Märklinfan Club Italia
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 Plastici del Marklinfan Club
 Area tecnica costruzione plastici sociali
 Idee e progetti 2014-15
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Enrico Gazzola

Italy
646 Posts

Posted - 02 September 2014 :  19:58:25  Show Profile  Reply with Quote
Io, ho l'idea di produrre 2 nuovi moduli vintage, ma devo fare i conti con i costi, soprattutto delle gambe. Devo anche valutare gli spazi per trasportarli in auto e dove sistemarli in casa. Recentemente con jacopo abbiamo studiato un po'la fattibilità. Pensando anche al trasporto della carrozzina, non ne posso fare più a meno.
Ciò che mi rallenta è il fatto che investire parecchi soldi,con grande sacrificio e solo per la grande passione che mi lega a marklin e al CLUB,in una cosa che si utilizza poco, (i moduli giacevano inoperosi sotto il plastico da due anni) in un momento non facile sotto molti punti di vista.
Penso che il poco utilizzo, a fronte di un cospiquo investimento, sia uno dei motivi, per cui si produce poco.
Penso che abbiamo raschiato il fondo del barile, perchè, molti ferromodellisti, non amano mettersi in gioco e confrontarsi con altri, preferendo rimanere nell'ombra per chissà quali paure. Poi si preferisce parlare comodamente da casa sui forum in un semi anonimato. Parlare non costa nulla, ma agire, mettersi in gioco è molto più difficile e ci vuole coraggio e molti a dispetto della loro "scienza" non lo hanno. Lo stesso problema lo vivo ogni stagione al Club di Savona. Vevuto meno l'apporto di alcuni elementi il plastico sociale è rimasto smontato a prender polvere da parecchio tempo,a fronte di un cospiquo investimento di fondi sociali e personali e i soci sono più di trenta. Nessuno vuole responsabilità di alcun tipo, si demanda sempre ad altri.
A presto.



Enrico
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Alberto Pedrini

Italy
11477 Posts

Posted - 02 September 2014 :  21:39:20  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Luigi Ceffa

......... in effetti hanno una passione esuberante, non inficiata dal rischiare di cadere nell'ingenuità.

Se si legge il loro Libro Ospiti (nella barra in alto), specie di autopresentazioni, sembra che per molti di loro il desiderio di generare un modulo venga prima di quella di possedere modelli. Un desiderio amplificato dalle discussioni, sinergiche e mai polemiche tra loro.



In effetti c'è un entusiasmo amicale ancora non minato dall'approfondirsi delle relazioni con le conseguenti incomprensioni che scremano i gruppi nel corso del tempo.
C'è anche un riscontro, a volte sopra le righe, alla presentazione di proprie opere che gratifica l'autore, cosa che a noi manca, ma non credo sia determinante.

Alberto
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Alberto Pedrini

Italy
11477 Posts

Posted - 02 September 2014 :  21:52:17  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
Forse ci vuole un concorso "idee per un modulo" da pubblicizzare sulle riviste di settore, si selezionano i tre progetti più interessanti e a questi vengono forniti gratuitamente tre telai completi di testate, al termine della realizzazione i moduli vengono votati dai soci, al primo classificato va in premio una locomotiva.
Fatto annualmente consentirebbe una bella dotazione di moduli.

A proposito del nostro essere troppo distribuiti sul territorio si può ovviare soltanto con l'aumento del numero di iscritti e favorendo poi il loro incontro a livello locale.
Sappiamo che poi emergono problematiche legate al diverso "intendere il nostro hobby", ma se non si verifica si resta nel dubbio.
A questo proposito vorrei leggere le opinioni della "maggioranza silenziosa", qualche desiderio recondito ci sarà, o no?

Alberto
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Piero Chionna

Italy
8643 Posts

Posted - 02 September 2014 :  23:42:13  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Individualismo, poca propensione al rispetto delle regole dettate da altri, costi elevati, momento economico difficile, problemi di logistica e trasporto, impegni di famiglia, impegni in altre attività non lavorative ma estranee al fermodellismo che drenano liquidità e riducono il tempo disponibile.
Sono tanti i fattori che condizionano lo sviluppo degli impianti modulari, e non è facile intervenire su questo stato di cose.
Personalmente preferisco la qualità alla quantità, quindi non mi preoccupa il fatto che i costruttori siano pochi.
L'importante è che quei pochi siano sempre in grado di proporre qualcosa di unico, e di volta in volta diverso.
Ritengo che sia anche necessario ribadire che non è necessario investire somme eccessive in un modulo; si possono ottenere risultati gratificanti anche con progetti estremamente semplici.

