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Piero Chionna

Italy
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Posted - 15 February 2022 :  08:43:39  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote




Queste considerazioni prendono spunto da una foto di alcune bottiglie di olio EVO non filtrato fotografate in un punto vendita di un supermercato. La foto non è riportata in questo intervento, ma si tratta di uno dei tanti prodotti che tendono a richiamare nel consumatore l'idea di un prodotto rustico e genuino.


L’OLIO EVO DEVE DURARE
di F. Raimondi

"Tra gli scaffali di un supermercato della grande distribuzione organizzata, la mia attenzione si focalizza su queste bottiglie di olio dichiaratamente non filtrato.
Ok per l’idea di rusticità che può innescare un prodotto così, questo posso capirlo, ma è altrettanto vero e doveroso saperlo che ci sono studi in cui si fa riferimento proprio a gli oli non filtrati che raccontano di un deperimento notevole già dopo un paio di mesi dalla trasformazione, non dall’imbottigliamento. La caduta delle proprietà che un olio evo ha, sarebbe notevole già dopo una sessantina di giorni. Per cui se un olio come quello in foto fosse stato prodotto e trasformato a dicembre, ad esempio, ammetto di non aver letto il retro dell’etichetta, saremmo già al limite utile per non riscontrare difetti. Se poi ci aggiungiamo un tappo come quello che si vede, il rischio di perdita di valori positivi aumenta considerevolmente una volta aperto. Ogni tappo che lasci passare un quantitativo di ossigeno elevato, è deleterio per l’olio ma a quanto pare, per qualcuno, prevale la preferenza di dare l’idea di antico per il prodotto olio evo. L’olio è già di suo un prodotto che arriva dal profondo della nostra storia, ma tutti i materiali che possano aumentarne la durata della vita media vanno considerati ed usati. Allunghiamo la vita di questo nettare e sarà un bene per tutti. "

Piero
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 20 February 2022 :  12:52:14  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote



Già, la frutta secca da agricoltura superintensiva che produce danni all'ambiente e crea prodotti carichi di pesticidi e aflatossine, ma niente, tutti convinti che siano prodotti sani e salutari.

https://www.repubblica.it/il-gusto/2022/02/20/news/frutta_secca_nocciole_anacardi_le_insidie_del_mercato_produzione_insostenibile-338278418/?ref=RHTP-BG-I294524205-P11-S1-T1


Il mandorlo è una pianta rustica che rifugge l'umidità e vive bene anche nei terreni aridi. Normalmente si accontenta dell'acqua che cade con la pioggia. Al contrario, le mandorle della California da coltivazione superintensiva subiscono abbondanti irrigazioni accompagnate da pesanti trattamenti.
Basti pensare che le mandorle italiane a guscio duro, senza mallo e asciugate al sole, hanno una resa dello sgusciato del 20-30% contro una resa del 60% delle mandorle californiane a guscio tenero.

https://it.euronews.com/2021/08/17/california-la-siccita-fa-strage-di-mandorli-colpo-all-economia-del-paese

Piero
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 21 February 2022 :  12:29:51  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote


"Olioliva" è una manifestazione che si svolge ogni anno a Imperia nel mese di novembre.

https://www.youtube.com/watch?v=GZVzfFf-SUU

L'ultima edizione si è tenuta dal 4 al 7 novembre 2021 e come sempre era presente la Regione Liguria con il suo Laboratorio Analisi che raccoglie i campioni di olio da sottoporre ad alcune analisi di primo livello che consentono ai piccoli produttori di avere subito un primo riscontro qualitativo, certamente non esaustivo, dell'olio nuovo appena prodotto.
Si tratta sostanzialmente delle due analisi a cui abbiamo già accennato: Acidità e Perossidi.
I dati vengono successivamente raccolti e pubblicati in modo da fornire un quadro generale della situazione.
Quello che segue è il report del novembre 2021.
Come si vede dai grafici, si evidenza una sostanziale conformità dei valori di acidità, nonostante un discreto numero di valori non eccellenti, a cui fa riscontro un valore di Perossidi mediamente elevato con addirittura 3 campioni che superano la soglia (linea rossa).
A conferma di quanto detto nei precedenti interventi in questi casi diventa superflua la prova di assaggio (Panel Test) e questi 3 campioni, pur essendo certamente prodotti naturali ottenuti con molitura a freddo, vengono declassati alla categoria di "Olio Lampante", quindi non commestibile, da inviare alla raffinazione.










