Paolo Lupano
Italy
96 Posts |
Posted - 28 August 2020 : 15:04:08
|
La CS3 dal punto di vista pratico/ parte TREDICESIMA.
“Di blocco in blocco”
I segnali mettono in sicurezza le tratte di blocco e passano automaticamente, grazie alla gestione degli eventi tramite la CS3, da “Alt” a “Via libera”. Inoltre la retroazione si può impostare in modo del tutto agevole.
La creazione di un evento per l'esercizio delle tratte di blocco è proprio semplice: è sbalorditivo, e non solo per il principiante, il modo così poco appariscente con cui si realizza la messa in sicurezza di un blocco. La protezione anticollisione avviene tramite una procedura infallibile. Sta entrando un treno in un blocco? Detto treno provvede alla propria sicurezza in modo tale che in questo settore non possa avere accesso nessun altro convoglio. Un treno è uscito dal settore in cui si trovava? Il permesso d'ingresso nel blocco diventato libero può essere dato solo dal treno che lo ha lasciato. Un malfunzionamento accidentale è da escludersi grazie alla chiara suddivisione delle funzioni.
Tramite quali sensori possiamo attivare tale evento? La risposta è subordinata al tipo di binario impiegato. Gli utilizzatori della tecnica Märklin a conduttore centrale, presente nei binari C o K, propenderanno per il binario di contatto con la retroazione tramite s88 AC (come spiegato nella puntata nr.8 del Märklin Magazin 06/18). E' economico, molto sicuro dal punto di vista del funzionamento e non è soggetto a usura. Tuttavia potremo fruire di questi vantaggi solo se sui rotabili saranno state montati assali non isolati. Solo in questo modo avremo la sicurezza che i binari di contatto potranno essere attivati in modo corretto.
Chi allestisce un impianto a due rotaie, non ha importanza se in scala N, H0, 1 o G, deve rinunciare a questa semplice ma geniale forma di binario di contatto presente nel sistema H0. Anche là sono presenti degli adatti contatti permanenti tramite la retroazione s88 DC. Poichè questo modulo di retroazione verifica anche se in una tratta è presente consumo di corrente, detto modulo può anche essere utilizzato per la rilevazione di binario occupato.
In via alternativa ci sono i contattori Reed che, a seconda della scala, vengono installati parallelamente alle traversine e pertanto trasversalmente rispetto alla direzione di marcia (ciò è possibile solo per le scale più grandi) o posizionati longitudinalmente alle rotaie nella loro metà. Procedendo con l'installazione c'è da prestare attenzione alla polarità dei magneti di attivazione in rapporto alla direzione d'azione del contattore Reed. Pertanto, prima del fissaggio di un magnete al di sotto di un rotabile, verificate che detto magnete possa esplicare la sua funzione in modo ottimale. Dove è meglio fissarlo? Sostanzialmente ci sono due soluzioni. Quella ovvia è fissarlo sotto la locomotiva e questo perchè per ogni treno vi è una locomotiva. Ma chi d'altra parte osserva attentamente molti impianti da esposizione, si renderà conto che il magnete di attivazione si trova spesso sotto l'ultimo vagone. Il motivo che fa propendere per questa sistemazione è dato dal fatto che, in caso di distacco di vagoni dal treno, l'ultimo vagone si trova in ogni caso in questa porzione di treno. La parte di convoglio che continua la marcia non sarà quindi in grado di attivare alcun evento. La tratta di blocco, in cui si trovano i vagoni sganciati, rimarrà comunque occupata e tutti i treni che seguono si fermeranno davanti ai segnali di blocco piazzati davanti a loro. Lo svantaggio di questa procedura è costituito dal fatto che nell'assemblaggio dei treni si deve procedere in modo oculato poiché solo l'ultimo vagone deve essere dotato di magnete e non si devono trovare all'interno del convoglio altri rotabili con magneti. Un'altra variante di retroazione per i sistemi Märklin H0 è rappresentata dai binari di commutazione il cui funzionamento è sicuro solo se nell'intero treno è presente un solo pattino. Se vengono utilizzate carrozze illuminate ciascuna con il proprio pattino oppure treni con commutazione del pattino c'è il rischio di soppressione della sicurezza intrinseca nella commutazione dei binari.