Resta nei miei desideri l'organizzazione di corsi di modellismo finalizzati alla costruzione di moduli.
In passato avevo già espresso questa mia idea:

L'idea mi frulla in testa dalla scorsa estate, dopo la visita ad uno spazio pubblico nato dalla trasformazione di un vecchio stabilimento enologico, oggi utilizzato per lo sviluppo di attività creative di vario tipo (musica, teatro, fotografia, bricolage, pittura, ecc.).
Inutile dire che mi è sembrato il luogo ideale per iniziare un discorso che nelle mie intenzioni avrebbe l'obiettivo di portare il fermodellismo (in particolare il nostro concetto di fermodellismo) in un territorio pressochè vergine.
E' certamente una sfida che mi attrae molto, e che rientra pienamente nelle finalità della nostra Associazione.
A parte il mio obiettivo personale, peraltro non attuabile nell'immediato futuro, ritengo che questa idea possa trovare molte applicazioni in diverse realtà territoriali, senza peraltro escludere la sua applicazione in progetti destinati alle scuole.

Un progetto di questo tipo comporta la stesura delle linee guida di un corso di costruzione moduli.
Penso ad un percorso di formazione di primo livello che in tempi relativamente brevi possa comunque consentire di realizzare un impianto semplice, ma curato nei dettagli.
La costruzione di un modulo potrebbe essere affidata non ai singoli, bensì a un gruppo di persone.
Il corso teorico-pratico potrebbe prevedere la fornitura delle relative dispense (cartaceo oppure online), dei moduli grezzi e di tutto il materiale necessario per la realizzazione del paesaggio.


Piero
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Luca Peloso

Italy
1728 Posts

Posted - 03 September 2014 :  08:14:38  Show Profile  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Piero Chionna

Individualismo, poca propensione al rispetto delle regole dettate da altri, costi elevati, momento economico difficile, problemi di logistica e trasporto, impegni di famiglia, impegni in altre attività non lavorative ma estranee al fermodellismo che drenano liquidità e riducono il tempo disponibile.
Sono tanti i fattori che condizionano lo sviluppo degli impianti modulari [...]


Quoto Piero e condivido il pensiero.
Il gruppo TT é basato sulla amicizia e probabilmente é la loro benzina.
Anche il fatto l' essere di fatto un gruppo di nicchia crea maggiore aggregazione, un gruppo di minoranza tende ad aggregarsi in modo più forte.

Tornando a noi, penso che una sede fisica del club aiuterebbe, avere spazio per il ritrovo dei soci e lo stoccaggio di alcuni moduli, la possibilità di costruire insieme ad altri sono punti di forte aggregazione e stimolo.

Luca
(avana)
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Enrico Ferrari

Italy
1538 Posts

Posted - 03 September 2014 :  22:05:37  Show Profile  Visit Enrico Ferrari's Homepage  Reply with Quote
Concorso "idee per un modulo" perché no? Deve esserci però ogni anno un tema fisso diverso, così possiamo riempire le mancanze di moduli di una certa ambientazione o epoca: ad esempio si potrebbe iniziare con "America anni '50", così realizziamo anche il mio "desiderio recondito".

