urbe" (cioè il punto dove sorgeva la decima pietra miliare da Genova), che indicava il luogo in cui sorgeva un ponte che attraversava il torrente Riccò, che alcuni storici locali del passato indicavano, peraltro senza effettivo riscontro, come l'attuale Piazza Pontedecimo.
- La radice sud prima dell’elettrificazione avvenuta tra Pontedecimo e Busalla nel 1910 -
- Foto da: genovacollezioni.it -
- La stazione negli anni '10 del Novecento - (L’elettrificazione trifase da questa stazione a Busalla è già operativa / Sul 3° binario una E.550 in manovra)
- Foto da: ferrovie.it -
- Doppie trazioni di valico - La partenza di un treno con spinta in coda avveniva, come su altre tratte nelle medesime condizioni, con un rituale di fischi. La locomotiva di testa, ricevuto l’ordine di partenza, emetteva 3 fischi brevi e ben distanziati; alla terna rispondeva la locomotiva di coda con la medesima scansione. All’emissione del terzo fischio i macchinisti di entrambe le motrici inserivano la prima tacca del reostato; il sincronismo evitata strappi e sussulti del treno. Questo se la partenza avveniva in piano come nelle stazioni. Se la partenza avveniva in salita, era la locomotiva di coda ad inserire per prima l’avviamento, in seguito la marcia era regolata tenendo d’occhio attraverso l’amperometro l’assorbimento di corrente che non doveva superare un certo valore; quello che avrebbe fatto scattare l’interruttore automatico. Questi erano gli artifici ai quali erano sottoposti i macchinisti per sincronizzare la marcia delle locomotive in coppia.
Fino al 1962 (anno in cui gran parte della rete ligure-piemontese elettrificata in c.a. trifase passò alla corrente continua) ai principali treni diretti da Pontedecimo al nord (tutti i Direttissimi per Torino e Milano) era assegnata la “spinta” in coda a mezzo di locomotiva sussidiaria che veniva sganciata a Ronco Scrivia. Prevalentemente era una E.550 quasi sempre della prima serie e perciò declassata a servizi di minore impiego, successivamente venne impiegata la versione migliorata E.551 e la E.554 ultima delle locomotive trifase costruite tra il 1928 e il 1930 (assieme alla E.432 rappresentarono l’ultimo stadio evolutivo del sistema trifase a frequenza ferroviaria). Titolare era, con altrettanta frequenza una E.431 (successivamente una E.432), che pur non raggiungendo i canonici 100 km/h davano il meglio di se alla velocità di regime di 75 km/h. La velocità fino a Ronco Scrivia era percorsa alla velocità di 50 km/h, in quanto era il limite di velocità delle E.550, E.551 ed E.554. Particolare era il pacato e possente movimento del “biellone” delle E.431/432 contrapposto al movimento delle E.550/E.551/E.554 che al confronto pareva frenetico. Il dirigente cercava, nel limite del possibile, di abbinare 2 locomotive del medesimo tipo, avendo le ruote con lo stesso diametro la marcia risultava più regolare. Interessante rilevare che il numero dei treni ascendenti tra Pontedecimo e Busalla era maggiore di quello opposto ed inoltre quelli in salita erano quasi tutti spinti con 2 macchine accoppiate, per cui nella stazione di Busalla e successivamente in quella di Ronco accadeva che ai treni discendenti si aggiungessero le locomotive che avevano effettuato le spinte. A volte si formavano convogli di sole locomotive fino ad un massimo di 6, che rientravano a Pontedecimo con 2 sole attive in testa, e non era raro il caso che alle locomotive a vuoto fossero affidati carri che dovevano scendere negli scali rivieraschi.
(Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai)
- Treno merci con doppia trazione simmetrica di E.550 in testa e in coda in partenza dalla stazione di Pontedecimo per Busalla in una corsa di prova per il collaudo del sistema - (Anno 1910 c.) Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- Treno merci ascendente con due E.550 durante le prove di avviamento in rampa nel rettifilo appena a nord di Pontedecimo - (Anno 1910 c.)
Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- Doppia trazione di E.550 con treno passeggeri composto da 3 carrozze CIWL inquadrate tra 2 bagagliai, con la E.550.023 seguita da un carro riscaldatore - (Pontedecimo 1910 c.) Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- La stazione nel 1954 - Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- Negli anni '60 - (Nuove costruzioni alle spalle della stazione)
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.it / flicker.com -
- Il retro - Clic foto
- Panoramica -
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- Foto Bbruno / da: it.wikipedia.org -
- Foto Misterlorenz86 / da: it.wikipedia.org -
- Dal satellite - Clic foto
- Particolare - Clic foto
- Una nota d’arte -
- Gr.675 transita a Pontedecimo - (Quadro di Marino Di Fazio) Clic foto
- Link correlati opere di Marino Di Fazio -
- http://www.marinodifazio.it/crocicchio-2018.htm - - http://www.marinodifazio.it/sfondi.htm - - http://ilmondodimaryantony.blogspot.com/2012/02/arte-naif-marino-di-fazio.html -
- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 09 November 2018 : 12:56:40
- Stazione Genova Bolzaneto - (48 mt s.l.m.)