La CS3 deve sapere dove si trova il contatto Come descritto nella guida all'utilizzo di ciascun apparato, vengono collegati i binari di contatto, i contattori Reed come anche i binari di commutazione ad un ingresso di un adatto modulo di retroazione (vedi riquadro di pag.22). Perchè in tal modo possa funzionare la retroazione di un impianto digitale, deve essere impostata sulla CS3 nell'impostazione di sistema di ciascun apparato (o GFP3 o Link s88) la corretta lunghezza del Bus come anche il numero dei moduli. Solo dopo possono essere visualizzati i collegamenti delle retroazioni. Il passo successivo sarà rappresentato dalla impostazione dei contatti sulla Central Station 3. Per impostare i contatti nella lista degli articoli bisogna stare attenti alla selezione della base corretta. I moduli di retroazione che vengono collegati direttamente all'ingresso s88 della CS3 plus sono amministrati tramite il processore del formato binario di questo apparato che trovate nella CS3 come “GFP3”. Ogni Link s88 costituisce, nella totalità del sistema, una propria unità base e deve pertanto, altrettanto correttamente, essere selezionato per quanto riguarda i contatti. L'assegnazione va a compimento nella modalità elaborazione articoli sotto a destra in corrispondenza di “Transfer an”. La base che avete scelto la potete vedere nella modalità Bearbeiten della lista degli articoli sopra a sinistra. Là potete prendere a scelta tutti gli elementi base presenti nel vostro sistema.
Nel Link s88, potete, per quanto concerne i parametri sotto “Bus”, scegliere le impostazioni Diretto, Bus 1, Bus 2 o Bus 3. Ciò facendo siete indirizzati direttamente ad uno dei possibili contatti che sono immediatamente disponibili sul Link s88. Le altre impostazioni indirizzano al relativo Bus di collegamento del Link s88 al quale possono essere collegati altri s88. Il primo s88 aggiuntivo collegato a questo Bus ha il modulo nr.1, il secondo il nr.2 e così via. Ad ognuno di questi moduli collegati ci sono 16 ingressi che sono contrassegnati con numeri da 1 a 16.
Una volta impostati i contatti nella CS3, terminiamo la modalità elaborazione e proviamo, nella lista degli articoli, se i contatti funzionano in modo ineccepibile. Non appena il sensore viene attivato, l'indicazione del contatto nella lista degli articoli deve passare da grigio a giallo. Importante: l'indicazione del contatto può essere commutata sulla CS3 anche manualmente. Per la funzione di segnalazione di contatto questa manovra non è però attendibile.
Da ultimo andiamo nella modalità “Bearbeiten” per gli eventi e richiamiamo l'evento già inserito nell'ultima puntata con l'ordine di commutazione per i due segnali. Là, dalla parte sinistra, si trova di default, solo il tasto per l'attivazione manuale di questo evento. A questo punto aprite la lista degli articoli e cercate il contatto che deve attivare questo evento nell'esercizio della tratta di blocco. Trascinate semplicemente questo elemento sul tasto per il funzionamento manuale. Questo tasto si commuta ora su attivazione attraverso il contatto scelto. Se adesso abbandonate la modalità “Bearbeiten” potete testare per la prima volta il funzionamento automatico. E' sempre una fantastica esperienza, anche per delle vecchie volpi, vedere come si posizionano i segnali, determinando il voluto effetto protettivo, quasi fossero gestiti da uno spirito.
I treni si fermano da soli davanti ai segnali Perchè la messa in sicurezza di un blocco, grazie a questa procedura, possa funzionare e le locomotive possano fermarsi davanti a segnali indicanti alt, c'è bisogno di altri elementi. Necessiteremo o di un blocco di frenatura che faccia fermare la locomotiva conformemente al prototipo o di un tratto privo di corrente che porti all'arresto forzato. L'installazione di ciò è stata spiegata nella parte 7 (Märklin Magazin 05/2018).
La nostra serie di spiegazioni sulla pianificazione e costruzione di un impianto digitale e indicativamente giunta, con questa puntata, alla sua conclusione ma naturalmente siamo lontani dall'aver esaurito tutti gli argomenti riguardanti un impianto digitale. Con i prossimi numeri andremo avanti a trattare argomenti digitali e in un caso o nell'altro riattiveremo il nostro impianto esemplificativo accettando pertanto volentieri le Vostre istanze. Se ci sono argomenti di Vostro interesse potete comunicarceli (maerklin-magazin@3g-media.de). Non vediamo l'ora di ricevere le Vostre proposte.
|
Lupano Paolo |
|
|