Enrico
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Raffaele Picollo

Italy
1086 Posts

Posted - 05 September 2014 :  03:29:07  Show Profile  Visit Raffaele Picollo's Homepage  Reply with Quote
Salve a tutti, leggo le discussioni con difficoltà essendo in ferie. Vorrei però esprimere il mio pensiero, scusandomi se qualcuno ha detto di già le stesse cose.
Secondo me, invogliare appassionati esterni facendogli realizzare un modulo (se ho capito bene) non vuole dire, in automatico, di potere disporre di nuovo materiale di qualità.
Sia perchè non sappiamo i risultati che si potrebbero ottenere, ma anche perché tutto poi dipende dalla disponibilità del nuovo socio ad aderire alle iniziative del Club.
Inoltre andrebbe valutata accuratamente la questione finanziaria, dato che di certo, in questa operazione, potrebbero esserci solo i costi (sono un genovese d.o.c.).
Io (ripetendo ciò che avevo già espresso a Saluzzo 2014) punterei piuttosto a pubblicizzare il Club, praticando cifre di iscrizione ridotte, per esempio, per i nuovi soci. Oppure contribuendo in parte alla fornitura del materiale per un modulo.
Durante le uscite del Club, male non ci sta un banner, un tavolino, ecc. con qualcosa rivolto al pubblico. Moduli di iscrizione, volantini con una descrizione delle ns. attività, gadget, ecc. dedicando una persona fissa alle "public relations".
Forse chi vede i plastici del Club non avverte che sono graditi nuovi soci: diciamolo chiaramente.
Tutto questo costerebbe molto poco e, se proprio vorremo indirizzarci verso una iniziativa del tipo "idee per un modulo", potrà anche essere svolta contemporaneamente.

Infine, però, una riflessione. Io non sarei comunque pessimista sullo stato attuale del Club. Siamo in un periodo difficilissimo per tutti ed è chiaro che, soprattutto chi ricerca la qualità delle cose - come noi -, deve investire, più di altri la proprie risorse (tempo e denaro). Sotto questo aspetto, anche nuovi accoliti soffrirebbero delle stesse difficoltà e quindi, ritengo, si debba affrontare serenamente questo periodo anche dal punto di vista del Club.
Lavorando per piccoli aggiustamenti, sono sicuro che il Club non potrà che migliorare.
Prendiamo per esempio i forum. Sono certo che la nuova migliorata leggibilità dei topic porterà, seppure gradualmente, ad un maggiore numero di accessi e, quindi, a potenziali nuovi soci.
Lo stesso dicasi con i contenuti. Se lavoriamo ancora di più su questo (fonti esterne mi dicono che comunque il sito del Club è considerato il top), sicuramente non potremo fare altro che incrementare la visibilità del Club.

Ovvio che gli argomenti, sul tema sollevato da Alberto, non finiscono qui e, anzi, va fatto un esame più globale.
Io però adesso mi fermo qui, il tempo e le batterie del mio portatile, sono finiti!

Ciao a tutti

Raf
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Alberto Pedrini

Italy
11477 Posts

Posted - 05 September 2014 :  09:59:20  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by Raffaele Picollo

Forse chi vede i plastici del Club non avverte che sono graditi nuovi soci: diciamolo chiaramente.



Questo è un aspetto da valutare attentamente, hai toccato un tasto delicato.
Nel 2004, quando nacque il progetto, il mio atteggiamento nei confronti di tutti gli appassionati che si incontravano in rete e alle mostre era di estrema apertura, Märklinista=Fratello.
Andavo letteralmente alla ricerca delle persone e mi facevo migliaia di km per andare a trovarli, fotografare i plastici e coinvolgerli.
Poi sono emerse le differenti interpretazioni del nostro hobby, e anche i diversi caratteri che dopo un periodi di conflitti e divisioni ci hanno portato ad un atteggiamento di protezione e reso più cauti nell'accogliere senza riserve chiunque bussi alla porta.
Lo statuto e i regolamenti che abbiamo messo a punto in fase costitutiva parlano chiaro.
Considera che siamo un gruppo che "vive" sulla rete, non avvengono comunicazioni al di fuori di questo ambito ed è quindi indispensabile passare attraverso questo canale per potersi iscrivere.
La pagina delle iscrizioni si raggiunge dalla homepage facilmente
http://www.marklinfan.net/moduli_marklinfan.htm
Alle mostre abbiamo sempre avuto banner e volantini e a turno siamo "pizzicati" dai visitatori con i quali ci intratteniamo per rispondere alle loro curiosità.
Ormai sono dieci gli anni di esperienza e il fiuto si affina, questo consente alle persone come te di entrare a far parte del Club e ad altri di rimbalzare sulla rete di protezione costitutita proprio da questo indice interattivo.
La mia proposta/provocazione di un concorso a tema corre su questi binari, giusto per verificare se un premio possa smuovere il pantano in cui tanti appassionati hanno piantato i piedi, ma valutando attentamente "prima la persona e poi il calciatore" come dice qualcuno antipatico, ma efficace.

