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Nino Carbone
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Posted - 09 January 2013 : 12:59:17
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Ferrovie nella guerra |
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Nino Carbone
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Posted - 09 January 2013 : 13:14:23
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- Il viadotto ferroviario di Recco (Genova) - (Linea Genova-Pisa)
La cittadina di Recco fu gravemente danneggiata nella Seconda Guerra Mondiale dai bombardamenti aerei degli Alleati tra il 10 novembre 1943 e il 28 giugno 1944.
Secondo fonti storiche il paese fu colpito 27 volte provocando 127 vittime civili e oltre 200 feriti con la distruzione del 97% dell'abitato urbano.
L'obiettivo principale dei bombardamenti era il viadotto ferroviario, che con la sua distruzione, assieme a quello nel comune di Zoagli, isolarono di fatto la Riviera di Levante da Genova.
- Link correlato ponte di Zoagli: http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=4049 -
Nell'immediato dopoguerra si avviarono i lavori per la ricostruzione ex novo della cittadina e del viadotto.
Quasi contemporaneamente alla riapertura della linea aerea in corrente continua, il 9 agosto 1948 si inaugurò il nuovo viadotto, fino a quella data venne utilizzato quello provvisorio in legno in sostituzione di quello in muratura bombardato nel 1944.
- Storia del viadotto -
Tra le infrastrutture più importanti, quando si costruì nella seconda metà dell’Ottocento il primo tratto della ferrovia da Genova a Chiavari inaugurato nel 1868, il viadotto di Recco rappresentò (e lo è tuttora), l’opera civile di maggior impegno per le maestranze addette alla sua costruzione. Il viadotto nella sua prima fase costruttiva aveva un andamento curvilineo che mantenne inalterato nei tempi successivi ed era predisposto per 2 binari; binario semplice e binario per le precedenze.
Questa opera collega i 2 promontori che formano la rada di Recco, all’interno della quale sorge l’omonimo abitato.
La sua lunghezza complessiva misurava 281 m, altezza 19 m ed era sostenuto da 20 arcate, la sua larghezza di 5,09 m era commisurata per la posa di 1 solo binario.
Le 2 pile che scavalcavano il torrente Recco avevano le fondamenta poste ad oltre 20 metri sotto il piano della campagna, mentre l’attraversamento del torrente fu realizzato con una travata metallica poggiante sulle suddette pile, questa travata era lunga 30 m, alta 2,84 m e pesante 50 ton.
- Ponte con linea a binario semplice e binario per le precedenze con travata metallica centrale / Anni '10 -
- Foto da: ebay.it -
Dopo quasi 50 anni di attività, nel 1914 si pose mano alla realizzazione di un ampliamento e consolidamento del manufatto, perché già nei primi anni di esercizio lo stesso aveva manifestato cedimenti che comportarono la necessità di opere di rinforzo al fine di garantire il transito dei treni con un certo margine di sicurezza.
Questi cedimenti comportarono una limitazione di velocità dei convogli in transito sul viadotto. I lavori di raddoppio della tratta Pieve di Sori (poi Pieve Ligure)-Camogli fra il 1921 e il 1923 comportarono la costruzione di un nuovo viadotto, i lavori furono appaltati all’Impresa Lodigiani, poi affiancata dall’Impresa Cammeo e vennero eseguiti in 2 fasi.
Tra il febbraio 1914 e il marzo 1920 fu costruito un nuovo ponte parallelo al primo a distanza di circa 2 metri da quello esistente, che poggiava su 19 arcate con arcata centrale in muratura che superava il torrente di 32 m di luce. Lo spazio tra i 2 viadotti fu coperto da una piattabanda in ferro di calcestruzzo per l'inserimento del terzo binario atto alle precedenze. I 6 anni necessari per la costruzione furono giustificati dal coinvolgimento dell’Italia nel primo conflitto mondiale, che portarono ad un impegno di uomini e materiali sui fronti di guerra.
L’arcata centrale di 32 metri di luce che superava il torrente fu costruita in soli 16 giorni nel mese di settembre 1919, il viadotto entrò in esercizio il 4 maggio 1920.
- Pianta e profilo del secondo viadotto con binario di raddoppio e arcata centrale in muratura - (19 arcate esclusa quella centrale)
clic foto
- Pianta da: Tra mare e monti da Genova alla Spezia / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Nuova Editrice Genovese -
A lavori conclusi i treni iniziarono a circolare sul nuovo viadotto, mentre si procedette alla demolizione del vecchio manufatto.