(La stazione di Genova Bolzaneto è situata sulla linea Torino-Genova e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
E’ dotata di 3 binari passanti (per il servizio viaggiatori si usano solo i primi 2, mentre il 3° si stacca dalla linea per Genova 1 km circa più a sud e attraversando il Polcevera e si dirige verso l'area industriale di Campi; detto binario, elettrificato solo fino alla sua disgiunzione dalla linea principale, è utilizzato esclusivamente per manovre di carri merci.
E’ presente un sottopassaggio pedonale e 2 banchine d'attesa.
Intorno al 1850, con la costruzione della linea ferroviaria e l'arginatura del Polcevera, ebbe inizio una radicale trasformazione urbanistica accompagnata dalla progressiva industrializzazione del territorio bolzanetese. Con la costruzione della ferrovia Genova-Torino, inaugurata nel 1853, si rese necessario rettificare ed arginare il corso del torrente Polcevera. La costruzione del terrapieno sopraelevato sul quale correva la nuova linea ferroviaria, che costituiva anche un solido argine alle acque del torrente, veniva anche a risolvere definitivamente i problemi creati dai frequenti straripamenti del torrente che causavano periodicamente gravi danni e talora anche vittime. L'ultimo grave episodio si era verificato il 26 agosto del 1834, quando le acque in piena avevano inondato aree nel fondovalle.
- La stazione nel 1904 all’epoca della trazione a vapore - Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- All’epoca della trazione trifase con due fumanti locomotive a vapore -
- Foto da: ferrovie.it -
- La stazione venne ricostruita nel 1938 su progetto dell’architetto Roberto Narducci - (Foto ante maggio 1964 anno conversione in corrente continua) - Link correlato architetto Roberto Narducci: https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Narducci - Clic foto
- Foto Collezione P.A.Marchese / da: ferrovie.it -
- ALn.773.3519 a Genova Bolzaneto nell’aprile 1963 - (In prossimità della cabina a vetri sul 3° binario visibile foto sopra)
- Foto Collezione David Jelercic / da: Sui binari dei ricordi / Viaggio in Castano e Isabella / Edizioni ACME -
- Ai giorni nostri ristrutturata e allungata - Clic foto
- Foto marlendive / da: it.wikipedia.org - - Il retro - Clic foto
- Foto da: Google Earth -
- Dal satellite -
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- Particolare -
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- Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 09 November 2018 : 12:50:33 - Linea Genova-Torino (> Milano) -
La linea ferroviaria Genova-Torino attraverso la galleria del Passo dei Giovi (3.258.76 mt) entrò in servizio il 18 dicembre 1853.
- L'orario del 18 dicembre 1853 della linea Genova-Torino -
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- Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Le stazioni del Valico dei Giovi / Linea originaria / 18 dicembre 1853 -
- Piantina dal libro: Da Genova alla Valle del PO / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
Sul versante genovese, superata Sampierdarena, e proseguendo verso nord sulla riva sinistra del torrente Polcevera, la prima stazione è quella di Rivarolo, seguono quelle di Bolzaneto, Pontedecimo, la piccola fermata di Piano Orizzontale, breve tratto pianeggiante prima di affrontare la salita verso la galleria di valico nel tratto più acclive, per poi giungere a Busalla e proseguire per Ronco Scrivia e Arquata Scrivia.
La pendenza della linea dei Giovi del 1853 (in documenti relativi ai profili altimetrici) risulta del 34.96‰, appena al di sotto del 35‰ che erano considerati il valore massimo dichiarabile per ferrovie a scartamento standard (1.435 mm) ad aderenza naturale.
In realtà la pendenza massima assume poco prima dell'ingresso in galleria di valico il valore di 36‰.
Questo dato tiene conto anche del percorso in curva e dei maggiori attriti che ne derivano tra rotaia e bordino ruote.
L'imbocco sud della galleria di valico (3.258.76 mt), si trova a quota 264 mt s.l.m. e il tracciato all'interno galleria sale in curva con pendenza del 29‰ e sbocca a Busalla a quota 359 mt s.l.m., dopo Busalla la linea è in discesa e con livellette molto più contenute arriva a Ronco Scrivia.
