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Nino Carbone
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Posted - 31 May 2018 : 12:27:07
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- Stazione Piana Crixia (SV) - (282 mt s.l.m.) La stazione è ubicata sulla linea ferroviaria Alessandria-Acqui-San Giuseppe di Cairo, è dotata di 2 binari per sorpassi e precedenze. E’ l’ultima stazione della linea San Giuseppe di Cairo-Acqui-Alessandria situata in provincia di Savona, la successiva Merana è in provincia di Alessandria. - Al tempo del vapore - (Cartolina timbrata luglio 1912) Clic foto
- Foto da: ebay.it -
Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- Al tempo della trazione trifase - Clic foto
- Foto Collezione Mario Serrano / da: ipdt-community.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- E.432 in stazione con treno passeggeri il 7 giugno 1975 - Clic foto
- Locale Savona-Spigno al traino delle E.431.005 sul 2° binario innevato e non ancora percorso da altri treni -
(Treno dedicato agli studenti che frequentavano le scuole savonesi il 31 gennaio 1976)
- Foto Franco Dell’Amico / da: stagniweb.it -
- Il treno locale Alessandria-Savona di mezzogiorno in attesa di incrociare il treno per gli studenti da Savona per Spigno con la E.432.004 l'11 novembre 1976 - Clic foto
- Foto Franco Dell’Amico / da: stagniweb.it -
- Incrocio tra E.432.015 e la E.432.009 il 21 febbraio 1976 -
- Foto Roberto Cocchi / da: photorail.it -
- Nel 2016 -
- Foto Mauro Marenco -
- Foto Mauro Marenco -
- Dal satellite - Clic foto
Clic foto
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 13 June 2018 : 20:02:03
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- Linea Genova-Asti (Ovada-Acqui Terme) -
La linea a binario unico venne inaugurata in due periodi: nel 1893 la Asti-Ovada e nel 1894 la Ovada-Genova.
L’esercizio della linea si svolse inizialmente con trazione a vapore, il 21 aprile 1929 fu attivata l’elettrificazione trifase sulle linee Genova-Ovada e Ovada-Alessandria, la linea Ovada-Asti venne elettrificata trifase solo nel 1937.
Nel 1937 l’elettrificazione fu completata sulla linea Ovada-Acqui-Asti e fu estesa anche alle linee Alessandria-Acqui e Acqui-San Giuseppe di Cairo sulla linea per Savona.
La conversione in corrente continua a 3.000 V avvenne in 3 periodi: nel maggio 1964 la tratta Genova-Ovada, nel maggio 1974 la tratta Ovada-Acqui e nel maggio 1976 la tratta Acqui-Asti.
Sono presenti 30 gallerie, la più lunga è la galleria di valico del Turchino che misura 6.447 mt, galleria predisposta per il doppio binario, che però non è stato mai armato. La pendenza massima è nella sezione Acqui Terme-Genova e risulta del 16 per mille. Partendo da Genova Sampierdarena e superato il Bivio Polcevera le stazioni sul versante ligure sono: - Borzoli / Costa di Sestri Ponente / Granara / Acquasanta / Mele / Campo Ligure-Masone / Rossiglione -
(La stazione Costa di Sestri Ponente venne soppressa nel 1994 / La stazione di Granara è disabilitata al servizio viaggiatori)
- Piantina da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Tabella da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Stazione Genova Borzoli - (59 mt s.l.m.) La stazione di Genova Borzoli è ubicata sulla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti tratto meridionale della linea storicamente denominata Genova-Asti. Venne inaugurata nel 1894 in concomitanza con l’apertura della linea Ovada-Genova. Dispone di 3 binari, il 1° e il 3° per il servizio passeggeri, il 2° è privo di banchina. E’ servita da treni regionali e vede il transito delle relazioni merci di collegamento fra il porto di Genova Voltri (VTE) e il Nord Italia.
