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Piero Chionna
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Posted - 25 February 2019 : 17:44:26
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Foggia - Lucera - Lucera Città
Lucera è una città di 32945 abitanti che si trova in provincia di Foggia a 219 mslm. Sebbene sia sconosciuta ai più, Lucera, l'antica Luceria romana, ha origine antichissime. La sua posizione fortemente strategica ne favorì lo sviluppo. La città ancora oggi conserva importanti monumenti di varie epoche.
L'antico Anfiteatro Romano: https://www.romanoimpero.com/2010/07/lucera-puglia.html
La fortezza voluta dall'Imperatore Federico II di Svevia: https://it.wikipedia.org/wiki/Insediamento_musulmano_di_Lucera
Dal punto di vista ferroviario Lucera doveva essere una stazione intermedia del collegamento ferroviario "Direttissima Roma - Puglie" via Colleferro, Frosinone, Rocca Secca, Rocca d'Evandro, Venafro, Isernia, Lucera, Foggia. Il primo tronco di 19 chilometri tra Foggia e Lucera fu attivato il 31 luglio tra grandi festeggiamenti. Purtroppo, a causa di varie vicissitudini, la nuova ferrovia direttissima non vide mai la luce e la stazione di Lucera, sebbene predisposta come stazione di passaggio rimase per sempre una piccola stazione di testa immersa nella campagna a poco meno di mille metri dal centro abitato. La stazione era anche dotata di rimessa locomotive e piccola piattaforma girevole.
Il servizio si svolse regolarmente per anni con grande favore del pubblico. Con l'attivazione del breve tronco Lucera - Lucera Città fu risolto il problema della relativa distanza tra il centro di Lucera e la sua stazione. Il nuovo terminale fu realizzato dal Comune di Lucera; i lavori durarono 6 mesi e la cerimonia di apertura al servizio avvenne il primo luglio 1935 con grandi manifestazioni di gioia dei lucerini.
La Lucera - Lucera Città si originava da un deviatoio posto all'imbocco della stazione di Lucera, alla progressiva 19+153 (200 metri prima dell'asse del FV) e con curva a destra proseguiva in ascesa fino al terminale cittadino di Piazzale Porta ***** posto alla progressiva chilometrica 19+914,45.
E' interessante notare che il tronco Lucera - Lucera Città, a dispetto dei suoi soli 800 metri di lunghezza, deteneva due primati assoluti dell'intera rete della FS :
- Con i suoi soli 109 metri di raggio aveva la curva con il più piccolo raggio esistente su una linea FS.
- Con la sua pendenza del 60,8 per mille aveva la livelletta più acclive tra tutte le line FS esercitate senza uso della cremagliera.
Sulla linea entrarono subito in servizio le automtrici FIAT ALn.56 prima serie. Negli anni successivi comparvero anche le nuove ALn.556 FIAT.
Gli anni della seconda guerra mondiale portarono un calo dei servizi ma con la fine del conflitto il traffico riprese con vigore e negli anni '50 furono superati i livelli prebellici. Nel 1955 al terminale di Lucera Città ogni giorno giungevano da Foggia 26 convogli formati da due autotrici ALn.556 FIAT accoppiate a comando multiplo. A questi si aggiungevano due misti che si attestavano alla stazione di Lucera. Il traffico aumentava progressivamente e paradossalmente fu proprio questa una delle cause principali della fine della linea Foggia - Lucera - Lucera Città. Nelle ore di punta le due ALn.556 non erano più in grado di accogliere a bordo i 300 e più passeggeri presenti sulla nuova banchina che nel frattempo era stata predisposta dal comune. D'altra parte la composizione non era aumentabile a causa della limitata lunghezza del binario di arrivo a Lucera Città. Si pensò di immettere in servizio le nuove automotrici ALn.668 previa aumento del raggio di curvatura da 109 a 150 metri, diminuzione della pendenza fino al 40 per mille e aumento della lunghezza della banchina di Lucera Città, ma gli anni '60 erano caratterizzati dallo sviluppo impetuoso e spesso incontrollato del trasporto su gomma. Le proteste della popolazione non servirono a nulla e il 5 ottobre 1967 le FS chiusero l'intera linea Foggia - Lucera - Lucera Città non ritenendo opportuno alcun investimento. L'esistenza della ferrovia fu difesa da sindaci e cittadini e a nulla valse la "marcia su Foggia" dei lucerini. Come in tanti altre parti della penisola il trasporto su gomma aveva vinto sulla ferrovia, ma qui a Lucera la ferrovia fu paradossalmente vittima del suo stesso successo.
