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Nino Carbone
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Posted - 23 August 2015 : 16:41:05
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- Stazione Sestri Ponente (GE) - (E’ situata sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia) La stazione venne aperta nel 1856, in concomitanza l’apertura della tratta Sampierdarena-Voltri, e già a quel tempo fu un’importante stazione, sia per il traffico passeggeri che merci, e anche per i raccordi ferroviari asserviti alle industrie e cantieri navali.
L’impianto disponeva di un fascio binari di transito utilizzati per manovre, incroci e precedenze.
Il fabbricato viaggiatori è stato completamente ristrutturato negli interni e ritinteggiato di rosso all’esterno.
Dal giugno 2012 ha assunto la nuova denominazione:
- Genova Sestri Ponente/Aeroporto -
Attualmente dispone di 2 binari di corsa, con banchine e di 1 binario per le precedenze.
E’ dotata inoltre di un fascio merci di 6 binari per lo stazionamento dei carri, utilizzato quasi esclusivamente per convogli destinati al trasporto di materiale siderurgico del vicino stabilimento ILVA di Cornigliano con il cui scalo e collegata. - La stazione nei primi anni del '900 - (Cartolina spedita il 10 aprile 1903)
- Foto da: ferrovie.it -
- Anni ‘20 -
- Foto da: genovacards.com -
- Anni ‘50 -
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri - (2008)
- Foto E. Imperato / da: trenomania.org -
- Foto Mauro Comiotto / da: static.panoramio.com -
- Il retro - (2013)
- Foto Alessio Sbarbaro / da: it.wikipedia.org -
- Foto Simone Aveta / da: genovapost.com -
- I binari merci -
- Foto Sextum / da: it.wikipedia.org -
- Dal satellite - Clic foto
- Foto da: Google earth -
- Transiti - - https://www.youtube.com/watch?v=WkVSeq4enJs - - https://www.youtube.com/watch?v=83p7YIu8Ly0 - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 28 August 2015 : 00:47:03
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- Stazione Cornigliano (GE) - (E’ situata sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia)
La prima stazione era un modesto edificio ed un breve marciapiede ubicato centralmente rispetto all’allora comune di Cornigliano.
Dalla stazione, posta sul mare, era visibile il Castello Raggio, uno degli edifici storici della delegazione. - Link correlato: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Raggio -
A seguito del raddoppio della tratta Sampierdarena-Pegli, l’attuale stazione, venne costruita nella seconda metà degli anni ‘30, più a ponente rispetto al centro del quartiere, di fronte a quella che allora era una spiaggia ricca di stabilimenti balneari, raggiungibili attraverso un passaggio a livello a poca distanza dalla stazione stessa.
Nel 1953, su quello che era il litorale di Cornigliano (400.000 metri quadri), venne inaugurata la nuova acciaieria SIAC, poi Italsider (dal 1964), quindi ILVA (dal 1997), fino alla definitiva chiusura dell’altoforno e quindi della produzione a caldo nel 2005. (SIAC / Società Anonima Acciaierie Cornigliano)
Con la costruzione dell’impianto siderurgico nella zona a mare antistante la stazione, che fu ricavata tramite riempimenti, la stazione rimase soggetta al grande flusso dei viaggiatori pendolari, a cui si aggiungeva il traffico dalla stessa popolazione di Cornigliano, aumentata rispetto ai decenni precedenti.
Con la successiva crisi dell’industria siderurgica, la stazione perse le caratteristica di stazione diventando sola fermata per treni metropolitani e regionali.
Attualmente la stazione dispone di 2 binari passanti con banchine prive di pensilina.
Il fabbricato viaggiatori, bell’esempio di architettura ferroviaria, è stato ristrutturato esternamente nel 2007, ed è composto da un edificio a 2 piani con un’ampia scalinata di accesso.
A partire dal 2005 sono stati ipotizzati alcuni progetti nell’ambito del rifacimento del modo ferroviario di Genova che interesserebbero anche la stazione di Cornigliano.
