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 Monte-Carlo e la ferrovia
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Piero Chionna

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Posted - 25 May 2021 :  12:50:17  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote

Bozza provvisoria in fase di correzione...

1932 Tazio Nuvolari con la sua Alfa Romeo 8C 2300 Monza



https://www.museoalfaromeo.com/it-it/collezione/Pages/8C-2300-Monza.aspx


Piero

Piero Chionna

Italy
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Posted - 27 May 2021 :  11:11:30  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote

Il Principato di Monaco è un piccolo Stato Indipendente che per dimensioni è secondo solo allo Stato della Città del Vaticano.
E' situato in Costa Azzurra ed è completamente circondato dalla Francia e praticamente unito alla cittatina francese di Beausoleil.
Il quartiere più conosciuto del Principato di Monaco è Monte-Carlo il cui centro dista solo 14 chilometri da Ponte San Ludovico e Ponte San Luigi, i due valichi di confine con l'Italia che si trovano sulla costa nei pressi di Ventimiglia, in provincia di Imperia.
A Monte-Carlo si trovano il Casinò, i lussuosi Hotel frequentati dalla ricchissima clientela internazionale, il vecchio Cafè de Paris; sotto Monte-Carlo troviamo il quartiere La Condamine con il suo porto e a dominare il tutto la Rocca con il Palazzo del Principe, la Cathédrale Notre-Dame-Immaculée e il Museo Oceanografico a picco sul mare.

Il Principato di Monaco negli anni ha avuto uno sviluppo impetuoso che ha sempre dovuto fare i conti con la mancanza di spazio, per quel suo piccolissimo territorio stretto tra il Mar Ligure e i ripidi rilievi alle spalle.
Il ricco Principato dà l'impressione di essere sempre in continua trasformazione.
La città si sviluppa in verticale con i suoi grattacieli, sui terreni contesi al mare su cui sono stati costruiti interi nuovi quartieri come Fontvieille ( in monegasco Funtanaveya, in italiano Fontevecchia) e nel sottosuolo, dove sono state costruite arterie stradali a scorrimento veloce, svincoli e parcheggi.
Il Principato di Monaco è attraversato dalla linea ferroviaria Marseille-Nice-Ventimiglia, che in territorio italiano prosegue poi verso Genova.
Un tempo la ferrovia correva allo scoperto ma oggi è quasi impossibile trovare la traccia del percorso originario. Il percorso attuale con la nuova stazione di Monaco Monte-Carlo è tutto in galleria
L'appassionato attento potrà solo immaginare il tracciato della vecchia linea percorrendo i nuovi Boulevard, le moderne Avenue e le Voie Rapide, come quella che attraversa il ricchissimo quartiere del Larvotto che si estende verso est. I dati ci dicono che il Larvotto è uno dei luoghi con le abitazione più care al mondo, con un prezzo medio che supera i 65.000 €/mq.

Oggi possiamo solo immaginare una Monte-Carlo attraversata da treni di lusso trainati dalle famose locomotive a vapore della Paris-Lyon-Méditerrané (PLM) o da una 141R della SNCF come quella immortalata in uno scatto fotografico insieme alla Ferrari di Alberto Ascari durante un Gran Prix de Monaco di Formula 1.
Come sempre però ci vengono in aiuto le antiche cartoline e le vecchie fotografie.

Proveremo a fare un breve viaggio indietro nel tempo, certamente non esaustivo, dove anche gli appassionati di automobilismo sportivo potranno ritrovare nomi entrati nella storia delle corse, come le curve di Santa Devota, della Vecchia Stazione o del Portier.