- Ferrovieri in posa con una Gr.470 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai gironi nostri -
- Foto Maurizio Boi da: trenomania.org -
- Foto Maurizio Boi da: trenomania.org -
Nel luglio 1999 erano quasi ultimati i lavori di completamento del raccordo proveniente dal porto di Voltri sfociante poco dopo la stazione di Borzoli.
Dal 28 ottobre al 15 novembre 1999 la nuova linea era entrata in pre-esercizio con l’utilizzo di carri-sagoma, il regolare servizio avvenne subito dopo. La nuova linea ha acconsentito, soprattutto al VTE (Voltri Terminal Europa), di raggiungere le più importanti località del nord, attraverso una linea scarsamente utilizzata dal traffico merci. - Locomotore Diesel Gr.245 adibito al traino di un treno materiali -
- Foto Claudio Serra / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Dal satellite -
Clic foto
- VTE - (Voltri Terminal Europa)
Clic foto
- Fonte: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 20 June 2018 : 20:13:56
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- Stazione Genova Acquasanta - (Altezza 213 mt s.l.m.)
La stazione di Genova Acquasanta è ubicata sulla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti tratto meridionale della linea storicamente denominata Genova-Asti. Venne inaugurata nel 1894 in concomitanza con l’apertura della linea Ovada-Genova. E’ servita da treni regionali e destinati nei due sensi a Genova Brignole, Ovada, Acqui Terme e Asti.
- La stazione in fase di completamento - (Sullo sfondo l’imponente viadotto in curva)
- Foto Oliveri / dal libro: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Il viadotto dell’Acquasanta venne ultimato nel 1893; è lungo 260 mt, alto 53 mt con 11 archi da 18.50 mt di luce -
- Foto Oliveri / dal libro: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- In arrivo da Ovada un treno passeggeri con vaporiera tipo 320 FS diretto a Genova - (1915 circa)
Clic foto
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto Collezione Franco Dell’Amico / dal libro: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Locomotiva Gr.470 con treno merci diretto a Genova Sampierdarena - Clic foto
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.org -
Clic foto
- Foto da: You Tube -
- Dal satellite - Clic foto
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 06 July 2018 : 11:09:39
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- Stazione Mele (GE) - (Altezza 277 mt s.l.m.) La stazione di Mele è ubicata sulla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti tratto meridionale della linea storicamente denominata Genova-Asti. Venne inaugurata nel 1894 in concomitanza con l’apertura della linea Ovada-Genova. E’ servita da treni regionali e destinati nei due sensi a Genova Brignole, Ovada, Acqui Terme e Asti. - Al tempo del vapore - (Sullo sfondo l’imbocco sud dalla galleria Turchino verso Campo Ligure)
- Foto da: ferrovie.it -
- Nel 1930 con la linea aerea trifase - (L’elettrificazione trifase fu completata il 21 aprile 1929 sulle linee Genova-Ovada e Ovada-Alessandria)
- Foto da: it.wikipedia.org -
- Ai giorni nostri - (L’elettrificazione in corrente continua 3.000 V avvenne nel maggio 1964 sulla Genova-Ovada e nel maggio 1974 sulla Ovada-Asti)
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.org -
- L’imbocco sud della galleria del Turchino al tempo del vapore - (La galleria venne progettata a doppio binario anche se la linea è a binario unico)
- Foto Oliveri / da: ferrovie.it -
- Nel 2013 -
- Foto da: bassavelocità.it -
- Dal satellite - Clic foto
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 24 July 2018 : 12:20:42
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- Stazione Campo Ligure-Masone - (Altezza 354 mt s.l.m.) La stazione di Campo Ligure-Masone (fino al 1905 solo Campo Ligure), è ubicata sulla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti tratto meridionale della linea storicamente denominata Genova-Asti. Venne inaugurata nel 1894 in concomitanza con l’apertura della linea Ovada-Genova. E’ servita da treni regionali e destinati nei due sensi a Genova Brignole, Ovada, Acqui Terme e Asti. - L’arrivo del treno inaugurale il 17 giugno 1894 -
- Foto da: In treno da Genova a Ovada / Sagep Editrice -
- La stazione di Campo Ligure-Masone situata all’uscita del portale nord della galleria del Turchino -
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: picclik.it -
- 1904 -
(La locomotiva Rete Mediterranea del Gruppo 223 in manovra)
- Foto Oliveri / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei librai -
- Fase di rifornimento di una locomotiva con treno merci composto da carri vuoti diretto a Genova verso gli anni ’10 -
- Foto Oliveri / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- La stazione vista dal lato verso Ovada con il ponte sul torrente Stura -
- Foto da: genovacollezioni.it -
- Anni ’60 -
(Sulla sinistra l'uscita della linea dal portale nord della galleria del Turchino)
- Foto da: ferrovie.it -
Clic foto
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.org -
- Nota -
Sul tracciato fino a Campo Ligure l’andamento della linea rimase obbligato dalle accidentalità del terreno, dalla pendenza limite prescritta e dalla necessità di collocare gli imbocchi della galleria di valico del Turchino in condizioni favorevoli.
