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Alberto Pedrini

Italy
11451 Posts

Posted - 12 January 2011 :  11:49:27  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
Ciao a tutti,
da domenica sto rimuginando sul da farsi in base alle esigenze future cercando di non buttare alle ortiche quanto è stato fatto.
Ieri notte ho avuto l'idea che vi sottopongo.
Premesse:
Inizialmente ci siamo dati l'obbligo di predisporre un piano di legno lungo come il modulo e largo 61 cm. per la stazione nascosta.
Qualcuno si era preso l'onere di realizzare i moduli iniziale e finale con i fasci di scambi, in mezzo si montavano last minute.
Le curve di ritorno stavano su piani di legno provvisori.
Dopo la frattura, a partire da Carnate 2008, abbiamo usato la mia stazione nascosta e i miei pannelli per le curve.
Poi siamo passati a realizzare tutto sul posto, sempre sui miei pannelli e con le curve in galleria.
La configurazione del fascio binari è sempre stata la stessa che conoscete.
Domenica abbiamo deciso di dividere le due postazioni di comando e sostituire la stazione nascosta con due stazioni di carico situate agli estremi del plastico. Sul retro dei moduli si rende necessario montare i due binari di ritorno per mantenere due circuiti separati.
Abbiamo anche recentemente comprato binari per fare una stazione nascosta utilizzabile anche sul vintage.
Verificando misure, sicurezza, comodità e utilizzo, sulla base dei sette anni passati e senza dover riprogettare tutto da capo propongo una soluzione graduale e flessibile come segue:

I fasci di scambi restano configurati come sempre, ma anzichè stare su un pannello unico ne uniamo due larghi 40cm. ognuno con un fascio di scambi. Lunghezza standard 144 cm. e larghezza totale 80 cm.



La cosa interessante è che le testate avranno fori compatibili anche per ricevere un modulo centrale con i due binari di corsa.
E naturalmente la stazione può essere asimmetrica o moltiplicata a piacere con altri pannelli di scambi.
In futuro si potrà poi utilizzare mezza su un lato e mezza sull'altro, o più d'una.
Tre esempi di montaggio:

http://www.marklinfan.it/images/sna.png
http://www.marklinfan.it/images/snb.png
http://www.marklinfan.it/images/snc.png

Tutti i pannelli senza binari saranno da 40x144 altezza 7cm., di cui 6 la testatina e 1cm. il pannello sopra, e verranno usati come serve.
Le misure sono identiche ai pannelli vintage, quindi basta allargare i binari su un pannello per modificare l'interbinario e usare la stazione anche con il vintage.
E' necessario realizzare almeno quattro pannelli per le curve.
Naturalmente va progettato anche l'impianto elettrico con la doppia funzione, analogico-digitale e comandi remotati, ma è semplicissimo e va fatto solo su due fasci di scambi identici.
Più complesso studiare un tipo di gamba poco ingombrante, stabile e usabile nelle vaie configurazioni, ma ho già un idea.
I supporti del fondale quindi possono rimanere tali, visto che nell'ultima versione funzionano bene, e vedremo di progettare un supporto luci che possa sostenere un piano da 40cm. quando passeremo alla fase B.
Propongo di colorare i pannelli in ciliegio chiaro, come quelli delle stazioni vintage, mia e di Ely, in modo da poterli usare anche per linee a binario doppio o unico senza linea aerea sul vintage.
L'ingombro di questi pannelli è molto ridotto, e ho in mente gambe altrettanto poco ingombranti. Credo si possano trasportare anche sul tetto dell'auto nei portabagagli in plastica chiusi.
Fate sapere cosa ne pensate in tempi brevi, se la proposta verrà approvata ci sarà una modifica delle regole tecniche.

Alberto

massimo carvelli

Italy
364 Posts

Posted - 12 January 2011 :  12:50:29  Show Profile  Reply with Quote
Mi sembra una ottima configurazione: modulabile a piacimento, trasportabile con facilità.
Sono curioso di vedere al tua idea per le gambe, perchè, secondo me, è il problema tecnico maggiore, vista la scarsa altezza (solo 6cm utili) dell'attacco; a meno di non ricorrere ai soliti cavalletti.

Siamo schiavi delle leggi, per poter essere liberi (Cicerone)
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Marino Di fazio

Italy
1393 Posts

Posted - 12 January 2011 :  14:53:50  Show Profile  Reply with Quote
L'idea di Alberto è senza dubbio funzionale e ci permette di avere configurazioni di tipo diverse, vedi sue foto.
Questa configurazione ha l'unico difetto che, se non vogliamo dipendere sempre da Alberto e dal suo camion, di dover ampliare i bagagliai delle nostre macchine già abbastanza carichi.
A me piaceva anche l'idea della mensoletta sul retro di ciascun modulo, ci evitava il problema delle gambe.
Prendiamo in considerazione la configurazione 3 dei files di Alberto, che risulta essere quella che necessita del numero maggiore di pannelli, potremmo sostituire i pannelli con gambe sul retro con le mensolette sui moduli. Si avrebbe la stessa configurazione.
I pannelli delle due stazioni che in questa configurazione utilizziamo ai lati della passerella digitale nel caso delle altre due configurazioni andrebbero a sostituire le mensolette sul retro.
Con questo non sto dicendo che ad Alberto debba restare sempre l'onere del trasporto e deposito dei pannelli di stazione, ognuno dovrà provvedere ad una parte di questi pannelli con relative gambe.
Spero di essere riuscito a farmi capire.