Partiamo da oggi:

https://www.garesetconnexions.sncf/sites/default/filesd7/field_plan_files/2016-05/plan-gare-sncf-monaco-monte-carlo.pdf


https://www.monte-carlo.mc/it/generale/principato-di-monaco/

https://www.monaconatureencyclopedia.com/origini-geografia-vita-culturale-principato-monaco/




Cenni storici

La storia della ferrovia nel Principato inizia nel 1861 quando l'imperatore Napoleone III, desideroso di sviluppare un'importante rete ferroviaria sul territorio francese, firmò con il principe Carlo III di Monaco un accordo finalizzato all'estensione della linea Parigi-Lione verso il Principato. E' importante ricordare che Nizza e tutta la zona che confina con il Principato di Monaco, oltre alla Savoia, furono cedute dal Regno di Sardegna alla Francia con il trattato di Torino del 24 marzo 1860.
I lavori iniziarono nel 1864 e la stazione di Monaco ricevette il suo primo treno il 19 novembre 1868.
Questa stazione si trovava all'ingresso del Principato, dietro la Rocca, nell'attuale posizione dell'Avenue Prince Pierre e della Promenade Honoré II.
I primi servizi collegavano Nizza a Monaco cinque volte al giorno, in 45 minuti.
Parallelamente, nel 1866, fu avviata l'estensione della linea fino a Mentone con una nuova linea che partendo dalla stazione di Monaco attraversava la valle di Sainte Dévote su un viadotto che sovrastava l'omonima chiesa e proseguiva lungo la linea di costa a lato del nuovo quartiere di Monte-Carlo allora in costruzione.
La SBM (Société des Bains de Mer), volendo avvicinare turisti facoltosi alle sale da gioco del Casino, ottenne la costruzione della nuova stazione di Monte-Carlo in riva al mare, proprio ai piedi del Casinò.

La stazione di Monte-Carlo, inaugurata nel 1869, era dotata di un ascensore che consentiva l'accesso diretto al Casinò.
La sua posizione corrispondeva a quella in cui oggi è situato l'ingresso dell'Hotel Fairmont.
Gli appassionati di Formula 1 possono immaginarla in prossimità della famosa curva del Loews, la più stretta del circuito di Monaco, conosciuta anche curva della vecchia stazione.
Questa situazione con due diverse stazioni (Monaco e Monte-Carlo) rimase invariata fino al 1964.

Nel 1958, il principe Ranieri III si rese conto che lo sviluppo urbanistico del Principato era fortemente limitato dalla presenza della linea ferroviaria. Vennero quindi avviati i lavori di spostamento in galleria del tratto di linea a est del Principato, verso Roquebrune (lato Italia).
Con i lavori che furono completati nel 1964 il tracciato ferroviario fu deviato all'uscita dalla stazione di Monaco e attraverso un nuovo viadotto a Sainte Dévote indirizzato nel nuovo tunnel che si ricongiungeva al percorso originario presso la fermata del Country-Club.
Di conseguenza la vecchia stazione di Monte-Carlo venne abbandonata e demolita e al suo posto fu costruito l'attuale Hotel Fairmont.
Nel 1993 furono avviati i lavori di spostamento in galleria della tratta a ovest del Principato, lato Nizza, con la conseguente demolizione della stazione di Monaco situata sotto la Rocca, stazione che era già stata ricostruita nel 1964 con un nuovo fabbricato di stazione che era andato a sostituire quello ottocentesco.
La linea fu spostata in una nuova galleria tra Cap d'Ail e Sainte Dèvote. Il nuovo tunnel (in verde sulla mappa) fu poi collegato al tunnel attivato dal 1964 (in rosso sulla mappa).
Il ponte di Sainte Dèvote del 1964 venne abbandonato e in questo punto fu realizzato l'ingresso della nuova stazione costruita interamente in galleria che prese il nome di Monaco Monte-Carlo.
Il nuovo tracciato in galleria è stato inaugurato il 7 dicembre 1999.