Le profonde vallate da attraversare obbligarono, in questa tratta, la costruzione di importanti e inevitabili viadotti, i contrafforti naturali che furono incontrati non si poterono aggirare allo scoperto per non alterare l’andamento della linea stessa.
Nel suo complesso, la soluzione scelta fu quella che conciliò i diversi interessi, sia locali che generali, in modo da mantenere entro certi limiti la lunghezza della galleria di valico, senza portare troppo in alto il punto culmine della linea.
Il decreto del 15 ottobre 1888 ammetteva la possibilità di accorciare la galleria fino a 5.500 mt, e con questa soluzione, vantaggiosa dal lato economico, si sarebbe potuta accontentare la richiesta del Comune di Masone di ubicare una stazione in località Maddalena.
Ma visti i limiti di pendenza prescritti, questa soluzione avrebbe obbligato ad allungare la linea della rampa sud, creando un artificiale e vizioso sviluppo.
La galleria del Turchino, venne costruita ad altezza minore rispetto al progetto previsto ed escluse Masone dalla linea ferroviaria con una sua stazione.
La stazione di Campo Ligure, posta a 354 mt s.l.m., assunse nel 1905 la denominazione Campo Ligure-Masone, anche se quest’ultimo comune dista 4 km. - Link correlato: https://it.wikipedia.org/wiki/Masone -
- Dal satellite -
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- Fonte: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei librai - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 06 October 2018 : 14:06:22
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- Stazione di Rossiglione - (Altezza 287 mt s.l.m.) La stazione di Rossiglione è ubicata sulla linea Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti tratto meridionale della linea storicamente denominata Genova-Asti. Venne inaugurata nel 1894 in concomitanza con l’apertura della linea Ovada-Genova. E’ servita da treni regionali e destinati nei due sensi a Genova Brignole, Ovada, Acqui Terme e Asti. E’ l’ultima stazione della linea Genova-Asti situata in provincia di Genova, la successiva Ovada è in provincia di Alessandria. - Panoramica della zona in una foto d’epoca -
- Foto da: ferrovie.it -
- Al tempo del vapore nei primi periodi di esercizio -
- Foto Oliveri / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
1940 / Durante l’esercizio trifase erano frequenti le composizioni di 8-9-10 carrozze più il locomotore - (Di solito veniva effettuato da una E.554 con al seguito carrozze “Centoporte”)
- Foto Collezione Emilio Cogorno Genova / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Fermata di Rossiglione per una E.554 con carrozze dirette ad Asti nei primi anni ’60 -
- Foto Collezione Franco Dell’Amico / da: La Freccia del Turchino / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.org -
- Dal satellite - Clic foto
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- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 01 November 2018 : 12:38:17
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- Tra le stazioni di Rossiglione e Ovada (AL) il ponte sul torrente Stura -
- Foto da: igeas.it -
- Transito treno storico a vapore: https://www.youtube.com/watch?v=mWwTtYick0o -
- Dal satellite -
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- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 09 November 2018 : 12:50:33
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- Linea Genova-Torino (> Milano) -
La linea ferroviaria Genova-Torino attraverso la galleria del Passo dei Giovi (3.258.76 mt) entrò in servizio il 18 dicembre 1853.