Piero
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 14 March 2022 :  09:44:09  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote





Più di una volta mi è capitato di ascoltare i commenti pieni di entusiasmo di consumatori attratti dalla dicitura "composto di olio di oliva raffinato e olio di oliva vergine" riportata a norma di legge sulle bottiglie dell'olio d'oliva.
Ed è proprio il termine "raffinato" a trarre in inganno il cliente poco esperto della materia che tende a valutare come un elemento positivo quella parola che in realtà è riferita a un processo industriale di rettifica/raffinazione atto a rendere commestibile un prodotto che altrimenti commestibile non sarebbe non rispondendo ai requisiti descritti negli interventi precedenti.

Dal punto di vista storico va ricordato che la prima raffineria di olio fu realizzata a Porto Maurizio (poi Imperia) nel 1912.
Lo stabilimento si chiamava SAIRO (Societa' Anonima Italiana Raffinazione Olii) e rimase in funzione fino al 1999.
Grazie agli impianti della SAIRO, della Sasso, dei Berio, della Fratelli Carli e di altre aziende minori, Imperia fu per molti anni la capitale indiscussa della raffinazione dell'olio di oliva.

https://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1504


L'olio che si ottiene al termine del processo di raffinazione si presenta all'assaggio come una materia grassa priva di difetti, incolore e insapore, che successivamente deve essere miscelata in modo calibrato con un olio extra vergine o un olio vergine di oliva che conferisce colore e sapore al prodotto finale, l'olio di oliva.
La legge non stabilisce la percentuali di olio vergine o extravergine da aggiungere ma questa si aggira normalmente intorno al 5% - 8% anche se alcuni produttori utilizzano percentuali maggiori.

L'olio d'oliva, che è cosa ben diversa dall'olio extravergine d'oliva, lo troviamo ovunque: in lattina, in bottiglia, nel tonno, nelle acciughe e in tanti altri prodotti sott'olio.

Ma in cosa consiste il processo di raffinazione?

https://fabio13280.wordpress.com/2016/01/26/rettificazione-degli-oli/






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Piero Chionna

Italy
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Posted - 20 March 2022 :  09:31:26  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote



I duecento litri di olio extravergine di oliva prodotti dalla Svizzera possono far sorridere ma certamente destano curiosità.

https://www.teatronaturale.it/tracce/mondo/37410-la-svizzera-produce-il-suo-olio-extra-vergine-di-oliva.htm

https://amicidellolivo.ch/

https://amicidellolivo.ch/16-2022/

https://www.luganoregion.com/it/cosa-fare/lago-e-natura/natura-outdoor/sentieri-tematici/detail/id/12782/sentiero-dell-olivo

Piero
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Piero Chionna

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Posted - 07 April 2022 :  09:41:14  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote


Già, che cos'è l'olio EVO?
Per molti, troppi, è solo un condimento, una sorta di lubrificante non importante da aggiungere nei piatti.
Il mio primo ricordo dell'olio credo che risalga alle frise che il mio nonno pugliese si preparava con precisione teutonica: frisa inumidita al punto giusto, pomodoro, olio, origano e sale, gli ingredienti base e i più semplici da reperire, un piatto povero, semplice e sano.
E ancora ho il ricordo di Giovannino, un cugino di mio padre, che sfornava il pane fatto in casa, lo tagliava a fette, lo cospargeva di olio e sale e lo serviva all'ombra di un grande ulivo millenario.
E poi nei miei occhi di bambino ho gli uliveti secolari che si estendevano a perdita d'occhio, e le cicale e poi, da giovanissimo, i pomeriggi estivi passati lungo la ferrovia per riuscire a scattare una fotografia, sempre all'ombra di un vecchio ulivo, con la brezza che arrivava dal mare.





"CHE COS’È L’OLIO EVO?
di F. Raimondi, Sommelier dell'olio.