Sul terreno liberato vengono costruite l'Allée Lazare Sauvaigo, l'Avenue Prince Pierre, la Promenade Honoré II e la Scuola Tecnica e Alberghiera di Monaco.
L'ingresso a Monaco è ora occupato dai viali Carlo III e Ranieri III.
Il percorso originario è ancora oggi visibile: a Cap d'Ail una parte è stata trasformata in passeggiata pedonale, il resto del percorso del 1869 è diventato il percorso dorsale, che si snoda sotto la Condamine, attraversa la valle della Sainte Dévote nel punto esatto del primo viadotto, quindi aggira Monte-Carlo imboccando alcune gallerie non modificate. Il passaggio sotto il Fairmont segna il punto in cui si trovava la vecchia stazione di Monte-Carlo.
Verso est, dopo la vecchia stazione di Monte-Carlo il vecchio tracciato corrisponde alla strada a scorrimento veloce che attraversa il quartiere del Larvotto fino all'ingresso del Country-Club.
Il sentiero che attraversa il Country-Club fino alla fermata della ferrovia completa il percorso originario.

Il quartiere Larvotto

https://www.monaconatureencyclopedia.com/quartiere-larvotto-piagge-estensione-mare-principato-monaco/


Il vecchio percorso con le due stazioni di Monaco e Monte-Carlo.




Le varianti in galleria




Una antica veduta di Monte-Carlo con il porto ancora sprovvisto di imboccatura e la salita che conduce al Casinò ("Beau Rivage" del Circuito di Montecarlo)




Un'altra vista dalla Rocca.
Come nella precedente immagine è evidente la salita che dal porto conduce alla Place du Casinò ma qui risalta la presenza delle arcate che probabilmente furono realizzate per allargare la sede stradale.
All'inizio della salita, sulla sinistra, si nota chiaramente il vecchio viadotto ferroviario di Sainte-Dévote, punto oggi ben conosciuto dagli appassionati di Formula 1 per la presenza dell'omonima curva che viene affrontata subito dopo la partenza del Gran Premio.




Altra antica vista del porto con nuove infrastrutture.
Si notano chiaramente il Casinò di Monte-Carlo e i primi lussuosi Hotel.
Ben visibile anche il muro di contenimento della ferrovia.




Una antica vista aerea che mostra il Casinò e l'Hotel de Paris.
Gli appassionati di corse automobilistiche probabilmente riconosceranno la parte finale del Beau Rivage e le curve Massenet e Casinò








Piero
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Piero Chionna

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Posted - 28 May 2021 :  09:34:54  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
All'epoca della foto precedente, rivolgendo lo sguardo verso il mare dal Casinò avremmo visto questo panorama:
il porto che in questa cartolina è con l'imboccatura in costruzione, il quartiere basso la Condamine e la Rocca con il Palazzo del Principe (sulla destra della Rocca)




Per avere idea della posizione della vecchia stazione di Monaco è necessario spostarsi verso il confine a ovest del Principato, nella zona di Cap d'Ail.
Nella foto che segue si nota il tracciato della ferrovia all'ingresso della stazione di Monaco che si trovava sotto la Rocca.
A destra dei binari, sempre sotto la Rocca, si nota l'area che oggi è occupata dallo stadio e dal nuovo quartiere di Fontvieille con il relativo porto turistico.

https://www.monaconatureencyclopedia.com/quartiere-fontvieille-principato-monaco/

La fotografia ci mostra il quartiere basso della Condamine e Monte-Carlo con lo sfondo di Cap Martin e della costa italiana fino a Capo Ampelio a Bordighera.




Questa cartolina ci aiuta a riconoscere il tracciato della vecchia ferrovia tra la vecchia stazione di Monte-Carlo (sotto il Casinò) e il Viadotto di Santa Devota.




Dopo il Viadotto di Santa Devota la vecchia linea arrivava alla stazione di Monaco attraversando il quartiere la Condamine.




