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 Italy 1943: raccordo ferroviario anglo-americano
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 01 October 2013 :  20:08:29  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Queste due vedute aeree mostrano le installazioni aeroportuali negli anni '30.
Non c'è evidenza degli otto hangar per biplani e dei quattro hangar per triplani, visibili in altre foto aeree, ma si vedono chiaramente i due grandi hangar per dirigibili.
Nella prima foto il cerchio evidenzia la scritta "Brindisi" dipinta sul terreno; questo ci dice che all'epoca dello scatto non era ancora stato realizzato il campo terrestre di Brindisi.
Le scritte a terra erano conformi all'Od. 6 "Segnalazioni e disciplina di volo sugli aeroporti miliari e campi di fortuna". Quando nei primi anni '30 venne disposta la realizzazione del campo terrestre di Brindisi, che già disponeva di un grande idroscalo, il nostro aeroporto assunse la denominazione di San Vito dei Normanni, come si evince dalla scritta a terra visibile nella seconda fotografia:





(Foto Aeronautica Militare "Troupe Azzurra" dalla fototeca dell'autore del libro)

Piero

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Piero Chionna

Italy
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Posted - 17 October 2013 :  21:40:20  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
La base torna in attività dopo anni di abbandono, ma questa volta con compiti di pace.

http://www.hrdlab.eu/index.php?s=san+vito+dei+normanni

http://www.hrdlab.eu/index.php?s=san+vito

http://www.brindisireport.it/cronaca/2013/10/17/ex-base-usaf-pronto-il-nuovo-deposito-onu/


Piero

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Piero Chionna

Italy
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Posted - 22 November 2013 :  01:34:08  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Con l'emergenza umanitaria nelle Filippine è ripresa l'attività dell'ex base USAF trasformata in Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD – United Nations Humanitarian Depot), gestita dal Programma Alimentare Mondiale (PAM).

La base di San Vito dei Normanni supporta la base logistica di Brindisi da cui partono i voli delle missioni di soccorso umanitario.

Seguono alcune immagini della base di Brindisi.

In questa foto si notano chiaramente i quattro Hangar della base idrovolanti risalenti al periodo antecedente la seconda guerra mondiale;
http://www.unlb.org/gallery/big/2005_0105Natale20040102.JPG


Qui, in alto e leggermente a destra rispetto al centro, si nota la (ex) stazione ferroviaria marittima:

http://www.unlb.org/gallery/big/2005_0105Natale20040104.JPG

(Foto della stazione marittima durante la Prima Guerra Mondiale http://www.marklinfan.com/public/Piero%20Chionna/Nuovo2brindisi1915.jpg)

Operazioni di carico e automezzi:
http://www.unlb.org/gallery/big/126_2666.JPG
http://www.unlb.org/gallery/big/DSCN2412.JPG
http://www.unlb.org/gallery/big/Sea%20Shipment%20-%20UNMISUD%206.JPG
http://www.unlb.org/gallery/big/105-9.JPG
http://www.unlb.org/gallery/big/monuc_00.jpg

Piero

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Luigi Ceffa

Italy
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Posted - 23 November 2013 :  15:05:02  Show Profile  Reply with Quote
Un insieme di emozionanti balzi a ritroso e avanti nella storia, su fatti cui il tempo non puo' togliere un senso di comunicazione di valori fondamentali, per quanto drammatici fossero.
La cartina sul numero impressionante di airfields degli alleati racchiusi nel territorio pianeggiante foggiano (pagina precedente) fa pensare ad eventi di rapidita ' fulminea, non lontana dalla frenesia delle azioni anche comuni della vita odierna.
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 23 November 2013 :  15:52:12  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Grazie Luigi
Avevo pensato di rielaborare questa ricerca riordinando gli interventi secondo la cronologia degli avvenimenti, ma le tue considerazioni mi provocano qualche ripensamento.
Cosa ne dici, lascio tutto così e continuo a giocare con questi salti avanti e indietro nel tempo?

A volte, riguardando questa discussione, mi sembra di riascoltare i racconti di mio padre che aveva lavorato giovanissimo nel campo d'aviazione, racconti di atterraggi d'emergenza, di impressionanti formazioni di bombardieri alleati che, decollati dalle basi del Salento ormai libero, si concentravano in quel punto per fare rotta verso i loro obiettivi. Mi parlava di quei soldati alleati che gli avevano insegnato un po' di inglese e che spesso regalavano cioccolato e scatolette di carne.
Anni più tardi, anch'io ho avuto modo di conoscere alcuni militari dell'Aviazione degli Stati Uniti che risiedevano in paese.
Ricordo con piacere le serate estive passate in campagna, in compagnia di alcune famiglie di militari americani diventate ormai "di casa".
Conservo ancora una camicia militare con il logo del "Cryptologic Group" del 6917th ESC che il buon Sergente Jhon mi regalò prima di partire per una nuova lontana destinazione.







