T O P I C R E V I E W |
Staff |
Posted - 08 June 2008 : 18:05:42 In questo interessante articolo troviamo le prime tracce della divisione del fermodellismo nei due mondi a 3 e 2 rotaie. Lo trovate qui: http://www.marklinfan.net/da3a2rotaie.htm |
4 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Giovanni Punzi |
Posted - 19 June 2008 : 00:28:13 Grazie Alberto per la risposta. La pagina di Marco l'avevo già letta e riletta, e anch'essa ha contribuito alla mia idea. E' fuor di dubbio che sia un grande, anzi grandissimo lavoro, ma con il mio armamento in M non posso fare niente del genere. Ho visitato anche il sito del gruppo di Chiasso, ma non sono riuscito a trovare le informazioni che mi avevi segnalato. Possedendo solo armamento M e loco analogiche avevo trascurato la questione del decoder, ma facendo viaggiare le loco in analogico il pattino dovrebbe bastare, giusto? Poi c'è una cosa che a mio avviso è vantaggiosa: qualunque tracciato concepito per la corrente alternata può funzionare alimentato in correne continua senza dover installare dei relé, dato che i due poli non si incrociano mai. In ogni caso sono curioso di vedere se il sistema che ho in mente all'atto pratico possa funzionare Farò delle prove e vi terrò informati.
Giovanni |
Alberto Pedrini |
Posted - 18 June 2008 : 21:00:10 Ciao Giovanni, per questo problema, essenzialmente motivato dalla mancanza di materiale italiano già pronto, sono stati studiati e realizzati vari sistemi. I migliori a mio avviso sono due, entrambi realizzati da fior di ingegneri, che prevedono modifiche all'alimentazione dei binari senza modificare le macchine. Il primo è il plastico in binario K del gruppo fermodelli di Chiasso. Progetto e ingegnerizzazione di Riccardo Veri. Adesso è stato smontato per cause di forza maggiore, ma funzionava in modo impeccabile. http://www.afc-chiasso.com/
Il secondo è il plastico di Marco Grattieri, realizzato con binario C, che trovi qui sull'indice ed è altrettanto valido. http://www.marklinfan.net/marcomaria_grattieri.htm
La tua idea è teoricamente realizzabile, ma una volta applicato il pattino, ammesso che la macchina in questione circoli senza problemi sul binario M, conviene sicuramente installare un decoder multiprotocollo. Con meno di trenta euro la loco funzionerà in AC, CC, DCC e Märklin Motorola senza necessitä di alternare i due sistemi.
Alberto |
Giovanni Punzi |
Posted - 18 June 2008 : 15:08:31 Questo è un articolo davvero molto interessante. Grazie a Piero per averlo recuperato e divulgato. Avendolo letto attentamente, mi è balenata un'idea, e vorrei chiedere a qualcuno più esperto di me se è possibile praticarla. Premetto che non sono assolutamente esperto di elettrotecnica. Teoricamente, sarebbe possibile usare in corrente continua il binario Marklin, alimentando entrambi i binari col polo negativo e la terza rotaia col polo positivo? Con l'ausilio di un trasformatore per corrente continua e di macchine nate per corrente continua (sulle quali è stato modificato il sistema di captazione di corrente aggiungendo il pattino), sarebbe possibile far correre alternativamente macchine per corrente alternata e per corrente continua su un plastico con armamento Marklin senza operare alcun intervento sul tracciato e con interventi meno invasivi sulle loco (come le conversioni integrali con inserimento di relé, decoders, ecc)? Su un plastico analogico, ci sarebbero problemi con la motorizzazione degli scambi? E' possibile fare ciò anche sul binario M, dove la massicciata è isolata dalla terza rotaia (+) ma non dai binari (-) ? Ringrazio tutti per le risposte.
Giovanni |
Piero Chionna |
Posted - 13 June 2008 : 09:27:38 L'articolo porta la firma di Ranio Lobita, pseudonimo del grande Italo Briano, uno dei "padri" (forse il padre) del fermodellismo italiano. Forse vi sono scritte cose non gradite ai marklinisti, ma questo articolo, dal punto di vista storico, è veramente di grande valore. Ciao, Piero
|
|
|