Ora saliamo in cabina e riviviamo l'atmosfera della Belle Epoque grazie a questo breve ma spettacolare filmato originale della Société Française de Mutoscope et Biographe.
Si transita a bassa velocità nella stazione di Monte-Carlo viaggiando in direzione di Nizza.
Vediamo i vecchi segnali della PLM, attraversiamo il viadotto che precede la stazione (sotto c'è la famosa curva del Portier del circuito di Monte-Carlo), transitiamo in secondo binario notando una certa animazione sul marciapiede, in uscita lanciamo lo sguardo verso il porto, la Rocca e la Condamine e infine attraversiamo il breve tunnel che sottopassa il rettilineo in salita della strada che dal porto conduce alla Place du Casinò.

https://www.youtube.com/watch?v=oEkl16RSLHk


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Piero Chionna

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Posted - 29 May 2021 :  10:12:33  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote





Il Principato di Monaco visto da Roquebrune (F), subito dopo Mentone e Cap Martin.
In questo punto il percorso della ferrovia non è stato variato ed è lo stesso attualmente in esercizio




Confine est tra la Francia e il Principato (lato Italia) con la parte di linea dismessa nel 1964 e deviata in galleria.
Il quartiere del Larvotto è praticamente inesistente.




Ci spostiamo al confine ovest con una cartolina del Principato e il tunnel della Douane visto dalla vicina località francese di Cap d'Ail.





_________




Queste quattro foto aeree ci fanno comprendere con esattezza la posizione della vecchia stazione di Monte-Carlo dismessa nel 1964 e subito demolita.
Questa è la stessa stazione che abbiamo visto nel video già pubblicato in precedenza.


Qui sulla sinistra vediamo la stazione con la piccola piazza che si trovava proprio sotto al Casinò. Sulla Place du Casinò vediamo il lussuoso Hotel de Paris e il Cafè de Paris.
Lato mare, di fronte al Casinò e oltre la ferrovia, si nota l'area della Società del tiro al piccione (Le Tir aux Pigeons).
Anche se oggi è tutto molto cambiato gli appassionati di Formula 1 riusciranno forse a riconoscere alcune parti molto spettacolari del Circuito di Montecarlo, in particolare la curve del Casinò, la Mirabeu Haute, la curva della Vecchia Stazione (anche Loews, Fairmont, Grand Hotel Hairpin), la Mirabeu Bas e infine la Portier che introduce all'attuale tunnel.




In queste tre immagini il punto di osservazione si sposta ovest mostrando bene il tracciato della vecchia ferrovia.
Nelle ultime due foto si nota bene la curva Massenet che si trova alla fine della salita del Beau Rivage e prima della Casinò.











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Piero Chionna

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Posted - 31 May 2021 :  10:40:57  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote


Nelle foto aeree e nel filmato la stazione di Monte-Carlo è già dotata di tettoie.
Questa vecchia fotografia del "Tir aux pigeons" (Tiro al piccione) ci mostra la stazione di Monte-Carlo nella configurazione d'origine senza le tettoie metalliche.





Possiamo apprezzare meglio nel particolare ingrandito.




In origine era a binario unico anche il tratto di linea tra le stazioni di Monte-Carlo e Monaco.
Questa antica fotografia ci mostra lo scambio di ingresso della stazione di Monaco lato Ventimiglia.
Si nota anche il Viadotto di Santa Devota e la salita del Beau Rivage che porta alla Place du Casinò.
Il porto è ancora una insenatura naturale.










_________________________________







Ora proviamo ad azionare la macchina del tempo e con l'aiuto delle vecchie immagini e di un po' di fantasia cerchiamo di tornare sui binari del Principato di Monaco in un giorno qualsiasi dei primi anni del secolo scorso.


Sulla piazza della stazione di Monte-Carlo alcune carrozze a cavalli attendono l'arrivo dei viaggiatori, alcuni uomini chiacchierano e i bambini ci guardano incuriositi, ignari che nel giro di pochi anni in questo stesso punto potranno ammirare il passaggio dei bolidi a quattro ruote.
Infatti siamo proprio in prossimità del tornantino del Loews (Vecchia Stazione), dove oggi c'è l'ingresso dell'Hotel Fairmont.
Sulla destra si nota la Montèe du Casinò, la scalinata che ancora oggi conduce al Casinò.