Il ponte misurava una lunghezza complessiva di 373,40 mt e una larghezza di 13,50 m con un raggio di curvatura di 450 m. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sull’abitato di Recco incombeva un serio pericolo; proprio il viadotto ferroviario, che sarebbe diventato negli ultimi periodi del conflitto la causa scatenante dei bombardamenti, che distrussero il ponte e rasero al suolo la quasi totalità del paese con molte vittime civili.
A conflitto appena terminato, già nel luglio 1945, si cercò con pochi mezzi a disposizione, di realizzare un minimo di collegamento tra i vari paesi rivieraschi.
Contemporaneamente vennero pianificati i lavori di ripristino della linea Genova-La Spezia.
La Direzione Compartimentale delle FS ritenne di procedere alla ricostruzione della linea con un ponte provvisorio in legno e ferro a binario semplice.
Il ponte provvisorio di legno rimase operativo fino al 25 ottobre 1948. Nel luglio 1948, con tempi di lavoro decisamente brevi, fu completato il viadotto definitivo in cemento armato e aperto al traffico il 9 agosto 1948. Di larghezza sufficiente alla messa in opera di 3 binari, il viadotto (sempre a sviluppo curvilineo) presenta un raggio di 400 m e 6 arcate aventi una luce di 42,20 m a struttura con timpani a giorno. Attualmente il manufatto, dipinto con colori che cercano di armonizzarsi tra loro, attenuano il cupo impatto del grigio del cemento ed parte integrante del paesaggio di Recco.
- Foto da: it.wikipedia.org -
- Link correlato stazione Recco nella Liguria di Levante: https://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=3107&whichpage=1
- Immagini -
- Verso levante nel 1908 -
- Foto da: agenziabozzo.it -
- Verso ponente -
- Una panoramica di Recco inizio anni '10 circa -
Clic foto
- Foto Archivi Alinari (Firenze) / Supplemento La Stampa -
- 1930 / Il viadotto con 3 binari: 2 di linea e 1 per le precedenze -
- Foto da: agenziabozzo.it -
- Veduta aerea del viadotto prima di uno dei 27 bombardamenti aerei tra il 1943 e il 1944 -
- Foto da: ilcielosopralacorte4.blogspot.it -
- Il viadotto colpito -
- Foto da: ilcielosopralacorte4.blogspot.it -
- 1944 / La cittadina di Recco sottoposta al bombardamento -
- Foto da: portofinoamp.it -
- La conseguente distruzione totale del viadotto e dell'abitato urbano circostante -
- Foto da: zanleoneblogspot.com -
- Foto da: ferrovie.it -
- 1945 / Una fase della costruzione provvisoria in legno ad opera dell'Impresa Lodigiani -
- Foto da: lombardiabeniculturali.it -
- Il ponte di legno con linea aerea trifase -
- Foto da: ferrovie.it -
- A monte vennero costruite le fondamenta per il nuovo viadotto -
- Foto da: ferrovie.it -
- 1948 / Una fase avanzata dei lavori di costruzione degli archi del viadotto in cemento armato -
- Foto dal libro: Tra mare e monti da Genova alla Spezia - Nuova Editrice Genovese / C.Bozzano/R.Pastore/C.Serra -
- Il viadotto ultimato a 3 binari con timpani a giorno, raggio di curvatura 400 metri con 6 arcate di 42,20 m ciascuna -
- Attorno, la cittadina distrutta ancora da ricostruire, sullo sfondo il promontorio di Portofino -
- Foto da: salini-impreglio.com -
- Agosto 1948: sulla linea delle Riviera di Levante il sistema ha trifase ormai lasciato il posto alla corrente continua, la linea verrà aperta al traffico il 9 agosto - Locomotive trifase E.551 con E.554 (disattivate sotto la linea di contatto per la continua) spinte dalla locomotiva Gr.735.025, vengono utilizzate per collaudare il nuovo viadotto.
- Pubblifoto / da: iTreni oggi 21 -
- 1949 il viadotto operativo -
- Il ponte provvisorio in legno è stato demolito, sono visibili i resti accatastati -
- Foto da: ferrovie.it -
- Nino -
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Nino Carbone
6995 Posts |
Posted - 11 January 2013 : 15:51:08
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- ALe.801/940 transita sul viadotto l'8 febbraio 2009 -
- Per integrare meglio l'imponente struttura in cemento nel centro abitato, da qualche anno il viadotto è stato tinteggiato con i colori pastello tipici delle case liguri...
