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 I treni di Michele Sambonet
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 05 November 2019 :  13:56:44  Show Profile  Reply with Quote
Francia - Compagnie des chemins de fer de l'Est




Serie 13 241.002 EST (1930-1934) in livrea d'origine nel 1933. (Märklin 39243)
Principalmente impiegate sulla linea Parigi-Belfort-Basilea, queste potenti Mountain (2D1), con motore a doppia espansione, furono progettate per trainare convogli di 700 tonnellate a velocità sostenute, anche su pendenze del 5‰.
Meglio conosciute come 241 A, furono le prime Mountain costruite in Europa e da subito evidenziarono un grosso problema: i 4 assi accoppiati con ruote di grandi dimensioni (1.950 mm per questa serie) creavano un pericoloso movimento parassita di beccheggio (o galoppo: movimento oscillatorio lungo l'asse longitudinale che con l'aumentare della velocità porta le prime e le ultime ruote accoppiate a sollevarsi e a martellare i binari, con grosso rischio di deragliamento). Anche in America ebbero lo stesso problema con le loro Northern e André Chapelon tentò per anni di risolverlo, ma invano. Il professor Rocard formulò addirittura una teoria matematica a riguardo. Queste Mountain erano comunque ottime locomotive, ma dovettero limitare la loro velocità massima a 110 Km/h.
Ho preso questo modello per un motivo ben preciso: volevo una Mountain e non poteva che essere francese, in quanto è la locomotiva a vapore più rappresentativa di questa nazione. Inoltre è molto bella!
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Gian Michele Sambonet

Italy
5369 Posts

Posted - 07 November 2019 :  10:26:10  Show Profile  Reply with Quote
Austria - Wiener Lokalbahnen




Reihe 178 72 W.L.B. (1898-1924) in livrea d'origine nella prima metà degli anni '20. (Modello Brawa in metallo)
Una piccola ma eccellente locomotiva tender ad aderenza totale (D), di concezione tipicamente austriaca, che ebbe larga diffusione e divenne molto popolare. Progettata da Karl Gölsdorf, era utilizzata, oltre che dalla KkStB (Kaiserlich-königliche österreichische Staatsbahnen) poi BBÖ, anche da molte compagnie private per il servizio locale su linee impervie, caratterizzate da curve a raggio molto stretto.
Alle macchine che in servizio dovevano attraversare fitte zone boschive, sul camino era applicata una specie di "pignatta" con una griglia, che serviva a non emettere ceneri e lapilli incandescenti.
La W.L.B. 72 del 1919 è oggi una locomotiva storica funzionante, preservata da Martinsberger Lokalbahnverein.
Ho voluto rappresentare l'Austria con un modello che la contraddistingue particolarmente ma molto piccolo, in contrapposizione alla Francia.
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 07 November 2019 :  10:26:37  Show Profile  Reply with Quote
Stati Uniti d'America


Le ferrovie americane, altra mia grande passione sin da bambino. Di americane però, ho solo tre locomotive e tutte Märklin: una diesel, una a vapore e una elettrica. Nelle tre tipologie, forse le più famose e le più rappresentative. Tutte molto americane.





ATSF EMD F7 305, verso l'inizio degli anni '50. (Märklin 26496)
Dall'inizio degli anni '50, le F7 (1949-1953) Warbonnet della Santa Fe in formazione ABB, con numerazione 300..., erano usate in testa al "Super Chief", mentre le formazioni ABBA, con numerazione a due cifre che proseguiva quella delle F3, erano usate in testa a "El Capitan".





UP 4013 "Big Boy", verso l'inizio degli anni '50. (Märklin 37990)
Considerata la più grande e la più potente locomotiva a vapore al mondo, questa Mallet da montagna (4-8-8-4), costruita da ALCO tra il 1941 e il 1944, era usata in testa a pesanti treni merci sulle ripide salite dei Monti Wasatch nello Utah o quelle del Passo Sherman Hill nel Wyoming.





PRR GG1 4935, verso l'inizio degli anni '50. (Märklin 37490)
Le possenti GG1 della Pensy (1934-1943) erano utilizzate in testa ai treni passeggeri sul Northeast Corridor, ma con l'intensificassi della crisi nel comparto viaggiatori, iniziata nei primi anni '50, passarono progressivamente al servizio merci.