- L'orario del 18 dicembre 1853 della linea Genova-Torino -
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- Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Le stazioni del Valico dei Giovi / Linea originaria / 18 dicembre 1853 -
- Piantina dal libro: Da Genova alla Valle del PO / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
Sul versante genovese, superata Sampierdarena, e proseguendo verso nord sulla riva sinistra del torrente Polcevera, la prima stazione è quella di Rivarolo, seguono quelle di Bolzaneto, Pontedecimo, la piccola fermata di Piano Orizzontale, breve tratto pianeggiante prima di affrontare la salita verso la galleria di valico nel tratto più acclive, per poi giungere a Busalla e proseguire per Ronco Scrivia e Arquata Scrivia.
La pendenza della linea dei Giovi del 1853 (in documenti relativi ai profili altimetrici) risulta del 34.96‰, appena al di sotto del 35‰ che erano considerati il valore massimo dichiarabile per ferrovie a scartamento standard (1.435 mm) ad aderenza naturale.
In realtà la pendenza massima assume poco prima dell'ingresso in galleria di valico il valore di 36‰.
Questo dato tiene conto anche del percorso in curva e dei maggiori attriti che ne derivano tra rotaia e bordino ruote.
L'imbocco sud della galleria di valico (3.258.76 mt), si trova a quota 264 mt s.l.m. e il tracciato all'interno galleria sale in curva con pendenza del 29‰ e sbocca a Busalla a quota 359 mt s.l.m., dopo Busalla la linea è in discesa e con livellette molto più contenute arriva a Ronco Scrivia.
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- Succursale dei Giovi / 15 aprile 1889 -
Nel 1873 la galleria dei Giovi fece temere per la sua solidità a seguito il cedimento e il crollo di un tratto di galleria e rimase a lungo tempo interrotta l'unica ferrovia di sbocco al Porto di Genova.
La causa fu imputabile ai movimenti di spinta dei terreni, già iniziati nel 1869, che generarono lo schiacciamento della volta della galleria e lo spostamento parziale della stessa.
I disagi per i passeggeri furono notevoli con trasbordi che avvenivano tra Pontedecimo e Busalla.
I lavori di ripristino della galleria e il suo consolidamento furono incessanti; dopo circa 3 mesi l'indispensabile arteria fu nuovamente resa percorribile dai treni.
Si comprese la necessità di un nuovo valico dell'Appenino, tra altre ipotesi prevalse la soluzione lungo le Valli del Polcevera, del Riccò e dello Scrivia.
Con l'apertura della Succursale i treni diretti e direttissimi vennero instradati sulla stessa, mentre rimasero in esercizio sull'altra linea alcuni treni diretti e i treno omnibus per gli utenti della vallata, nonché gran parte dei convogli merci.
La Succursale non sostituiva la linea originaria, ma ne integrava la portata totale.
La linea viaggia lungo la stessa direttrice e valico della linea originaria, ma molto più veloce e sicura perché presenta minori problemi di trazione e frenatura avendo un tracciato con ascesa costante e con pendenza massima decisamente inferiore alla linea originaria che al contrario ha un tracciato poco pendente fino a Pontedecimo per poi diventare ripida nel tratto fino a Busalla.
Il 15 aprile 1889 venne inaugurata la Succursale, che partendo da Sampierdarena e seguendo un percorso con minore pendenza (16‰) sul lato destro del torrente Polcevera, incontra, prima di giungere al valico, la piccola stazione di San Quirico e in prossimità del valico quella di Mignanego.
Dopo la stazione di Mignanego (227 mt s.l.m.) la salita continua senza interruzioni dentro la galleria a canna unica (8.291.40 mt) con pendenza costante del 16‰ e sbuca a Ronco Scrivia (325 mt s.l.m.) senza transitare da Busalla.
La galleria è composta da 2 rettifili raccordati da una curva di 2.000 mt, oltre alle 2 curve di raccordo poste agli imbocchi.