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- Succursale dei Giovi / 15 aprile 1889 -
Nel 1873 la galleria dei Giovi fece temere per la sua solidità a seguito il cedimento e il crollo di un tratto di galleria e rimase a lungo tempo interrotta l'unica ferrovia di sbocco al Porto di Genova.
La causa fu imputabile ai movimenti di spinta dei terreni, già iniziati nel 1869, che generarono lo schiacciamento della volta della galleria e lo spostamento parziale della stessa.
I disagi per i passeggeri furono notevoli con trasbordi che avvenivano tra Pontedecimo e Busalla.
I lavori di ripristino della galleria e il suo consolidamento furono incessanti; dopo circa 3 mesi l'indispensabile arteria fu nuovamente resa percorribile dai treni.
Si comprese la necessità di un nuovo valico dell'Appenino, tra altre ipotesi prevalse la soluzione lungo le Valli del Polcevera, del Riccò e dello Scrivia.
Con l'apertura della Succursale i treni diretti e direttissimi vennero instradati sulla stessa, mentre rimasero in esercizio sull'altra linea alcuni treni diretti e i treno omnibus per gli utenti della vallata, nonché gran parte dei convogli merci.
La Succursale non sostituiva la linea originaria, ma ne integrava la portata totale.
La linea viaggia lungo la stessa direttrice e valico della linea originaria, ma molto più veloce e sicura perché presenta minori problemi di trazione e frenatura avendo un tracciato con ascesa costante e con pendenza massima decisamente inferiore alla linea originaria che al contrario ha un tracciato poco pendente fino a Pontedecimo per poi diventare ripida nel tratto fino a Busalla.
Il 15 aprile 1889 venne inaugurata la Succursale, che partendo da Sampierdarena e seguendo un percorso con minore pendenza (16‰) sul lato destro del torrente Polcevera, incontra, prima di giungere al valico, la piccola stazione di San Quirico e in prossimità del valico quella di Mignanego.
Dopo la stazione di Mignanego (227 mt s.l.m.) la salita continua senza interruzioni dentro la galleria a canna unica (8.291.40 mt) con pendenza costante del 16‰ e sbuca a Ronco Scrivia (325 mt s.l.m.) senza transitare da Busalla.
La galleria è composta da 2 rettifili raccordati da una curva di 2.000 mt, oltre alle 2 curve di raccordo poste agli imbocchi.
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- Profilo altimetrico linee -
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- Profilo dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Nota -
Nel 1905 le Reti Mediterranea, Adriatica e Sicula passarono sotto l'esercizio statale creando le Ferrovie dello Stato (FS), il cui direttore Ing. Riccardo Bianchi, uomo lungimirante e valente tecnico, diede la spallata per operare il cambiamento, i tempi erano maturi per passare dalla trazione a vapore a quella elettrica.
- Link correlato Ing. Riccardo Bianchi: https://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Bianchi -
Per quando riguarda la linea dei Giovi, venne deciso di elettrificare il tratto pi critico, quello da Pontedecimo a Busalla.
I lavori iniziarono nella primavera del 1907 e terminarono nel giugno 1910; il tratto in questione fu aperto il 1 agosto 1910 all'esercizio di treni merci con i locomotori E.550; neanche un anno più tardi, il 1 marzo 1911, anche i treni passeggeri furono effettuati con trazione elettrica, trazione che si sarebbe estesa entro il 1915 anche sull'intera linea e sulla Succursale.
Il riscontro di tale esercizio fu notevole, furono effettuati convogli Pontedecimo-Busalla in doppia trazione con peso trainato di 380 ton alla velocità di 45 km/h.
- Elettrificazione con alimentazione trifase -
(La tensione in linea fu stabilita in 3.400 V poi passata a 3.600 V; la frequenza industriale, che allora variava tra 42 e 50 Hz per l'esercizio ferroviario, fu abbassata a 15 Hz - periodi di secondo - poi definitivamente fissata a 16,7 Hz in occasione dell'elettrificazione della linea dei Giovi, questa fu definita "frequenza ferroviaria" e rimase per tutto il suo utilizzo su tali valori)
L'elettrificazione della linea in trifase avvenne: dal 1910 fino al 1915 sulla vecchia linea e nel 1914 sulla Succursale.
- Pontedecimo - Busalla / Giugno 1910 - - Bivio Rivarolo - Quadrivio Torbella - Scali Sampierdarena / 1 Settembre 1913 - - Genova - Pontedecimo / 1 Settembre 1913 - - Quadrivio Torbella - Mignanego - Ronco Scrivia / Ottobre 1914 - (Via Succursale) - Busalla - Ronco Scrivia / 15 Settembre 1915 -
- Elettrificazione in corrente continua 3.000 V -
Sulla vecchia linea la conversione in corrente continua avvenne a tratte, dal 1961 al 1964, sulla Succursale nel 1963, tratta Ronco Scrivia-Mignanego-Genova Sampierdarena.