- La piccola stazione in muratura come si presentava ai primi del ’900 - (Una semplice fermata)
- Foto da: genovacards.com -
- La linea all’epoca del vapore - (la linea impegnata da un convoglio carico di carbone con la Lanterna sullo sfondo)
- Foto da: ferrovie.it -
- All’epoca del sistema trifase -
- Foto da: ferrovie.it -
- Una locomotiva trifase del Gruppo E.331 proveniente da ponente in avvicinamento alla stazione nel 1922 - (Nel 1916 la linea venne dotata di alimentazione trifase da Sampierdarena a Savona ed era ancora a binario unico; nel 1930 avverrà il raddoppio della linea fino a Pegli con lo spostamento della stazione di alcune centinaia di metri verso Sestri Ponente)
- Foto da: ferrovie.it -
- La linea verso ponente - (Il Castello Raggio venne demolito nell’aprile del 1951 ed in quell'area sorsero lo stabilimento siderurgico Oscar Sinigaglia e nel 1960 l'aeroporto Cristoforo Colombo)
- Foto da: ferrovie.it -
- Ai giorni nostri - (La stazione originaria oggi è abitazione privata)
- Foto Sextum / da: it.wikipedia.org -
- Prima della ristrutturazione -
- Foto da: ilsecoloxix.it -
- Ristrutturata -
- Foto E. Imperato / da: trenomania.org -
- Il retro -
- Foto Sextum / da: it.wikipedia.org -
- Dopo la stazione di Cornigliano si giunge alla stazione di Sampierdarena... - Nino -
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Nino Carbone
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Nino Carbone
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Posted - 03 September 2015 : 11:58:05
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- Viaggio in treno a vapore da Genova a Savona agli inizi del Novecento -
Facendo correre un po’ la fantasia, ma attenendoci anche alla realtà, possiamo immaginare un distinto viaggiatore che nei primi anni del Novecento, in una tiepida e soleggiata giornata di primavera si fosse messo in viaggio sul treno da Genova a Savona.
Il treno, un accelerato di 1a, 2a e 3a classe, partiva dalla stazione di Genova Principe a metà mattinata e dopo aver fatto sosta in tutte le stazioni, giungeva alla stazione capolinea di Savona pochi minuti dopo mezzogiorno: un’ora e mezza abbondante di viaggio per circa 40 chilometri di percorso alla media di 27 km/h.
Il convoglio era composto da una vettura di 1a classe, due di 2a e quattro di 3a, queste ultime a 2 assi.
Completavano il treno un vagone postale e due carri per il trasporto collettame.
La locomotiva, una vaporiera per treni passeggeri o merci del Gruppo 420 dotata di ruote piccole e tender a 3 assi, attendeva pronta il segnale di partenza.
- Foto da: delcampe.net - Il nostro viaggiatore, acquistando un biglietto per Savona di 2a classe, quella intermedia, evitava così l’affollamento della 3a e l’elevato prezzo della 1a, saliva sulla carrozza e si sistemava su un comodo sedile a sinistra nella direzione di marcia del treno, in quanto dal finestrino si poteva ammirare, lungo il percorso, il mare.
Sbattevano le porte, il fischio del capotreno, la paletta alzata del capostazione, tra sbuffi di fumo e contro fischio della locomotiva, il treno lentamente si muoveva come da orario e aumentando la velocità superava gli scambi per raggiungere la stazione di Sampierdarena.
Dopo aver superato la galleria San Lazzaro, imboccava il lungo viadotto a 4 binari, 2 dei quali provenienti dal porto.
- Foto da: ferrovie.it -
Sul viadotto erano presenti le varie connessioni per l'instradamento verso la linea del Ponente o per quella dei Giovi.
- Foto da: ferrovie.it - Percorrendo il lungo viadotto che costeggia la sottostante strada raggiungeva la stazione di Sampierdarena. (Il convoglio è già instradato sul binario di sinistra in direzione Ponente) Clic foto
- Foto da: guidadigenova.it - Qui giunto, si fermava alcuni minuti sotto la tettoia metallica destinata alla linea costiera per permettere lo scarico e il carico di numerosi colli, che erano movimentati dai vagoni e posti su carretti a margine del marciapiede.