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- Profilo altimetrico linee -
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- Profilo dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Nota -
Nel 1905 le Reti Mediterranea, Adriatica e Sicula passarono sotto l'esercizio statale creando le Ferrovie dello Stato (FS), il cui direttore Ing. Riccardo Bianchi, uomo lungimirante e valente tecnico, diede la spallata per operare il cambiamento, i tempi erano maturi per passare dalla trazione a vapore a quella elettrica.
- Link correlato Ing. Riccardo Bianchi: https://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Bianchi -
Per quando riguarda la linea dei Giovi, venne deciso di elettrificare il tratto pi critico, quello da Pontedecimo a Busalla.
I lavori iniziarono nella primavera del 1907 e terminarono nel giugno 1910; il tratto in questione fu aperto il 1 agosto 1910 all'esercizio di treni merci con i locomotori E.550; neanche un anno più tardi, il 1 marzo 1911, anche i treni passeggeri furono effettuati con trazione elettrica, trazione che si sarebbe estesa entro il 1915 anche sull'intera linea e sulla Succursale.
Il riscontro di tale esercizio fu notevole, furono effettuati convogli Pontedecimo-Busalla in doppia trazione con peso trainato di 380 ton alla velocità di 45 km/h.
- Elettrificazione con alimentazione trifase -
(La tensione in linea fu stabilita in 3.400 V poi passata a 3.600 V; la frequenza industriale, che allora variava tra 42 e 50 Hz per l'esercizio ferroviario, fu abbassata a 15 Hz - periodi di secondo - poi definitivamente fissata a 16,7 Hz in occasione dell'elettrificazione della linea dei Giovi, questa fu definita "frequenza ferroviaria" e rimase per tutto il suo utilizzo su tali valori)
L'elettrificazione della linea in trifase avvenne: dal 1910 fino al 1915 sulla vecchia linea e nel 1914 sulla Succursale.
- Pontedecimo - Busalla / Giugno 1910 - - Bivio Rivarolo - Quadrivio Torbella - Scali Sampierdarena / 1 Settembre 1913 - - Genova - Pontedecimo / 1 Settembre 1913 - - Quadrivio Torbella - Mignanego - Ronco Scrivia / Ottobre 1914 - (Via Succursale) - Busalla - Ronco Scrivia / 15 Settembre 1915 -
- Elettrificazione in corrente continua 3.000 V -
Sulla vecchia linea la conversione in corrente continua avvenne a tratte, dal 1961 al 1964, sulla Succursale nel 1963, tratta Ronco Scrivia-Mignanego-Genova Sampierdarena.
- Alessandria - Novi Ligure - Arquata Scrivia - Isola del Cantone - Ronco Scrivia - Busalla / 1 Ottobre 1962 - - Ronco Scrivia - Mignanego - Genova Sampierdarena / 2 Marzo 1963 - - Busalla - Genova Pontedecimo - Genova Campasso - Genova Sampierdarena / Maggio 1964 - - Genova Sampierdarena - Genova Piazza Principe / Maggio 1964 -
- Le stazioni del Valico dei Giovi / Linea originaria / 18 dicembre 1853 -
- Stazione Genova Rivarolo - (25 mt s.l.m.)
(E’ situata sulla linea Torino-Genova e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l'apertura della linea)
E' la prima stazione ed è ubicata tra le stazioni ferroviarie di Genova Sampierdarena e Genova Bolzaneto.
- Link correlato con "Le stazioni di Genova": http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3010&whichpage=1 - Dispone di 3 binari, 2 binari di corsa con 2 banchine per l'attesa con 1 sottopasso pedonale e 1 binario di testa in disuso.
Serve i quartieri di Rivarolo Ligure e Certosa.