Passano molti anni ma Lucera non ha mai dimenticato il suo treno e così arriviamo al 2009 e alla nuova vita della Foggia-Lucera. Un finanziamento statale in base alla Legge 211/1992 e uno relativo al piano 1994/1999 delle opere pubbliche della Regione Puglia ha permesso la ricostruzione e l'attrezzamento tecnologico della tratta, la cui proprietà e gestione è stata rilevata dalle Ferrovie del Gargano. Il servizio ferroviario in pre-esercizio è ripreso alla fine del 2008. La prima corsa dimostrativa con il nuovo elettrotreno FLIRT è avvenuta il 20 gennaio 2009. Sono stati ordinati 9 elettrotreni FLIRT per il servizio passeggeri sulla rete esercita dalle FdG. Il servizio è stato aperto al pubblico il 14 luglio 2009.
Alla linea Foggia Lucera il compianto Ing. Piero Muscolino ha dedicato il volume " "Lucera e il treno" (Edizioni Calosci - Cortona - 1982) che è alla base di questa breve descrizione ed a cui rimando per uno studio più approfondito.
Prima dell'apertura del tronco Lucera - Lucera Città.
La planimetria del tronco Lucera - Lucera Città
(da "Lucera e il treno")
Un FLIRT delle Ferrovie del Gargano in sosta a Lucera. Con la ricostruzione della linea è stato definitivamente eliminato il tronco Lucera - Lucera Città perché non suscettibile di ampliamento e penalizzante per l'eccessiva pendenza stabilendo come stazione terminale quella passante di Lucera.
(da trenomania.org)
***** il nome viene oscurato automaticamente dal sito, si rimanda alla planimetria e alle didascalie delle fotografie.
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Posted - 31 December 2019 : 09:21:42
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quote: Originally posted by Piero Chionna
Un caso a parte riguarda le vecchie ferrovie industriali o forestali, come questa linea Decauvile che si snodava all'interno della Foresta Umbra, nel promontorio del Gargano, con uno sviluppo di binari che arrivò a superare i 23 chilometri. Questi impianti sono anche un ottimo spunto per interessanti realizzazioni modellistiche.
Dal sito del Corpo Forestale dello Stato una interessante ricerca del Vice Questore Aggiunto Forestale Claudio Angeloro
http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.4dbcb96203e24e2d0836/P/BLOB%3AID%3D1023
La segheria del Mandrione, ormai inattiva, con ciò che resta della Ferrovia Decauville proveniente dalla foresta:
(foto AISAF)
Il ricordo della linea Decauville presso il Museo di Lecce:
(foto AISAF)
Piero
La Regione Puglia sta valutando il ripristino a fini turistici della vecchia ferrovia Decauville della Foresta Umbra che si sviluppava all'interno dell'attuale Parco Nazionale del Gargano.
Dalla pagina FB di "Ferrovie del Gargano"
"LA FERROVIA DECAUVILLE SUL GARGANO E' la storia della nostra Terra. Ecco immagini e storia della linea ferroviaria a scartamento ridotto con binario formato da elementi prefabbricati montati e smontati velocemente. Una di queste linee era stata installata anche sul Gargano. La linea ferroviaria era nata per facilitare il trasporto dei tronchi dalle aree più interne del Gargano orientale sino ai luoghi di stoccaggio e alle segherie, prima tra tutte quelle del Mandrione. Il primo tratto della linea risale al 1898 e fu realizzato da alcuni privati nei pressi di Foresta Umbra. A partire da quel momento la ferrovia si estese progressivamente sia in termini di lunghezza che di mezzi a disposizione. Nel 1945, all’analisi delle dotazioni relative al distretto di Umbra risultavano 23 Km di linea, 7 locomotori, 54 carrelli. Analoga rete attraversava il complesso boschivo Quarto, Spigno e bosco di Manfredonia, nonché la faggeta di Rozzo Alto. In seguito l’eccessivo costo per la manutenzione e l’ammodernamento tecnologico decretarono il progressivo disuso della linea. Agli inizi degli anni ’60, la ferrovia è ormai inutilizzata. La trazione in salita avveniva con piccole locomotive a vapore mentre le discese avvenivano per inerzia. L’aderenza era facilitata con la caduta di sabbia sulle rotaie. Ogni percorso veniva scelto in modo da richiedere minime opere accessorie (ponti, muri di sostegno, ecc.) e con pendenze massime del 30‰. Ancora oggi i tracciati della ferrovia Decauville sono rintracciabili lungo alcuni sentieri."
Lo studio di fattibilità del 2005:
volume 1 https://drive.google.com/file/d/0ByAZxpx7MKR3TEtLZU1UbGdhRjA/view
volume 2 https://drive.google.com/file/d/0ByAZxpx7MKR3Mkl1YUVkUGxoRXc/view
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