- Carro Fma (poi Ghms) / FS -
- Foto Gennari Riccardo / da: trainsimhobby.net -
- Cenni di storia -
Questi caratteristici carri per il trasporto merci nacquero nel 1952 per risolvere la pressante necessità di aumentare nel modo più celere ed economico possibile la capacità di carico. Della numerosa famiglia di carri a cassa in legno a foderine verticali, grazie alla semplice sostituzione del tetto con relativa modifica delle testate di comuni carri “F” del 1925 e 1928, vennero trasformati con sigla “Fma” (F a Monta Alta, da cui la propria sigla Fma - poi Ghms), molti dotati di garitta per il frenatore, altri senza o altri ancora con passo e telaio più lungo. - Carro “F” FS -
- Foto da: rail-modelling.com.jpg - La capacità di carico degli “F a Monta Alta” raggiunse i 52 m3, permettendo alle FS di aumentare la propria offerta di trasporto di oltre 40.000 m3 mantenendo immutata la consistenza del proprio parco merci. La modifica avvenne in distinte officine e interessò carri delle serie “con e senza garitta”, con varianti pressoché ininfluenti se non quella nella dotazione delle ferramenta d’origine (trazione continua e discontinua), altezza del piano di carico, lunghezza dello spiovente del vano carico ed altro, pur mantenendo le principali caratteristiche comuni: passo 4.500 mm, altezza 3.903 mm. - Trazione continua e discontinua - - I 2 ganci di trazione di uno stesso veicolo sono uniti fra loro da un’asta di trazione e lo sforzo viene trasmesso attraverso questa per l’intermediario di molle agenti nell’uno o nell’altro senso a seconda della direzione dello sforzo; in questo caso la trazione si definisce “continua” - - Il gancio di trazione trasmette, per l’intermediario di molle, lo sforzo alla testata del telaio e questo al gancio di trazione all’altra testata: in questo caso la trazione di definisce “discontinua” - - treccani.it - Questi carri vennero battezzati simpaticamente: "Cupoloni".
A seguito della nuova normativa europea di denominazione assunsero la classificazione Ghms.
La marcatura uniforme venne introdotta a partire dal 1/10/1964 in sede europea, mentre per le FS il punto di avvio è stato la circolare istitutiva del 25/01/1965.
La sigla Ghms indicava:
- G / Carro chiuso con finestre e reticolato - - h / Munito di aperture di aerazione poste a livello del pavimento - - m / Dotato di piano di carico di lunghezza inferiore ai 9 m - - s / Atto alla circolazione a 100 Km/h -
Il loro utilizzo regolare cessò a metà degli anni Ottanta, quando si resero disponibili molti altri carri più moderni, che rispondevano meglio alle nuove tipologie di carico.
- La trasformazione -
- Carro “F” FS -
- Foto Stefano Paolini / da: scalaenne.file.wordpress.com - - Carro “Fma” FS -
- Foto da: xxxxx -
- Ghms (ex Fma) senza garitta / Preservato O.M.R. (Officina Manutenzione Rotabili) Taranto - (25 gennaio 2009)
- Foto Giorgio Iannelli / da: trenomania.org - - Fma con garitta preservato a Milano Smistamento presso l'Associazione Carrozza Matta - (30 gennaio 2011)
- Foto manuel-2001 / da: trenomania.org -
- Schema e dati tecnici carro "Fma" - Clic foto
- Schema da: scaletrainsclub.com -
- Schema carro Tipo "F" 1925 -
- Schema da: museoferroviariopiemontese.it -
- Modello HO TMM -
- Foto da: rotaie.it -
- Foto da: rotaie.it - - Link correlato: http://www.rotaie.it/New%20Pages/CarroFma.html -
- Modelli Alpen Modell - - Link correlato: http://www.alpenmodell.it/pagina_0506.htm -
- Fonti - - milanosmistamento.com - - ferrovie.it - - Nino -
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