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Raffaele Picollo

Italy
1086 Posts

Posted - 21 August 2017 :  19:08:41  Show Profile  Visit Raffaele Picollo's Homepage  Reply with Quote
Il bus I2C è progettato per fare poca strada, pochi centimetri (io ho provato con successo anche 1m, ma mi sembra un miracolo), poi puoi usare la RS232 (10mt max 15mt) oppure RS485 (molto meglio ma da non presente sulle schede Arduino), che penso sia quella usata da Mario, che a questo punto deve svelarci il segreto delle sue diavolerie con uno schema...

Raf
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Mario Puleo

Italy
1305 Posts

Posted - 22 August 2017 :  17:56:14  Show Profile  Visit Mario Puleo's Homepage  Reply with Quote
Niente I2C, niente RS232, niente RS485, è semplicemente una cascata di registri a scorrimento, due da 8 bit ( cioe' 16 bobine da comandare ) per ogni modulo. Arduino manda serialmente i bit corrispondenti alle bobine da accendere o non accendere, quando li ha mandati tutti manda un comando di caricamento, vengono memorizzati e si attivano le bobine. Ho provato a mettere i moduli in cascata, ogni modulo riceve il segnale, lo pulisce, usa i bit destinati a lui, e lo manda avanti al modulo successivo e sembra funzionare anche con 5 metri di cavo in mezzo. Finora ne ho provati quattro in cascata e funzionano. Arduino usa tre uscite per comandare tutto e ci mette un millesimo di secondo a comandare 5 moduli, quindi basta un Arduino nano. Quello che non funziona bene sono i motori degli scambi K, li avevo quasi tutti bloccati dai fondo corsa ossidati. Li ho messi in corto e il modulo li comanda con un impulso come fanno i K83. Volendo si può usare anche come contatto permanente come i K84.
E adesso bisogna provarli intensivamente in esercizio, perché sul banco non ci sono tutti i disturbi di un plastico.

Mario
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 10 October 2017 :  18:08:30  Show Profile  Reply with Quote
Il lavoro di "arduinizzazione" della mia stazione continua.
Ho terminato la parte di gestione di una parte degli scambi da computer.

Marino
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 10 October 2017 :  18:13:26  Show Profile  Reply with Quote
con un click sul disegno dello scambio il software tramite seriale invia al primo arduino (uno) un codice che a seconda della funzione che richiede tramite una connessione i2c all'arduino mega relativo attiva il relè associato allo scambio.
Tutto il progetto verrà realizzato con questo sistema per azionare scambi, gestire semafori (anche marmotte), sganciavagoni, frenature etc.

Marino
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 10 October 2017 :  18:18:23  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by Mario Puleo

Niente I2C, niente RS232, niente RS485, è semplicemente una cascata di registri a scorrimento, due da 8 bit ( cioe' 16 bobine da comandare ) per ogni modulo. Arduino manda serialmente i bit corrispondenti alle bobine da accendere o non accendere, quando li ha mandati tutti manda un comando di caricamento, vengono memorizzati e si attivano le bobine. Ho provato a mettere i moduli in cascata, ogni modulo riceve il segnale, lo pulisce, usa i bit destinati a lui, e lo manda avanti al modulo successivo e sembra funzionare anche con 5 metri di cavo in mezzo. Finora ne ho provati quattro in cascata e funzionano. Arduino usa tre uscite per comandare tutto e ci mette un millesimo di secondo a comandare 5 moduli, quindi basta un Arduino nano. Quello che non funziona bene sono i motori degli scambi K, li avevo quasi tutti bloccati dai fondo corsa ossidati. Li ho messi in corto e il modulo li comanda con un impulso come fanno i K83. Volendo si può usare anche come contatto permanente come i K84.
E adesso bisogna provarli intensivamente in esercizio, perché sul banco non ci sono tutti i disturbi di un plastico.


Mario, quando hai una giornata libera se mi vieni a trovare proviamo ad integrare il tuo sistema a quanto ho fatto tramite computer.

Marino
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Raffaele Picollo

Italy
1086 Posts

Posted - 10 October 2017 :  19:13:11  Show Profile  Visit Raffaele Picollo's Homepage  Reply with Quote
Marino scusa, non ho capito del perché tu impieghi due Arduino

Raf
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 10 October 2017 :  19:57:51  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by Raffaele Picollo

Marino scusa, non ho capito del perché tu impieghi due Arduino


Il mio impianto ha una cinquantina di scambi, per ogni scambio uso due pin digitali, poi una quindicina di segnali, a tutto questo devo aggiungere una quindicina di pedali, 5 o 6 sganciavagoni più le frenature e le tratte di occupazioni.
Lavorando su più schede Arduino posso lavorare in modo asincrono, con Arduino Uno gestisco il sistema di blocco con Arduino Mega tutto quello che viene attivato tramite relè.
Anche la programmazione degli sketch (si chiamano così?) mi rimane più semplice.

Marino
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 11 October 2017 :  09:10:17  Show Profile  Reply with Quote
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Originally posted by Raffaele Picollo

Marino scusa, non ho capito del perché tu impieghi due Arduino


Scusa Raf, ma lo "Shift Register " potrebbe risolvermi il problema del numero dei pin limitati?

Marino
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Mario Puleo

Italy
1305 Posts

Posted - 11 October 2017 :  09:24:41  Show Profile  Visit Mario Puleo's Homepage  Reply with Quote
Lo shift register ti espande il numero di pin fin che vuoi. E' quello che ho fatto nel mio controllo motori, tre pin di Arduino controllano decine di bobine. Si puó fare anche in lettura.

Mario
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 03 December 2017 :  14:12:30  Show Profile  Reply with Quote
Continuo il lavoro sul progetto Arduino per la gestione della mia stazione. Il grosso del lavoro per il momento è sulla parte software che posso fare anche da casa in quanto allo stato attuale il modulo non è ancora inserito in modo fisso sul plastico.



1) ingressi per la gestione delle 6 tratte di frenatura (il plastico gestisce sei tratte quindi 5 treni).
2) ingressi per i sei pedali Marklin che dicono dove stanno passando i treni.
3) Arduino uno, la scheda principale del modulo, riceve comandi dall'impianto tramite i pedali e dal PC. Dice ad Arduino Mega cosa fare tramite una comunicazione I2c.
4) Arduino Mega, attiva tramite le schede rele scambi, segnali, frenature, itinerari.
5-6) le prime due schede relè.

Il prossimo passo che spero di fare a fine settimana è di iniziare a fare qualche prova con il modulo inserito nell'impianto, anche se a dire il vero qualche prova è già stata fatta.

Marino
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