- Il retro della stazione negli anni '10 del Novecento -
- Foto Collezione Luigi Semino / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Anni '50 / La presenza della ALtn.444.3001 "Belvedere" -
- Archivio Pubblifoto Genova / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Ai giorni nostri -
- Foto Giuseppe Risso / da: scalaenne.files.wordpress.com - - Il retro -
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- Foto da: Google Earth -
- Dal satellite -
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- La stazione di Rivarolo sulla linea vecchia dei Giovi in corrispondenza del Nodo Ferroviario di Genova -
(In basso a destra il Bivio Fegino, la linea discendente dalla Succursale si dirama, attraverso il Bivio Fegino: a destra al Bivio Succursale e quindi verso Sampierdarena oppure verso il Parco Merci Campasso, a sinistra impegna Via Granarolo, linea che arriva direttamente nella stazione di Genova Piazza Principe)
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- Bivio Fegino -
- Bivio Fegino sulla Succursale al tempo della trazione trifase -
(Sulla sinistra la galleria Via Granarolo diretta verso la stazione di Genova Piazza Principe, sulla destra la galleria che conduce al Bivio Succursale, dal quale i treni possono procedere sia verso la stazione di Sampierdarena oppure al Parco merci Campasso)
- Foto da: ferrovie.it -
- Il Bivio Fegino ai giorni nostri -
- Foto da: scalatt.it -
- Dopo il Bivio Fegino il viadotto e il ponte metallico scavalcano la vecchia linea dei Giovi che si intravvede sullo sfondo - (Il viadotto di Via Granarolo venne aperto al traffico il 23 maggio 1962)
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- Foto Claudio Serra / Dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
- Il viadotto Fegino dalle 25 arcate - (Sullo sfondo il ponte Morandi)
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- Foto Iorio Luigi / da: lnx.info -
- Il viadotto Fegino nel 1962 all'epoca dell'apertura -
- Foto da: ferrovie.it -
- I due ponti attraversano il torrente Polcevera a Rivarolo - (Visti da sud)
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- Foto Sergio Marini / da: sergiomarini.it -
- Il Bivio Succursale all'uscita della galleria - (A sinistra verso il Parco Merci Campasso a destra verso la stazione di Sampierdarena e verso Ponente -
- Foto Fulvio Massa / tuttoTreno / duegieditrice.it -
- Quadrivio Torbella -
- Quadrivio Torbella è la denominazione del punto in cui il tronco di Succursale proveniente da Ronco Scrivia si congiunge con la vecchia linea del 1853 più ripida e lenta, e dal quale i treni possono procedere verso la stazione di Sampierdarena e quella di Piazza Principe oppure verso la Riviera di Ponente -
- Usufruiscono del Quadrivio anche i convogli da e per la linea Ovada-Acqui-Asti -
- Il Quadrivio Torbella negli anni '20 del Novecento visto dal lato Genova Sampierdarena -
- Foto dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai -
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- La diramazione ubicata a sud -
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- Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 09 November 2018 : 12:56:40
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- Stazione Genova Bolzaneto - (48 mt s.l.m.)
(La stazione di Genova Bolzaneto è situata sulla linea Torino-Genova e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
E’ dotata di 3 binari passanti (per il servizio viaggiatori si usano solo i primi 2, mentre il 3° si stacca dalla linea per Genova 1 km circa più a sud e attraversando il Polcevera e si dirige verso l'area industriale di Campi; detto binario, elettrificato solo fino alla sua disgiunzione dalla linea principale, è utilizzato esclusivamente per manovre di carri merci.
E’ presente un sottopassaggio pedonale e 2 banchine d'attesa.
Intorno al 1850, con la costruzione della linea ferroviaria e l'arginatura del Polcevera, ebbe inizio una radicale trasformazione urbanistica accompagnata dalla progressiva industrializzazione del territorio bolzanetese. Con la costruzione della ferrovia Genova-Torino, inaugurata nel 1853, si rese necessario rettificare ed arginare il corso del torrente Polcevera. La costruzione del terrapieno sopraelevato sul quale correva la nuova linea ferroviaria, che costituiva anche un solido argine alle acque del torrente, veniva anche a risolvere definitivamente i problemi creati dai frequenti straripamenti del torrente che causavano periodicamente gravi danni e talora anche vittime. L'ultimo grave episodio si era verificato il 26 agosto del 1834, quando le acque in piena avevano inondato aree nel fondovalle.