E infine tre caboose...
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Gian Michele Sambonet

Italy
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Posted - 23 November 2019 :  14:46:20  Show Profile  Reply with Quote
Non avendo un plastico, ho deciso di realizzare due diorami per esporre a rotazione i miei modelli.

1° diorama: per esporre il vapore.
2° diorama: per esporre i convogli del Gottardo (semplice, stretto e lungo a doppio binario).

Entrambi raccordabili all'anellone che monto abitualmente per muovere i treni. Ho già quasi tutto il materiale e non resta che iniziare.
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Gian Michele Sambonet

Italy
5369 Posts

Posted - 23 November 2019 :  15:30:04  Show Profile  Reply with Quote
Idea per un diorama di pura fantasia, per godere al meglio le mie locomotive a vapore.

Il progetto aggiornato è pubblicato più avanti.

Un sito storico museale ambientato nel presente, con deposito a 9 rimesse per locomotive a vapore, piattaforma girevole, rifornimenti di acqua (con serbatoio a torre), sabbia e carbone, smaltimento ceneri, officina... Le strutture e le gru risalgono agli anni '20 e '30, mentre altri macchinari, illuminazione e segnaletica agli anni '50.

Ambientazione: Germania sul Reno
Epoca: tutte
Binario: "K" (senza catenaria)
Dimensioni: 250x100 mm.

Il sito accoglie anche una antica segheria che gestisce una linea a scartamento ridotto per il trasporto dei tronchi da lavorare. Inoltre è presente un pontile in legno, con l'ormeggio per un rimorchiatore storico...

Piattaforma, rimesse, binari, segnali, scatole di montaggio varie e trenino H0e erano in uno scatolone in attesa da tempo (pontile e segheria Busch in legno li ho acquistati ora) e a parte il materiale elettrico (servomotori, illuminazione esterna e interna), sul quale devo ancora decidere, penso di avere tutto il necessario per procedere. Basandomi sullo schema illustrato, traccerò direttamente sul pannello, con l'aiuto di dime che ho già preparato. Definito il tutto procederò a realizzare la struttura in compensato del telaio (alto 30 e in parte 15 cm), che appoggerà sul telaio di una robusta e inutilizzata scrivania Ikea.
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Riccardo Bastianelli

Italy
3311 Posts

Posted - 23 November 2019 :  20:40:30  Show Profile  Reply with Quote
Bell'idea.
Sei sicuro che sia sufficiente 1 metro di larghezza?

Riccardo
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Gian Michele Sambonet

Italy
5369 Posts

Posted - 24 November 2019 :  08:27:25  Show Profile  Reply with Quote
Sono 2,5 metri di larghezza per 1 metro di profondità. Ci sta tutto, ho già fatto le prove con binari montati e dime delle strutture. Gli edifici arrivano a 5 cm dal margine. Sono stretto per la strada che scende, ma utilizzerò dei muri in pietra di contenimento, come nei pressi dell'imbocco della galleria.
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Gian Michele Sambonet

Italy
5369 Posts

Posted - 24 November 2019 :  12:04:25  Show Profile  Reply with Quote


Piccolo convoglio di legname a scartamento ridotto, con trattore diesel LKM, per la segheria del mio diorama.
Ho questo trenino prodotto da Roco da quasi trent'anni e finalmente ha trovato la sua destinazione.
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Gian Michele Sambonet

Italy
5369 Posts

Posted - 07 January 2020 :  13:47:59  Show Profile  Reply with Quote
Tutto da rifare...

Fortunatamente non ho ancora iniziato ad assemblare definitivamente il modulo.
Un infinità di problemi da risolvere e di decisioni da prendere, che mancando l'esperienza mi fanno perdere un sacco di tempo, con la consapevolezza che poi sarà difficile se non impossibile rimediare agli errori.
Ma oltre ai problemi tecnici, ho dovuto risolvere anche quelli relativi all'impostazione di ciò che voglio riprodurre.
Come funziona un deposito per locomotive a vapore? Ero completamente ignorante in materia, ma ora mi sono chiarito le idee.

