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Sebastiano Ballerini
Italy
38 Posts |
Posted - 19 March 2019 : 17:40:48
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Salve a tutti, dopo essere venuto a Genova a vedere lo stand Märklinfan, mi è venuta voglia di costruire un plastico, l’unico problema è che ho dimestichezza solo con il posizionamento dei binari e le mie conoscenze in ambito elettronico non sono ampie. Sono rimasto molto affascinato dai sistemi di blocco con i semafori automatici e mi piacerebbe replicarli. Ho cercato sulla rete informazioni ma ho trovato solo qualche video su youtube in tedesco, da cui ho notato che serve, oltre al semaforo, un decoder. Il processo non mi è sembrato molto difficile ma mi sorge un gran dubbio: il sistema funziona anche con la mobile station 1? Spero di aver scritto nella sezione giusta. Grazie per le future risposte. |
Sebastiano Ballerini |
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Alberto Pedrini
Italy
11495 Posts |
Posted - 19 March 2019 : 19:02:56
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Ciao Sebastiano, ci sono vari modi per realizzare i blocchi, dipende dalla configurazione del circuito. Un modo semplice si fa così: La base è il modulo di frenatura a cui attacchi il segnale https://www.maerklin.de/de/produkte/details/article/72442/ che puoi azionare con i binari di contatto https://www.maerklin.de/de/produkte/details/article/24994/ Quindi nella direzione di marcia metti il blocco, poi il contatto che lo fa diventare rosso, quindi un altro segnale e poi un contatto che fa diventare verde il primo e rosso il successivo, così di seguito. Quando compri i componenti sono incluse le istruzioni. Tieni presente che girano tanti treni quanti sono i blocchi meno uno |
Alberto |
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Alberto Pedrini
Italy
11495 Posts |
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Sebastiano Ballerini
Italy
38 Posts |
Posted - 19 March 2019 : 19:09:02
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Va bene, grazie mille per i consigli! |
Sebastiano Ballerini |
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Gian Michele Sambonet
Italy
5372 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 11:38:52
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Per un maggiore realismo, con un ulteriore relè è possibile mantenere la luce di un segnale sul rosso anche se la tratta di arresto è commutata su "verde". Solo al sopraggiungere di un convoglio il segnale mostrerà la luce verde, sempre che la tratta non sia in condizione di arresto. Il relè è commutato a monte e a valle della tratta di arresto. Il filo che porta corrente alla luce verde del segnale lo collego al relè, che a seconda della condizione devia la corrente alla luce verde o alla luce rossa.
Ma la mia domanda è un'altra. Con l'analogico era possibile, con l'utilizzo di due regolatori di marcia, rallentare una tratta in automatico sezionandola.
Con il digitale come è possibile rallentare i treni in automatico su una tratta? |
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Stefano Spina
Italy
910 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 12:25:44
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La soluzione, secondo me, è l'utilizzo di software dedicati quali WinDigipet (il migliore nonchè più costoso) oppure iTrain (a partire dalla versione Standard); una volte implementati i dovuti punti di contatto questi programmi conoscono lo stato delle tratte, le motrici che le percorrono e possono frenare le stesse ed azionare i segnali del caso, quando la tratta successiva è libera il segnale viene commutato su verde e la motrice riavviata lentamente secondo la curva di incremento velocità stabilita, è anche possibile azionare le segnalazioni acustiche (cosa che può essere effettuata anche in prossimità di curve oppure in ingresso/uscita gallerie. Non servono moduli di frenata e nemmeno segnali dotati di controllo sul binario, sono più che sufficienti i segnali digitali semplici tipo Viessmann dal momento che il controllo delle motrici è a carico del software. Noi che andiamo a corrente alternata siamo privilegiati perchè le rotaie hanno lo stesso potenziale (in corto) e quindi per generare un punto di contatto è sufficiente isolarne un breve tratto e saldare un cavetto da inviare ai decoder di gestione eventi collegati ad una intefaccia USB veloce a sua volta connessa al PC di controllo sul quale è installato il software. Un ottimo esempio ce lo da il nostro amico Guido, nel suo sito dedicato al plastico Buzzaceto (plastico storico - sezioni impianto elettrico e computer) c'è una esauriente descrizione in merito, oltre ad alcuni video esplicativi... per me è stato fonte di ispirazione.
Stefano
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Gian Michele Sambonet
Italy
5372 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 14:28:35
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Grazie Stefano, come immaginavo ci vuole un software dedicato che controlla la macchina. Però mi chiedo, quando una macchina passa sul punto di commutazione il sistema le invia il comando desiderato, ma come fa il sistema a sapere che si tratta di quella precisa macchina e non di un'altra, nel caso ne gestisca più di una? Le mie Hag che montano decoder ESU, con F3 passano a marcia lenta. Sarebbe sufficiente inviare il comando F3 a qualsiasi macchina attraversi una determinata tratta isolata, dove si vuole il rallentamento, per risolvere il problema. |
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Stefano Spina
Italy
910 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 14:50:48
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Perchè se configuri bene il tracciato e la relativa interfaccia sul software, lo stesso conosce la posizione e la direzione di ogni motrice e, dal momento che tutte le motrici sono configurate con le relative funzioni, può attivare quelle volute (frenatura, partenza, fischio, ecc). Il software non controlla la macchina ma tutto il tracciato (armamento e rotabili) e esegue le azioni che sono state predisposte in fase di configurazione; non è propriamente un cosa facilissima o intuitiva, bisogna studiare bene il manuale (scordarsi l'Italiano al meglio c'è l'Inglese). In iTrain, per esempio, è possibile creare un database anche dei vagoni con relative lunghezze espresse in cm (oltre che delle motrici ovviamente) così che di ogni treno, una volta formato, si conosca anche la relativa lunghezza totale. Io non mi sono ancora cimentato in queste attività di configurazione, è presto per ora.
Stefano |
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Gian Michele Sambonet
Italy
5372 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 15:30:53
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Ok, credo di aver capito come lavora. Bello! Quindi il sistema una volta stabilita la posizione e la direzione dei convogli sul tracciato, ne simula la movimentazione e sa che quando viene superato un determinato punto di contatto non può che essere quel treno, per poi gestirlo come programmato. Se ho capito bene, al diavolo sezionamenti, controlli di frenata, annessi e connessi. Quindi dovrebbe essere possibile configurare anche un ritardo di inizio frenata in base alla risposta di ogni macchina, alla posizione del pattino e al peso del convoglio, in modo di fermare la motrice alla corretta distanza dal segnale. Cosa che il modulo di frenatura non fa. |
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Stefano Spina
Italy
910 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 15:37:00
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E anche infischiarsene della direzione di marcia per quelle tratte a doppio senso di circolazione, l'arresto in corrispondenza di un segnale funziona solo per i treni in arrivo mentre per quelli che provengono dal senso opposto il segnale non ha alcuna influenza. Come ho scritto prima dai un'occhiata la sito del plastico Buzzaceto, quello storico però, non il nuovo in fase di completamento e capirai meglio.
https://www.buzzaceto.eu/plastico-storico/ clicca su "Tutti gli articoli"
Stefano |
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Gian Michele Sambonet
Italy
5372 Posts |
Posted - 21 March 2019 : 16:09:15
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Ho letto, ho capito e mi ha convinto. Grazie ancora Stefano. |
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