- La stazione nel 1904 all’epoca della trazione a vapore - Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- All’epoca della trazione trifase con due fumanti locomotive a vapore -
- Foto da: ferrovie.it -
- La stazione venne ricostruita nel 1938 su progetto dell’architetto Roberto Narducci - (Foto ante maggio 1964 anno conversione in corrente continua) - Link correlato architetto Roberto Narducci: https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Narducci - Clic foto
- Foto Collezione P.A.Marchese / da: ferrovie.it -
- ALn.773.3519 a Genova Bolzaneto nell’aprile 1963 - (In prossimità della cabina a vetri sul 3° binario visibile foto sopra)
- Foto Collezione David Jelercic / da: Sui binari dei ricordi / Viaggio in Castano e Isabella / Edizioni ACME -
- Ai giorni nostri ristrutturata e allungata - Clic foto
- Foto marlendive / da: it.wikipedia.org - - Il retro - Clic foto
- Foto da: Google Earth -
- Dal satellite -
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- Particolare -
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- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 09 November 2018 : 12:57:01
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- Stazione di San Quirico - (Linea Giovi vecchia 1853)
Tra le documentazioni d’archivio nell’ex municipio di San Quirico si trovano gli atti che attestano l’opposizione degli imprenditori dei trasporti con animali da soma alla realizzazione di una stazione nell’ambito del territorio, per timore della concorrenza delle ferrovie.
(Gli imprenditori dei trasporti con animali da soma, avevano la loro roccaforte operativa in questa località fin dal Medio Evo)
Nonostante le tesi contrarie dei produttori di manufatti locali, la richiesta degli imprenditori dei trasporti venne accolta e San Quirico non ebbe mai la preventivata fermata sulla linea.
La stazione di San Quirico venne invece costruita sulla Succursale per compensare l’esclusione di uno scalo nell’ambito di questo comune. (Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai)
- Stazione di Genova Pontedecimo - (90 mt s.l.m.)
(La stazione di Genova Pontedecimo è situata sulla linea Genova-Torino e aperta al traffico il 18 dicembre 1853 in concomitanza l’apertura della linea)
La stazione possiede 3 binari passanti e 2 banchine con pensilina per l'attesa e relativo sottopasso.
Il piazzale della stazione è composto anche da molti altri binari senza banchina che un tempo venivano usati per sosta, manovra e servizio merci.
Secondo la tradizione il toponimo Pontedecimo, uno dei pochi di origine romana a Genova, deriverebbe dalla locuzione "Pons ad decimum milium o Pons ad decimum lapidem ab Januensi Urbe" (cioè il punto dove sorgeva la decima pietra miliare da Genova), che indicava il luogo in cui sorgeva un ponte che attraversava il torrente Riccò, che alcuni storici locali del passato indicavano, peraltro senza effettivo riscontro, come l'attuale Piazza Pontedecimo.
- La radice sud prima dell’elettrificazione avvenuta tra Pontedecimo e Busalla nel 1910 -
- Foto da: genovacollezioni.it -
- La stazione negli anni '10 del Novecento - (L’elettrificazione trifase da questa stazione a Busalla è già operativa / Sul 3° binario una E.550 in manovra)
- Foto da: ferrovie.it -
- Doppie trazioni di valico - La partenza di un treno con spinta in coda avveniva, come su altre tratte nelle medesime condizioni, con un rituale di fischi. La locomotiva di testa, ricevuto l’ordine di partenza, emetteva 3 fischi brevi e ben distanziati; alla terna rispondeva la locomotiva di coda con la medesima scansione. All’emissione del terzo fischio i macchinisti di entrambe le motrici inserivano la prima tacca del reostato; il sincronismo evitata strappi e sussulti del treno. Questo se la partenza avveniva in piano come nelle stazioni. Se la partenza avveniva in salita, era la locomotiva di coda ad inserire per prima l’avviamento, in seguito la marcia era regolata tenendo d’occhio attraverso l’amperometro l’assorbimento di corrente che non doveva superare un certo valore; quello che avrebbe fatto scattare l’interruttore automatico. Questi erano gli artifici ai quali erano sottoposti i macchinisti per sincronizzare la marcia delle locomotive in coppia.