La calma viene interrotta da un fischio prolungato che annuncia l'arrivo del treno dall'Italia.
Il convoglio attraversa il Viadotto del Portier ed entra in stazione sul secondo binario.




Nel frattempo dalla stazione di Monaco è appena partito il treno diretto a Ventimiglia che ora sta viaggiando lentamente tra le case della Condamine




Poco dopo il convoglio si immette sul Viadotto di Santa Devota e il macchinista getta lo sguardo sulla piccola chiesetta che dà il nome al viadotto




Il treno avanza lentamente percorrendo il tratto che si affaccia sul porto, dopo aver attraversato il breve tunnel sotto la salita del Beau Rivage.
Ormai siamo vicinissimi alla stazione di Monte-Carlo dove è gia in sosta il treno per Nizza.




Ecco i due convogli in sosta nella stazione di Monte-Carlo.
I marciapiedi si animano e qualcuno andrà certamente a tentare la fortuna nelle sfarzose sale da gioco del Casinò.




Nel frattempo nella vicina stazione di Monaco c'è attesa per l'imminente arrivo del treno diretto a Nizza




A Monte-Carlo i due convogli ripartono verso le loro destinazioni.
Quello per Ventimiglia parte per ultimo lasciando la stazione quasi deserta




Il treno per Nizza percorre il tratto di linea a picco sul porto. I passeggeri ammirano la bellezza del panorama, mentre il personale di macchina è completamente preso dal lavoro in cabina.




Il convoglio attraversa il vallone di Santa Devota ed entra nel quartiere della Condamine






Con un fischio prolungato il treno per Nizza entra nella stazione di Monaco affollata di viaggiatori




Il treno riparte mentre i marciapiedi e la piazza della stazione si svuotano lentamente




La piazza della stazione di Monte-Carlo si anima di gente e una coppia si dirige a piedi lingo Le Montèe de La Gare, la scalinata che dalla stazione porta al Casinò.







Altri gruppi chiacchierano tra il Casinò e il Cafè de Paris





Qualcuno si rilassa nella Place du Casinò




Altri tentano la fortuna al gioco




Qualcuno però preferisce leggere il giornale su una panchina della terrazza del Casinò lato mare.
Aspetterà qualcosa? .....




Continua ....

Piero
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Piero Chionna

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Posted - 02 June 2021 :  12:00:25  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote


....Segue

Qualcuno però preferisce leggere il giornale su una panchina della terrazza del Casinò lato mare.
Aspetterà qualcosa? .....

Intanto a Ventimiglia, a pochi chilometri da Monte-Carlo, si stanno svolgendo le ultime operazioni che precedono la partenza di uno dei treni di lusso che sono stati protagonisti dello sviluppo turistico della Costa Azzurra.
La macchina è stata pulita nel deposito locomotive della PLM di Ventimiglia e rifornita di acqua e carbone; la pressione in caldaia è ottimale ed ora è pronta alla partenza in testa al convoglio diurno diretto alla stazione di Paris Gare di Lyon, il "Cote d'Azur Rapide" che consente di arrivare in serata a Parigi.
Lungo la valle del Rodano soffia un forte Mistral e il personale di macchina dovrà cercare di mantenere la velocità richiesta confidando nelle doti aerodinamiche della C220 "Coupe Vent" svilupatta dai tecnici della PLM che hanno dato forma a uno dei primi esperimenti di aerodinamica applicata al trasporto ferroviario.

Discussione collegata

https://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3618


Il signore della panchina guarda l'orologio e si alza dirigendosi verso la stazione.
C'è giusto il tempo per un ultimo caffè al Cafè de La Gare della Signora Hyacinthe.
(Per gli appassionati di formula 1, siamo in zona Curva del Portier)





Puntualissimo arriva da Ventimiglia il Cote d'Azur Rapide con la sua fiammante C220 "Coupe Vent"









Pochi minuti più tardi il "Cote d'Azur Rapide" lascia il Principato e transita nella piccola stazione francese di Cap d'Ail.
E' iniziata la galoppata verso Parigi; fra qualche ora la Costa Azzurra sarà solo un bel ricordo.