- Foto Maurizio Boi / da: flickr.com -
...fino ad essere mimetizzato con l'ambiente circostante -
- ALe.426.062 (TAF 062) il 22 ottobre 2010 -
- Foto Maurizio Boi / da: flickr.com -
- Nino -
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Piero Chionna
Italy
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Posted - 27 January 2013 : 19:32:47
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Voglio riportare alla memoria un evento che ebbi modo di conoscere nella mia infanzia, attraverso un racconto che ascoltai ad Alessandria, la città dove mio padre si era stabilito nel 1954 e dove io nacqui. Solo in anni recenti ho scoperto che il 30 aprile 1944, il mio luogo di nascita e quello di mio padre, distanti 1000 chilometri, si ritrovarono uniti, loro malgrado, da un tragico evento.
http://www.isral.it/web/web/risorsedocumenti/25%20aprile_alessandria%20sotto%20le%20bombe.htm
Dal comando del 450th Bomb Group (15th Air Forced US ARMY) con base a Manduria (TA):
HEADQUARTERS 450TH BOMBARDMENT GROUP (H) AAF APO-520 US ARMY S-2 NARRATIVE REPORT MISSION DATE: APRIL 30, 1944
MISSION NBR. 59
TARGET: Allessandria, Italy - Marshalling Yard
I. CHRONOLOGY Thirty- five B-24's took off at 0802 hours to bomb Allessandria Marshalling Yard. Three returned early. Thirty-two dropped 79.5 tons of 500 lb G.P. bombs on target at 1230 hours from 19,000 - 20,000 feet.
II. ROUTE AND ASSAULT Rendezvoused with the 449th Bomb Group over Manduria at 0850 hours at 6000 feet. Rendezvoused with other Wing groups on course to San Vito D' Normanni (http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1900) at 0905 hours at 6000 feet. Continued on course to turning point to key point at Ravena to turn point at Ponte Vico to turn point at Binasco until I.P. at Mortara was reached; then made attack on target on axis of 205 degrees, rallied left and on course to Portocivitanova and hence to base. Rendezvoused with 40 P-38's near Rimini at 1115 hours and they accompanied formation until 1350 hours.
III. RESULTS Approximately 50 bombs fell in marshalling yard. Largest concentration of bursts was observed in the fields about 2500 feet east of south marshalling yard. Several direct hits on munitions plant and much red flame and black and grey smoke seen from that location. Photographic coverage shows many other bursts in city with 3 direct hits on state buildings.
IV. ENEMY RESISTANCE A. Fighters: One ME-109 seen near Milano but was too far away to observe any markings. B. Flak: Ten to 15 heavy guns along course from Rimini to Cesenatico which fired slight and inaccurate flak at the formation. At Prato slight and inaccurate heavy type flak was observed.
V. OBSERVATIONS A red nosed P-38 with number 56 on it flew with formation from target area to coast line. At 1130 hours from 16,500 feet, 3 aircraft observed on airdrome at Rimini and from 13,000 feet at 1209 hours, 24 planes were seen on airdrome at Pistoia. One 3 engine silver colored bomber seen on airdrome at Ancona at 1342 hours from 12,000 feet.
VI. CASUALTIES None.
VII. FLIGHT LEADERS Davis Leebody Tate Kantner Wells Kaulfuss McWhorter Cottfried Sain Warner Cantrell Miles
Aeroporto di Manduria: pronti al decollo, verso un destino ignoto
B24 in rotta d'avvicinamento
Il triangolo che dalla stazione di Alessandria conduce a deposito locomotive, parco vetture e smistamento. Il fiume Tanaro, non visibile, si trova sulla destra.
Una virata sulla destra del parco carrozze; la foto è stata scattata subito dopo l'immagine precedente. Si nota la stessa strada sulla destra con la cascina.
Never again!
Alessandria oggi, con il suo grande impianto ferroviario in gran parte inutilizzato. Si individuano chiaramente i punti fotografati durante l'attacco, gli stessi che furono nuovamente colpiti durante il terribile alluvione del novembre 1994. Ben visibile la sella di lancio e gli impianti per la frenatura dei carri:
http://it.bing.com/maps/?v=2&cp=rgj9kfhqh8n8&lvl=17&dir=270&sty=o&where1=Alessandria%2C%20Piem.%2C%20Italia&form=LMLTCC
Un progetto per il futuro: http://www.slala.it/files/10---3.0-smistamento.pdf
Piero
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Piero Chionna
Italy
8643 Posts |
Posted - 05 March 2013 : 18:46:26
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Ancora in Liguria con queste tre immagini del bombardamento sulla stazione di Imperia Oneglia.