Alberto
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Piero Chionna

Italy
8643 Posts

Posted - 05 September 2014 :  23:06:47  Show Profile  Visit Piero Chionna's Homepage  Reply with Quote
Per noi la vita sarebbe più facile se ci dedicassimo al sistema due rotaie.
La maggior parte dei bravi fermodellisti gioca infatti nel campo opposto, e se si dedicano agli impianti modulari lo fanno utilizzando le norme Fremo o Fimf.
Noi possiamo dimostrare che si può fare fermodellismo di buona qualità anche usando il sistema Märklin, ma è difficile convincere un bravo fermodellista a 2R a cimentarsi con il sistema Märklin.
I marklinisti puri hanno evidentemente altri interessi, tipo il collezionismo o il plastico casalingo da godere in solitudine o con ristretti gruppi di persone.
Non è facile cambiare questo stato di cose.
Un concorso a premi potrebbe essere una via da tentare, ma non conterei troppo sulla sua efficacia.
Chi ci dice che una persona, una volta ricevuto il kit per il modulo e magari anche la locomotiva in premio, sia poi disposto a partecipare alle mostre?

Come diceva Alberto sarebbe importante ampliare la partecipazione a livello locale, ma è comunque difficile trovare persone che abbiano voglia di impegnarsi con il modulare.
A Imperia non ho trovato marklinisti, in Puglia invece ho trovato Ettore e Stefano, due persone splendide con cui sono entrato presto in sintonia.
Ad agosto ci siamo visti in due occasioni, anche con la famiglia.
Abbiamo parlato molto, ma non esiste alcuna possibilità che si possano impegnare nella costruzione di moduli, che io pensavo si potessero eventualmente montare nella sede dell'ATSP, presso l'Officina Materiale Rotabile di Taranto, dove era già in costruzione un altro plastico in CC.
Purtroppo era appena arrivata la doccia fredda delle decisioni della neonata "Fondazione FS" e di RFI.







Piero
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Ely Peyrot

Italy
1453 Posts

Posted - 06 September 2014 :  16:28:08  Show Profile  Visit Ely Peyrot's Homepage  Reply with Quote
Oltre alle motivazioni già argomentate in precedenza da altri, (alcune sono effettivamente potenti cause: soldi, tempo, mentalità e collezionismo maerklinista), si può tentare di ragionare su altri due fattori.
Il primo riguarda le ambizioni. In fretta e trainati dalla potente loco-Pedrini, abbiamo raggiunto una vetta molto ambita, quella di essere presenti e noti nell'ambiente non soltanto a livello modellistico italiano, ma anche e forse soprattutto al vertice della Maerklin in Germania. La velocità con cui ci siamo imposti ed esposti ha prodotto alcuni risvolti negativi che hanno condizionato la crescita del gruppo. Non credo ci sia bisogno di elencare questi risvolti, perché dovrebbero esserci molto chiari ed evidenti. Cio' non toglie che la partecipazione alle mostre ha fornito ampie gratificazioni che però oggi stanno cedendo il passo ad esigenze differenti. Forse anche ad emozioni nuove, vedi la scala 1 ad esempio, che è una manifestazione di élite nel nostro club e che forse ha in sé una certa dose di rischio, da analizzare nella prossima assemblea di gennaio. Così come affrontare livelli di costruzione paesaggistica e tecnologica ancora più raffinati, potrebbe scoraggiare ulteriormente nuove adesioni.

Il secondo punto, legato ovviamente al primo, è che abbiamo dimenticato strada facendo il piacere del gioco, inteso il movimento treni eseguito, sia in forma privata che pubblica, nella formazione treni nella SN evitando l'uso delle sole mani, manovre e scali merci eseguite puntualmente, partenze ed arrivi di treni nelle stazioni... insomma tutta la dinamicità eseguita attraverso la relazione fra di noi con ruoli assegnati a ciascuno. Insomma superare il basso livello di divertimento della "passerella" di treni e eseguire funzioni atraverso ruoli e regole di gioco. Ci abbiamo provato con pessimi risultati. Ricordarete la prova fatte con le cosiddette "penisole". Una riprova sta nel fatto che con il vintage a Finale e a Pallare, nella tranquillità ed assenza di stress da dimostrazione,il gruppo che casualmente si è ritrovato due volte a stare insieme ha assaporato il piacere del gioco.

Per il momento è tutto, ma ci sarebbe ancora da ragionare sul gioco.
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