Continua.....




Piero
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Piero Chionna

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Posted - 04 June 2021 :  12:29:37  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote

....segue


Lasciamo per un momento i fasti della Belle Epoque e facciamo un ulteriore salto indietro nel tempo per comprendere come nasce Monte-Carlo e in che modo il suo sviluppo sia stato favorito dall'arrivo della ferrovia.
Lo facciamo grazie ad alcune immagini tratte dalle gallerie fotografiche del blog https://monaco4ever.blogspot.com/ , una vera miniera di antiche fotografie del Principato.

Questa fotografia ci riporta al 186o:
Sul Plateau des Spelugues non c'è quasi traccia del nuovo quartiere di Monte-Carlo che si sarebbe sviluppato pochi anni più tardi, dopo l'arrivo della ferrovia.
Si notano solo pochi edifici, tra cui il primo Casinò, molto più semplice e piccolo di quello attuale realizzato pochi anni dopo su progetto dell'Arch. Charles Garnier che progettò anche l'Operà di Paris.





In questa immagine, di poco successiva, si notà già il tracciato della ferrovia con la nuova stazione di Monte-Carlo.
La ferrovia è ancora in costruzione, oltre la ferrovia, lato mare, si nota la piattaforma del tiro al piccione, non c'è ancora il nuovo Casinò, ma nascono già i primi Hotel.






Per un approfondimento del contesto storico riporto il testo di un articolo di Domenico Vecchioni pubblicato su conoscerelastoria.it

https://conoscerelastoria.it/il-ritrovo-del-jet-set-mondiale-come-nasce-la-leggenda-di-monte-carlo/


Il ritrovo del jet set mondiale: come nasce la leggenda di Monte-Carlo
di Domenico Vecchioni

"Con la perdita di Mentone e Roquebrune, nel 1848, il Principato di Monaco diventa lo Stato più piccolo del mondo, passando da 2400 a 150 ettari e da 8200 a 1200 abitanti. Isolato, piccolo quanto “un numero del Times”, senza più risorse proprie, il Principato (cosa certo difficile da credere oggi!) si scopre anche tra gli Stati più poveri del mondo. Il Principe Carlo III di Grimaldi, salito al trono nel 1856, assiste perplesso allo sviluppo prodigioso delle città vicine, Nizza e Cannes in particolare, che attirano presto sulla Costa migliaia di turisti facoltosi e di alto bordo, pronti a dilapidare le loro ricchezze tra Palaces e Casinò.

Perché Monaco non potrebbe fare la stessa cosa, si deve essere chiesto? Certo occorrerebbe costruire ville, grandi alberghi e teatri. Ma con quali investimenti? Dove trovare i fondi necessari ? Verosimilmente attraverso gli introiti di una grande Casa da gioco, suggerisce acutamente la Principessa Carolina al figlio Carlo III. Il casinò a Monaco, contrariamente a quanto avviene a Nizza, dove nasce per soddisfare le esigenze di una clientela già presente in città, è la premessa per attirare i turisti, drenandone risorse e capitali da convogliare successivamente verso il mercato immobiliare, per edificare magnifici Palaces e sontuose ville.
Insomma a Nizza la Casa da gioco è l’effetto dello sviluppo turistico, a Monaco ne è in qualche modo la causa.

Gli inizi peraltro sono più difficili del previsto. È in realtà ancora problematico raggiungere Monaco, accessibile solo via mare, da Nizza, su una vecchia “carretta del mare” (“un affreux sabot à vapeur”) ovvero via terra, in carrozza (“il Vetturino”) attraverso un percorso montagnoso, accidentato e a tratti anche pericoloso, della durata di almeno quattro ore.