Fino al 1962 (anno in cui gran parte della rete ligure-piemontese elettrificata in c.a. trifase passò alla corrente continua) ai principali treni diretti da Pontedecimo al nord (tutti i Direttissimi per Torino e Milano) era assegnata la “spinta” in coda a mezzo di locomotiva sussidiaria che veniva sganciata a Ronco Scrivia. Prevalentemente era una E.550 quasi sempre della prima serie e perciò declassata a servizi di minore impiego, successivamente venne impiegata la versione migliorata E.551 e la E.554 ultima delle locomotive trifase costruite tra il 1928 e il 1930 (assieme alla E.432 rappresentarono l’ultimo stadio evolutivo del sistema trifase a frequenza ferroviaria). Titolare era, con altrettanta frequenza una E.431 (successivamente una E.432), che pur non raggiungendo i canonici 100 km/h davano il meglio di se alla velocità di regime di 75 km/h. La velocità fino a Ronco Scrivia era percorsa alla velocità di 50 km/h, in quanto era il limite di velocità delle E.550, E.551 ed E.554. Particolare era il pacato e possente movimento del “biellone” delle E.431/432 contrapposto al movimento delle E.550/E.551/E.554 che al confronto pareva frenetico. Il dirigente cercava, nel limite del possibile, di abbinare 2 locomotive del medesimo tipo, avendo le ruote con lo stesso diametro la marcia risultava più regolare. Interessante rilevare che il numero dei treni ascendenti tra Pontedecimo e Busalla era maggiore di quello opposto ed inoltre quelli in salita erano quasi tutti spinti con 2 macchine accoppiate, per cui nella stazione di Busalla e successivamente in quella di Ronco accadeva che ai treni discendenti si aggiungessero le locomotive che avevano effettuato le spinte. A volte si formavano convogli di sole locomotive fino ad un massimo di 6, che rientravano a Pontedecimo con 2 sole attive in testa, e non era raro il caso che alle locomotive a vuoto fossero affidati carri che dovevano scendere negli scali rivieraschi.
(Fonte dal libro: Da Genova alla Valle del Po / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Compagnia dei Librai)
- Treno merci con doppia trazione simmetrica di E.550 in testa e in coda in partenza dalla stazione di Pontedecimo per Busalla in una corsa di prova per il collaudo del sistema - (Anno 1910 c.) Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- Treno merci ascendente con due E.550 durante le prove di avviamento in rampa nel rettifilo appena a nord di Pontedecimo - (Anno 1910 c.)
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- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- Doppia trazione di E.550 con treno passeggeri composto da 3 carrozze CIWL inquadrate tra 2 bagagliai, con la E.550.023 seguita da un carro riscaldatore - (Pontedecimo 1910 c.) Clic foto
- Foto Collezione ETH Zurich / Società Italiana Westinghouse / da: stagniweb.it -
- La stazione nel 1954 - Clic foto
- Foto da: ebay.it -
- Negli anni '60 - (Nuove costruzioni alle spalle della stazione)
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri -
- Foto Maurizio Boi / da: trenomania.it / flicker.com -
- Il retro - Clic foto
- Panoramica -
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- Foto Bbruno / da: it.wikipedia.org -
- Foto Misterlorenz86 / da: it.wikipedia.org -
- Dal satellite - Clic foto
- Particolare - Clic foto
- Una nota d’arte -
- Gr.675 transita a Pontedecimo - (Quadro di Marino Di Fazio) Clic foto
- Link correlati opere di Marino Di Fazio -
- http://www.marinodifazio.it/crocicchio-2018.htm - - http://www.marinodifazio.it/sfondi.htm - - http://ilmondodimaryantony.blogspot.com/2012/02/arte-naif-marino-di-fazio.html -
- Nino -
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