- Alessandria - Novi Ligure - Arquata Scrivia - Isola del Cantone - Ronco Scrivia - Busalla / 1 Ottobre 1962 - - Ronco Scrivia - Mignanego - Genova Sampierdarena / 2 Marzo 1963 - - Busalla - Genova Pontedecimo - Genova Campasso - Genova Sampierdarena / Maggio 1964 - - Genova Sampierdarena - Genova Piazza Principe / Maggio 1964 -
- Le stazioni del Valico dei Giovi / Linea originaria / 18 dicembre 1853 -
- Stazione Genova Rivarolo - (25 mt s.l.m.)
(E’ situata sulla linea Torino-Genova e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l'apertura della linea)
E' la prima stazione ed è ubicata tra le stazioni ferroviarie di Genova Sampierdarena e Genova Bolzaneto.
- Link correlato con "Le stazioni di Genova": http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3010&whichpage=1 - Dispone di 3 binari, 2 binari di corsa con 2 banchine per l'attesa con 1 sottopasso pedonale e 1 binario di testa in disuso.
Serve i quartieri di Rivarolo Ligure e Certosa.
- Il retro della stazione negli anni '10 del Novecento -
- Foto Collezione Luigi Semino / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Anni '50 / La presenza della ALtn.444.3001 "Belvedere" -
- Archivio Pubblifoto Genova / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Ai giorni nostri -
- Foto Giuseppe Risso / da: scalaenne.files.wordpress.com - - Il retro -
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- Foto da: Google Earth -
- Dal satellite -
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- La stazione di Rivarolo sulla linea vecchia dei Giovi in corrispondenza del Nodo Ferroviario di Genova -
(In basso a destra il Bivio Fegino, la linea discendente dalla Succursale si dirama, attraverso il Bivio Fegino: a destra al Bivio Succursale e quindi verso Sampierdarena oppure verso il Parco Merci Campasso, a sinistra impegna Via Granarolo, linea che arriva direttamente nella stazione di Genova Piazza Principe)
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- Bivio Fegino -
- Bivio Fegino sulla Succursale al tempo della trazione trifase -
(Sulla sinistra la galleria Via Granarolo diretta verso la stazione di Genova Piazza Principe, sulla destra la galleria che conduce al Bivio Succursale, dal quale i treni possono procedere sia verso la stazione di Sampierdarena oppure al Parco merci Campasso)
- Foto da: ferrovie.it -
- Il Bivio Fegino ai giorni nostri -
- Foto da: scalatt.it -
- Dopo il Bivio Fegino il viadotto e il ponte metallico scavalcano la vecchia linea dei Giovi che si intravvede sullo sfondo - (Il viadotto di Via Granarolo venne aperto al traffico il 23 maggio 1962)
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- Foto Claudio Serra / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Il viadotto Fegino dalle 25 arcate - (Sullo sfondo il ponte Morandi)
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- Foto Iorio Luigi / da: lnx.info -
- Il viadotto Fegino nel 1962 all'epoca dell'apertura -
- Foto da: ferrovie.it -
- I due ponti attraversano il torrente Polcevera a Rivarolo - (Visti da sud)
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- Foto Sergio Marini / da: sergiomarini.it -
- Il Bivio Succursale all'uscita della galleria - (A sinistra verso il Parco Merci Campasso a destra verso la stazione di Sampierdarena e verso Ponente -
- Foto Fulvio Massa / tuttoTreno / duegieditrice.it -
- Quadrivio Torbella -
- Quadrivio Torbella è la denominazione del punto in cui il tronco di Succursale proveniente da Ronco Scrivia si congiunge con la vecchia linea del 1853 più ripida e lenta, e dal quale i treni possono procedere verso la stazione di Sampierdarena e quella di Piazza Principe oppure verso la Riviera di Ponente -
- Usufruiscono del Quadrivio anche i convogli da e per la linea Ovada-Acqui-Asti -
- Il Quadrivio Torbella negli anni '20 del Novecento visto dal lato Genova Sampierdarena -
- Foto dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
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- La diramazione ubicata a sud -
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- Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai - - Nino -
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Nino Carbone |
Posted - 01 November 2018 : 12:38:17
- Tra le stazioni di Rossiglione e Ovada (AL) il ponte sul torrente Stura -
- Foto da: igeas.it -
- Transito treno storico a vapore: https://www.youtube.com/watch?v=mWwTtYick0o -
- Dal satellite -
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- Nino -
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