I tentativi di Léon Langlois e Albert Aubert, i primi concessionari del Principe impegnati ad “aprire uno stabilimento di mare…costruire un albergo,…fornire ai clienti piaceri di ogni sorta…”, sono destinati all’inevitabile fallimento. Clienti pochi, giocatori rari, spese di gestione in aumento: un fiasco totale. Langlois e Aubert si ritirano. Sarà solo dopo il Trattato con la Francia, firmato nel 1861, che al Principato si schiuderanno sorprendenti potenzialità. Monaco infatti non solo riceve un forte indennizzo per la perdita di Mentone e Roquebrune, ma ottiene anche l’impegno di Parigi ad aprire rapidamente una strada carrozzabile da Nizza lungo la costa. Ma c’è di più. Monaco accetta anche – quasi fosse un sacrificio, in realtà si rivela una clausola preziosa per i monegaschi! – di far passare attraverso il Principato la ferrovia che porta da Nizza a Genova.

La ferrovia sarà quindi la chiave di volta del successo di Monaco, dove il treno arriva per la prima volta nell’ottobre del 1868.
La ferrovia e…François Blanc, l’abile finanziere che intuisce immediatamente la portata e le prospettive del Trattato e riesce ad ottenere dal Principe il privilegio di sfruttare la Societé Anonyme des Bains de Mer (SBM) e del Circolo degli stranieri a Monaco per cinquant’anni.

Comincia così l’epoca d’oro di Monaco. Sull’altipiano des Spélugues, grazie all’intraprendenza, al geniale attivismo e al senso degli affari di François Blanc, nasce in poco tempo una città dal nulla: “diciannove alberghi, ottanta appartamenti ammobiliati, centosedici ville, strade, viali e un magnifico giardino…”. Scrive il direttore del F i g a r o: “Il Signor Blanc ha trasformato Monaco…si direbbe che una buona fata ha toccato il Principato con la bacchetta magica. Ci volevano quattro ore via terra e un’ora e mezza via mare per andare da Nizza al Principato. Tra poco ci vorranno quindici minuti di treno…Monaco è il paradiso su terra e ci passerei volentieri il resto della mia vita..”

Questa volta i giocatori e i clienti di palaces non si faranno attendere…L’iniziativa di Blanc è un completo successo.
Il principe Carlo III è felice di constatare, dall’alto della sua rocca, di avere ormai la capitale del suo minuscolo regno. Occorre subito darle un nome. Quale? Charlesville? Non molto elegante. Elysée-Alberto? Improponibile. Monte-Carlo? Un po’ immodesto certo, ma probabilmente il migliore dei nomi proposti. Monte Carlo è nata! È nata un’altra “capitale d’inverno” della Costa Azzurra dove si ritroveranno i rappresentanti della nobiltà europea, gli esponenti del jet-set internazionale, gli artisti più famosi, i finanzieri più rinomati, riuniti in un universo elitista dalle caratteristiche proprie e che qualificherà in maniera unica la “stagione” di Monte-Carlo."




____________________________________________



Bastano pochi anni per assistere al compimento della prima grande trasformazione di Monte-Carlo

Questa vecchia fotografia ci mostra già il nuovo Casinò, la stazione di Monte-Carlo nella configurazione ancora senza le tettoie metalliche e il "Tir aux pigeons" ormai terminato.





Possiamo apprezzare meglio nel particolare ingrandito e nella successiva panoramica.






La stazione di Monte-Carlo in origine era dotata di una piccola piattaforma girevole che possiamo vedere in queste due fotofrafie tratte dal blog monaco4ever.






In origine la linea era a binario unico
Questa antica fotografia ci mostra lo scambio di ingresso della stazione di Monaco lato Ventimiglia.
Si nota anche il Viadotto di Santa Devota e la salita che porta alla Place du Casinò.
Il porto è ancora una insenatura naturale.






Il Viadotto di Santa Devota attraversa un vallone dall'aspetto selvaggio.





Una curiosità


Concludiamo questa parte con un articolo in dialetto monegasco che i liguri non avranno difficoltà a comprendere.

https://montecarloin.net/2019/02/ciu-de-tasse-a-munegu-da-150-ani/

Continua .....





Piero
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