La "Elephant Cage" fotografata nel 1976, duecentesimo anniversario della nascita e della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America




La piantina della SVAS nel 1975


Piero

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Luigi Ceffa

Italy
503 Posts

Posted - 23 November 2013 :  17:47:02  Show Profile  Reply with Quote
ciao Piero,
in questa sede, penso che sia a posto così.
Un sito di carattere storico/archeologico pugliese sarebbe ben lieto di accogliere un contributo riordinato di questo tipo, allora l'ordine cronologico potrebbe essere una possibilità.

Estrarrei l'intervento di G.Lastrucci e la tua replica per una nuova discussione, propongo "Binari storici del foggiano durante la WG II", immagino che qualche linea fosse utilizzata per tutti quegli approvvigionamenti, perchè non scavare un po' anche nella Capitanata, l'area geografica è ben distinta da quella trattata in questa discussione.
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 19 December 2013 :  00:34:09  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Ciao Luigi, non sono a conoscenza di raccordi ferroviari al servizio degli aeroporti dell'area foggiana.
Approfitto per inserire questo interessante documento che testimonia l'importanza della conquista di Foggia:
https://scontent-b-lhr.xx.fbcdn.net/hphotos-prn1/1526143_658341817545675_1456527045_n.jpg

Piero

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Piero Chionna

Italy
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Posted - 22 December 2013 :  01:20:26  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Gli americani, arrivati nel settembre del 1943 subito dopo i reparti inglesi e polacchi, dotarono l’aeroporto (San Vito dei N.) di attrezzature speciali e costruirono uno scalo merci collegato alla linea Bari – Lecce tramite un raccordo ferroviario di 700 metri.
In questo modo i treni potevano essere caricati e scaricati direttamente presso i depositi di materiale, rendendo superfluo il trasbordo su autocarri.
Ogni binario era affiancato da una strada e ad ogni estremo di binaro (lato scambio e lato paraurti) tutte le strade erano collegate tra loro da arterie trasversali.
Oltre ad utilizzare i fabbricati esistenti, tutti in buon stato, gli americani costruirono nuove baracche in legno per acquartierare il sempre più numeroso personale militare, anche se molti rimasero negli attendamenti e sotto le numerose arcate del cavalcavia della stazione ferroviaria di S. Vito dei N.
Tuttavia, gli spazi in uso agli alleati non si rivelarono sufficienti a contenere l’immensa quantità di materiali da guerra che affluiva dai porti di Brindisi e Taranto.
Furono pertanto requisiti grandi appezzamenti di terreno agricolo su cui furono ammassati ingenti quantitativi di armi e munizioni.
A cielo aperto, venivano stoccate cisterne di carburante e contenitori di grassi e olio lubrificante.
Il “Petrol Point” si estendeva per alcuni chilometri lungo la strada in direzione di Mesagne



- L'attacco all'industria aeronautica tedesca -

"Operation Argument", la "Big Week" del 20/25 febbraio 1944 http://en.wikipedia.org/wiki/Big_Week
http://otautkus.webs.com/Operation%20Argument.pdf

https://www.youtube.com/watch?v=-63GORnCX1Y

L'offensiva fu condotta dalle basi britanniche dell' 8th e 9th US Army Air Forces, dalla 15th dislocata nelle basi pugliesi del Salento e dell'area foggiana, e dal RAF Bomber Command.

Dal sito del 449TH BG di Grottaglie:
http://449th.org/bigweek.php

I "Narrative Report" del 450TH BG di Manduria:
http://www.450thbg.com/real/s2/1944/february/22February.shtml
http://www.450thbg.com/real/s2/1944/february/23February.shtml
http://www.450thbg.com/real/s2/1944/february/25February.shtml



Nella cartina seguente Mesagne è erroneamente indicata col nome di Mesango:


Piero

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Piero Chionna

Italy
8632 Posts

Posted - 22 December 2013 :  11:51:14  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Guardando questa foto mi tornano alla mente i racconti di mio padre che al campo d'aviazione aveva imparato un po' di inglese proprio da uomini come questi

Lezioni di italiano a Manduria; il bambino si chiamava Vincenzo Dimitri.



Piero

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Piero Chionna

Italy
8632 Posts

Posted - 18 January 2014 :  10:37:46  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
http://www.pennula.de/airport/flughafen-flugplatz-baden-baden-bis-butiaba.htm




Piero

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