Mi sento spesso rivolgere domande tipo: “Ma come mai questa passione per l’olio?” Oppure: “Che cos’è l’olio evo per te?”
Stimolato dal fatto di poter parlare di qualcosa che amo profondamente inizio chiedendo: “Hai tempo?”
Ma poi mi accorgo che le parole faticano ad uscire. Come quando si è troppo coinvolti in qualcosa si rischia di essere poco obiettivi. Però è così. Perché le parole si mescolano facendo uscire concetti quasi a caso ma carichi di emozione. Sul “Come mai questa passione” si devono ringraziare, come spesso succede, i genitori che le tante merende fatte a pane ed olio non le ho contate e l’olio di 50 anni fa non era certo quello di oggi. Perché l’olio non è solo un condimento o un ingrediente. Ma è qualcosa che caratterizza noi italiani. Fa parte del nostro DNA. Fa parte del nostro codice genetico da tramandare di generazione in generazione. L’olio evo è passione ed amore per gli ulivi. È cura affinché vivano bene e possano garantire produzioni all’altezza nel corso dei secoli a venire. L’olio evo è pace e convivialità. È crescita nella salute. L’olio evo è poesia dei profumi e sinfonia dei sapori. L’olio evo inebria i sensi seducendo l’anima a chi gli si avvicina. L’olio evo è un mondo generoso. L’olio evo è un concerto di viaggi, sensazioni, luce, territori e persone che ogni giorno vanno quasi a parlare coi propri ulivi. L’olio evo più buono in assoluto non esiste. Ce ne sono tanti, ma proprio tanti di oli che meritano. L’olio evo è da conoscere e da divulgare. L’olio evo è tutto questo è anche di piu. Ed è ciò che penso parlando di olio da poco tempo rispetto a chi c’è dentro da una vita. La cosa che non vedo l’ora di fare è chiedere ai produttori di olio evo cosa sia per loro, osservando i loro occhi inumidirsi mentre raccontano la loro storia."



Piero
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Piero Chionna

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Posted - 10 April 2022 :  11:32:06  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote



In attesa della presentazione dei dati domani 11 aprile alla Fiera di Verona ecco l'anteprima regione per regione dei migliori oli EVO italiani premiati con le Tre Foglie nella guida "Oli d'Italia 2022" del Gambero Rosso

https://www.gamberorosso.it/tag/tre-foglie-2022/


Piero
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 18 April 2022 :  09:54:29  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote



Parlando con amici e conoscenti mi capita spesso di non trovarmi d'accordo con affermazioni basate sulla presunta superiorità dell'olio di una certa regione se non addirittura di una particolare cultivar.


L’OLIO DEGLI OLI
di F. Raimondi

"In questo lunedì di Pasquetta e con ancora negli occhi il bel programma di Rai3 di ieri sera “Il borgo dei borghi” mi è venuta l’idea di fare un titolo come quello che vedete sopra. E questo introduce da un lato il tema dei vari concorsi, e dall’altro una sorta di dogma sentito e ripetuto da più parti: non esiste un olio in assoluto più buono di altri. Questo anche perché nei diversi concorsi non sempre possono partecipare tutti gli oli. Spesso ci sono dei paletti alla base che impediscono ad alcuni produttori di far gareggiare il proprio olio (avere una produzione minima ad esempio). E poi anche perché è altrettanto vera anche un’altra affermazione: lo stesso olio non sempre è uguale a sè stesso in due annate differenti. L’olio evo che è splendido quest'anno, potrebbe essere diverso l’anno prossimo. Questo dipende da tanti fattori, anche quando la ricerca della qualità è la priorità di un’azienda. Insomma, amiche ed amici, non deve stupire se non si ha una risposta certa e netta alla domanda che spesso mi fanno: “Ma qual è l’olio più buono?”
L’olio evo va conosciuto, va assaggiato, se ne deve conoscere la storia, l’azienda e come è stato il suo percorso prima di arrivare sulle nostre tavole, così che non si parli di un olio solo o di quello che ci sembra più buono, ma di un movimento che sta cercando di imporre la qualità figlia dei sacrifici fatti per ottenerla. Anche così si fa cultura."

Piero
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Piero Chionna

Italy
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Posted - 23 April 2022 :  09:52:02  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Piero Chionna




In attesa della presentazione dei dati domani 11 aprile alla Fiera di Verona ecco l'anteprima regione per regione dei migliori oli EVO italiani premiati con le Tre Foglie nella guida "Oli d'Italia 2022" del Gambero Rosso

https://www.gamberorosso.it/tag/tre-foglie-2022/





Testa a testa finala tra Toscana e Puglia.
Tra gli oli che si sono aggiudicati le "Tre foglie" nella guida dei migliori oli d'Italia del Gambero Rosso prevale la Toscana per 43 a 42.


Toscana 43
Puglia 42
Sicilia 20
Umbria 19
Calabria 17
Abruzzo 15
Lazio 14
Campania 13
Marche 8
Emilia-Romagna 6
Sardegna 6
Liguria 4
Molise 4
Basilicata 3
Trentino 2
Veneto 1
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Riccardo Bastianelli

Italy
3318 Posts

Posted - 24 April 2022 :  19:21:51  Show Profile  Reply with Quote
Stupisce la Liguria con 4...

Riccardo
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