- Foto da: genovacollezioni.it - Saliti numerosi passeggeri, il convoglio riprendeva la marcia e viaggiava sul viadotto che attraversa il grande stabilimento meccanico Ansaldo, dove sui vasti piazzali, erano posizionati vari pezzi meccanici in attesa di lavorazione e finitura.
Subito dopo Sampierdarena, superato il ponte sul torrente Polcevera, il treno rallentava presso la piccola stazione di Cornigliano; il movimento passeggeri era modesto, una breve sosta e il capotreno era pronto per il segnale di partenza.
- Foto da: ferrovie.it - Ripresa velocità, il treno piegava verso destra e lo sguardo del viaggiatore era attirato dalla bella costruzione del Castello Raggio, nella cui piccola rada alcune barche di pescatori, appena giunte, venivano tirate in secca dai marinai per dividere il pescato e, posto su carretti a stanghe, venduto alle massaie e alle trattorie di Cornigliano.
- Foto da: delcampe.net - Breve rettilineo, curva, controcurva, breve rettilineo... (In basso al margine destro, l’originaria e piccola stazione di Cornigliano, in alto il viadotto ferroviario sul torrente Chiaravagna per la linea di valico, che dal Bivio Polcevera conduce verso Ovada, Acqui Terme e Asti) Clic foto
- Foto da: c1.staticflickr.com - ...e il convoglio giungeva a Sestri Ponente.
- Foto da: ferrovie.it - Il movimento passeggeri era intenso: chi saliva, chi scendeva, segno tangibile di un centro già a quel tempo importante; la presenza di industrie e dei cantieri navali comportavano un impianto di stazione sviluppato con un fascio binari per i vari movimenti, passeggeri e merci.
Si ripartiva affiancando i cantieri navali in fase di espansione, tanto che di lì a poco avanzeranno sino ad oltrepassare verso monte la ferrovia.
Lo scenario si distendeva sull’ampia spiaggia che faceva da cornice all’abitato di Pegli, che in quell’inizio di ‘900 si consolidava come primo centro turistico del Ponente, dopo la zona prevalentemente industriale.
- Foto da: ferrovie.it - La stazione, la cui posizione è sopraelevata rispetto al piano binari, risultava molto semplice: binario di raddoppio per incroci e piccolo scalo merci.
Il nostro viaggiatore era attento a ciò che lo circondava e vedeva con piacere la cura con cui Pegli cercava di attirare i turisti al loro primo impatto, ovvero la stazione ferroviaria, nella quale la presenza di fiori e piante conferivano un gradito ornamento.
Il treno imboccava poi la breve galleria di Pegli, il rettifilo che oltrepassa la Rocca di Castelluccio, per arrestarsi alla stazione di Prà, località dove gli uomini si dedicavano principalmente alla pesca.
Numerose erano infatti le imbarcazioni ancorate ai moli, molte le reti stese per la manutenzione e per i rattoppi necessari dopo una notte di intenso lavoro.
- Foto da: forum.meteone.it - Il movimento era poco e si giungeva dopo breve percorso con curve ampie all’importante stazione di Voltri, dove fino a pochi anni prima terminava la linea del litorale ponentino. Clic foto
- Foto Collezione Bruzzone / da: I 120 della linea ferroviaria Voltri-Savona 1868-1988 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona - Il treno ripartiva, superata la galleria Mameli e superati i ponti sui torrenti Leira e Cerusa...
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati - ...il convoglio entrava e percorreva la galleria di Crevari (con il caratteristico casello sopra il portale), la galleria era la più lunga dell’intera tratta (1.178.10 mt).
Il tracciato proseguiva a picco sul mare intervallando brevi gallerie ad ampi tratti di cielo aperto dove lo sguardo, attraverso il finestrino, era attratto dalle piccole cale sabbiose protette da scogli naturali.
- Foto Luigi Semino / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - Il paese di Arenzano era alle porte e la ferrovia penetrava nel suo interno come a voler violare la sua quiete ancora non turbata dai primi veicoli a motore.