Viene colpito il ponte ferroviario sul torrente Impero:
I danni sugli impianti ferroviari e sulle aree adiacenti:
I bombardieri lasciano il cielo di Imperia. In primo piano si nota il centro abitato di Porto Maurizio e sullo sfondo Oneglia:
Piero
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Piero Chionna
Italy
8643 Posts |
Posted - 04 April 2013 : 23:02:18
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La conquista da parte degli alleati di Napoli e di Foggia rappresentò una tappa fondamentale per le sorti della guerra in Europa. L'operazione è conosciuta come "Campaigns Naples - Foggia" Nell' estate del 1943 esisteva nell'area foggiana un complesso di numerosi aeroporti ancora in mano alla Luftwaffe. Per conquistare queste infrastrutture gli alleati sottoposero per diversi mesi la città di Foggia ad una serie impressionante di bombardamenti a tappeto, tanto da renderla, con Napoli, la città italiana più colpita durante la seconda guerra mondiale. L'importanza di Foggia derivava dal fatto che dai numerosi aeroporti di Capitanata si potevano raggiungere con relativa facilità tutta una serie di importanti obiettivi posti in Germania, Austria, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, diminuendo il tragitto di andata e ritorno verso l'Europa Centrale di circa 600 chilometri rispetto alle basi del Salento.
Il ruolo strategico di Foggia era anche determinato dall'importanza dei suoi impianti ferroviari. La città era infatti sede di officine di riparazione del materiale rotabile e di un grande deposito locomotive. I bombardamenti dell'estate 1943 annientarono completamente le infrastrutture ferroviarie; uno in particolare, quello che colpì i sottopassaggi della stazione, è ricordato per la sue terribili conseguenze. Foggia, insieme a Napoli, fu la città italiana più colpita dai bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale.
Il quadro completo degli eventi è descritto sul sito: http://foggiainguerra.altervista.org
Le incursioni iniziarono il 28 maggio 1943 e si conclusero il 18 settembre: http://foggiainguerra.altervista.org/wordpress/i-bombardamenti/
NB: i dati che riportano i numeri delle vittime, sebbene ufficiali (Esercito e ISTAT), vengono da più parti considerati eccessivi, e pertanto non attendibili.
Dal settimanale "The War Illustrated" del 29 ottobre 1943: https://dl.dropbox.com/u/3035569/TWI-43-10-23.pdf
Un bombardamento su Foggia; in alto a destra si nota la stazione ferroviaria:
La stazione ferroviaria:
Deposito locomotive di Foggia - Militari fotografati davanti al materiale rotabile; si notano Automotrici Aln772 e Aln 556:
DISTRUZIONI E DANNI AGLI IMPIANTI FERROVIARI
Binari sconvolti e dissestati m. 29.000 Deviatori distrutti n. 110 Fabbricati crollati mc. 624.000 Veicoli distrutti n. 527 Veicoli danneggiati gravemente n. 1.044 Linee elettriche di contatto danneggiate m. 20.000 Condotte idriche m. 1.000
Tutte le immagini sono tratte dal sito http://foggiainguerra.altervista.org/wordpress/foto/
Ultima nota: Il 23 agosto 1944 decollò da Foggia in volo di di ricognizione il "Mosquito" del 60th Photo Reconnaissance Squadron della RAF che per primo, e casualmente, fotografò il campo di Auschwitz-Birkenau.
Piero |
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Piero Chionna
Italy
8643 Posts |
Posted - 09 April 2013 : 23:33:32
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Aggiungo due immagini del deposito locomotive di Foggia come appariva all'epoca della sua inaugurazione avvenuta nel 1930, durante i primi esperimenti di elettrificazione a 3000 Vcc condotti in Italia lungo la linea Foggia-Benevento. Nelle immagini si notano le nuove E626 in sosta presso gli stessi edifici visibili nelle foto del periodo bellico precedentemente pubblicate.
(foto Ministero dei Trasporti)
Piero
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Piero Chionna
Italy
8643 Posts |
Posted - 28 May 2013 : 20:14:45
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28 maggio 1943, 70 anni fa, in queste ore, iniziava il bombardamento di Foggia:
Piero
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Alberto Pedrini
Italy
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Posted - 29 July 2013 : 17:16:03
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Firenze 1944, le immagini parlano da sole
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Alberto |
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Alberto Pedrini
Italy
11477 Posts |
Posted - 29 July 2013 : 17:16:32
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Ancona 1944, rifornimento acqua
Una parte dello scalo ancora non bombardata
Una GR 735 lascia lo scalo
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Alberto |
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Luigi Ceffa
Italy
503 Posts |
Posted - 29 July 2013 : 19:18:11
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Queste immagini dovrebbero essere opera di Walter Hollnagel, fotografo ufficiale delle Ferrovie tedesche dal 1926. TuttoTreno gli aveva dedicato uno speciale nel Maggio 2009.
Di diversi Autori penso le molte altre foto d'epoca che ci hai fatto pervenire questo pomeriggio, accomunate dalla presenza dello stesso simbolo-lanterna in basso a sinistra, riconducibile al sito da te indicato.
Si tratta di materiale di altissima qualità e di grande effetto, grazie. |
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