I depositi erano solitamente adiacenti agli scali o alle stazioni, ma non necessariamente. A volte erano delocalizzati e le locomotive dovevano percorrere una breve tratta per raggiungerli, che poteva essere anche a binario singolo e regolata da segnali.
I depositi potevano essere molto grandi, ma anche piccoli e in base a questi mi sono documentato al fine di non sbagliare.

L'area del deposito comprendeva un minimo di 3 binari paralleli (entrata, uscita e servizio), due dei quali collegati alla piattaforma girevole che dava l'accesso alle rimesse.
I rifornimenti avvenivano prima del rimessaggio (cosa che non sapevo) e in quest'ordine (in Germania): carbone, acqua con scarico ceneri e spegnimento del focolare (che non avevo previsto), in ultimo la sabbia (che avevo collocato dalla parte sbagliata). Le locomotive spente ma ancora in pressione raggiungevano la piattaforma ed entravano in rimessa a ritroso.

I due binari di accesso alla piattaforma potevano essere utilizzati sia in entrata, sia in uscita. Quindi entrambi erano attrezzati per le operazioni di rifornimento e di smaltimento.
Il terzo binario (tronco) serviva ad accogliere i carri di servizio con i rifornimenti di carbone e sabbia o per lo smaltimento ceneri.
Spesso era una sola gru mobile ad occuparsi del carico del carbone e dello svuotamento del pozzo con le ceneri.

La piattaforma dava l'accesso anche a un binario con fossa di ispezione esterno alle rimesse, provvisto delle attrezzature per la pulizia periodica della caldaia, del forno e della camera a fumo.
Mentre all'interno delle rimesse un'altro binario con fossa di ispezione serviva alla manutenzione periodica degli organi in movimento. Solitamente una piccola officina per le riparazioni era adiacente.

Prima di riprendere sevizio, effettuati tutti i controlli preliminari, la locomotiva veniva accesa e non appena possibile veniva fatta avanzare per porre il camino all'esterno. In Germania molte rimesse non disponevano di cappe per convogliare i fumi. Completate le fasi di lubrificazione e raggiunta la pressione, la locomotiva si dirigeva verso l'uscita del deposito dove attendeva il segnale di via per raggiungere la stazione o lo scalo di destinazione.

Molti depositi non erano provvisti di segnali o di scambi comandati a distanza ed erano le squadre di servizio a gestire la movimentazione coordinate da un addetto in comunicazione con il centro di controllo. Altri disponevano perlomeno di segnali in uscita, che potevano essere anche ad ala, se il deposito non era adiacente ad una stazione o uno scalo. Anche le piattaforme potevano disporre di segnalazione, che poteva essere disposta sulla piattaforma stessa o a lato dei binari di ingresso esterni (non quelli delle rimesse).

Il progetto aggiornato è pubblicato più avanti

Morale ho dovuto aggiungere una fossa di ispezione in rimessa affianco all'officina, 2 fosse in linea per lo smaltimento ceneri che convogliano in un pozzo centrale in corrispondenza delle colonne per il rifornimento d'acqua, permettere alla gru del carbone di raccogliere anche le ceneri dal pozzo centrale, spostare la torre della sabbia sul lato opposto, aggiungere una colonna per l'acqua anche in prossimità del binario per le pulizie, dal momento che la caldaia veniva svuotata e quindi doveva essere rabboccata prima che la locomotiva tornasse in rimessa. Infine aggiungere anche i segnali.

Ho trovato su eBay una rara scatola di montaggio Bochmann & Kochendörfer per realizzare le due fosse per le ceneri, con pozzo centrale e colonnine per l'acqua.
Non riuscirò però ad adottare la soluzione di Fabrizio per il contatto centrale sulle fosse, che risolverò con una corda di chitarra tesa.
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Piero Chionna

Italy
8643 Posts

Posted - 07 January 2020 :  15:26:35  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Ottima idea che consentira di aggiungere valore alla tua collezione di modelli.
In tema di depositi locomotive segnalo un vecchio manuale delle edizioni Locodivision dal titolo "Depositi in scala".
E' un manuale di 142 pagine interamente dedicato ai depositi locomotive (1984).
Si tratta della traduzione in italiano del testo originale in lingua tedesca di Hans Joachim Spieth (edizioni Alba)

Piero
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