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati -
- Foto Luigi Semino / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - Il treno sfiorava le case, lo spazio era conteso tra abitato e ferrovia, rallentava, ecco la stazione, semplice ma bella: fiori, piante, sedie e tavolini accoglievano il turista; i vetturini all’esterno attendevano i clienti per il trasporto agli alberghi o alle case prenotate per la stagione estiva, e questi non si facevano attendere, scendendo a frotte dal treno e dirigendosi verso le carrozze e gli omnibus.
Il treno prolungava un poco la sosta per lo scarico di numerosi bagagli al seguito.
Il viaggio proseguiva attraverso questi paesaggi fatti di mare, spiagge e scogliere e poco più in là dal verde dei pini marittimi.
Era un ripetersi di immagini tra una stazione e l’altra pressoché identiche, ma questo non stancava lo sguardo del passeggero che assaporava sempre con piacere questa vista, seppur interrotta dalle frequenti brevi gallerie.
Dopo Arenzano, si susseguivano in ordine le stazioni di: Cogoleto...
- Foto da: ferrovie.it - ...passando per i Piani d’Invrea...
- Foto da: ferrovie.it - ...e costeggiando il mare...
- Foto Collezione degli Autori / da: I 120 della linea ferroviaria Voltri-Savona 1868-1988 / Franco dell’Amico / Franco Rebagliati / Dopolavoro Ferroviario Savona - ...il convoglio giungeva a Varazze...
- Foto da: ferrovie.it -
...per proseguire...
- Foto da: Genova e i paesi circostanti - come eravamo / Guido Mondani Editore & associati -
...verso...
- Foto J.Neer / Collezione Castiglioni / da: iTreni oggi 126 - ...Celle Ligure...
- Foto Giorgio Pesce / da: Genova-Savona andata e ritorno / Bozzano / Pastore / Serra / Fratelli Frilli Editori - ...e raggiungere così la stazione.
- Foto da: ferrovie.it - Dopo Celle la strada provinciale si intersecava con la ferrovia (questo avveniva sovente su tutta la linea), di conseguenza vi erano numerosi passaggi a livello presidiati da caselli ferroviari, dove un gestore si occupava del loro funzionamento. Clic foto
- Foto da: ferrovie.it - Dopo aver superato le scogliere di Albisola Capo...
Clic foto
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: ferrovie.it -
...il treno entrava nell’omonima stazione.
- Foto da: ferrovie.it - Da Albisola il treno riprendeva il viaggio verso Savona, stazione di arrivo, denominata Letimbro per via dell’ubicazione presso l’omonimo torrente. A Savona il viaggio si concludeva, il nostro viaggiatore si disperdeva insieme a tanti altri verso il piazzale antistante. Si sentiva lo sferragliare del tram che era utilizzato da molti per raggiungere il centro città.
- Foto da: ferrovie.it -
- Testo tratto da: Genova-Savona andata e ritorno / C.Bozzano / R.Pastore / C.Serra / Fratelli Frilli Editori - - Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 11 September 2015 : 11:29:48
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- Cronologia raddoppio linea / da: iTreni oggi 126 -
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- Conologia elettrificazione linea / da: iTreni oggi 126 -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 11 September 2015 : 11:35:32
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- Foto correlate varie -
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Nino Carbone
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Posted - 11 September 2015 : 11:48:41
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- E.550.030 in arrivo a Sanremo da Savona in testa a un treno merci - (Vecchia linea / Settembre 1957)
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- Foto G.Gerosa / da: iTreni oggi 156 -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 13 September 2015 : 13:25:37
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- E.656.499 in testa a un treno per Genova, presso Sanremo sulla vecchia linea il 15 aprile 1990 -
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- Foto M.Marcelino / da: iTreni oggi 126 -
- Nino -
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Nino Carbone
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Posted - 12 October 2015 : 11:49:04
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- Sulla vecchia linea tra Voltri e Vesima il treno transitava in rilevato nella frazione di Crevari -
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: miol.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- Foto da: ferrovie.it -
- Nino -
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Staff
Italy
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Posted - 13 October 2015 : 23:25:23
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quote: Originally posted by Piero Chionna
Un'immagine del Riviera Express in transito a Cervo (IM) con la E444.080 di Genova Brignole:
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