Marino
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albertomocchi

Italy
2591 Posts

Posted - 12 January 2011 :  16:33:40  Show Profile  Reply with Quote
ciao Marino
vediamo se ho capito
sul retro dei moduli quindi dietro lo sfondo metteresti le mensole dove poggerebbero i due binari di ritorno, in questo modo in quella tratta non avremmo bisogno dei pannelli
ciao
Alberto
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Alberto Pedrini

Italy
11451 Posts

Posted - 12 January 2011 :  17:12:09  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
Come ho scritto:
quote:
Originally posted by Alberto Pedrini

I supporti del fondale quindi possono rimanere tali, visto che nell'ultima versione funzionano bene, e vedremo di progettare un supporto luci che possa sostenere un piano da 40cm. quando passeremo alla fase B.


Il piano da 40cm. sono i pannelli che costruiamo, o anche i moduli dritti del vintage, per chi li ha. La mensolina più stretta ha già fatto vittime...

Alberto
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albertomocchi

Italy
2591 Posts

Posted - 12 January 2011 :  17:27:40  Show Profile  Reply with Quote
ok era solo per rispondere a Marino, facendo i conti della larghezza della mensola mi sono venuti i sorci verdi ,sai a Genova tendiamo a risparmiare su ogni cosa
comunque a parte gli scherzi il terzo esempio mi piace da matti e puo' essere come dicevi oltremodo sviluppato, quello che stavo cercando di capire in un'ottica futura erano gli sfondi ai lati della passerella digitale e delle stazioni visto che l'intenzione se ho capito bene e' di renderle visibili per aumentare il gioco per noi e per il pubblico

Alberto
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Enrico Ferrari

Italy
1538 Posts

Posted - 12 January 2011 :  17:48:30  Show Profile  Visit Enrico Ferrari's Homepage  Reply with Quote
Scusate se i pannelli posteriori sono da 144 cm, allora anche l'insieme dei moduli frontali deve essere un multiplo di 144.
Devo quindi considerare che la lunghezza complessiva dei moduli che intendo costruire deve essere un multiplo di 144 ?


Enrico
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Alberto Pedrini

Italy
11451 Posts

Posted - 12 January 2011 :  18:31:44  Show Profile  Visit Alberto Pedrini's Homepage  Reply with Quote
Abbiamo moduli di tutte le misure, come sempre adatteremo la stazione nascosta a quanto c'è davanti con un modulo di compensazione, quindi la lunghezza di quelli avanti è sempre libera.

Alberto
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Maurizio Birolini

Italy
474 Posts

Posted - 12 January 2011 :  20:19:44  Show Profile  Reply with Quote
L'idea dei pannelli da 40 x 144 CM mi sembra la migliore: per il trasporto possono essere messi sul fondo del baule e sotto il modulo. A prescindere il trasporto, valutiamo un'altra funzione possibile: inserendo due scambi si potrebbe preparare un binario, dove formare i convogli personali, senza intasare la stazione o solamente un ricovero per quei modelli difficili da agganciare.
La struttura che sorreggerebbe le luci ed il fondale, non penso sia l'idea migliore con una sezione stretta per i binari: troppo pericolosa in caso di derragliamento per i convogli; poi si rischia un sovvracarico per i moduli, vero che se si aggiunge una gamba sul retro si suddivide il peso, ma rende meno stabile l'insieme.
La struttura luci si può studiare con il sistema di aggancio tubolare ad innesto con spine per fermare il tutto, potrebbe essere più facile da trasportare e nello stesso tempo solida.
Poi, i pannelli possono essere più liberi da posizionare, lascandoci la massima flessibilità d'uso. Si potrebbero sempre dividere in due, riducendo la lunghezza, per sfruttare il fondo del baule dell'auto, dato la esigua altezza dei medesimi facilitando il trasporto. Maurizio

Maurizio
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Ely Peyrot

Italy
1453 Posts

Posted - 12 January 2011 :  21:42:00  Show Profile  Visit Ely Peyrot's Homepage  Reply with Quote
La caratteristica di questa proposta è la massima flessibilità di formazione della/e stazione/i nascosta/e rispetto ai moduli e al futuro sviluppo dei percorsi che ci troveremo a comporre. Ognuno dovrà portare con sé un certo numero(da stabilire) di ripiani da 40x144, che data l'esiguità degli spessori potrà essere facilmente trasportata, attraverso la sovrapposizione. Al momento, rispetto alle esigenze, metteremo binari e scambi su questi ripiani.
Alcune considerazioni:
Una persona dovrà custodire la scatola con gli scambi e binari del club insieme ai fondali e alle luci.
Escludiamo pertanto il percorso delle linee di ritorno sulla schiena dei moduli.
Le gambe dovranno sopportare il peso e le spinte di coloro che prepareranno i convogli; verrà spontaneo appoggiarvisi.
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Fabrizio Mazzari

Italy
493 Posts

Posted - 12 January 2011 :  22:29:42  Show Profile  Visit Fabrizio Mazzari's Homepage  Reply with Quote
Quale neo aggregato porto il mio pensiero in merito a quanto recepito dall'incontro di Seriate e da quanto emerso dai progetti di Alberto. Il gruppo è in continua evoluzione e fa tesoro dell'esperienza tecnica maturata nel tempo e condivisa su queste pagine. Appare chiaro che non si può rimanere immobili ed è quindi necessario prendere atto di come i cambiamenti e le migliorie in corso d'opera sia necessarie e funzionali alla progressiva crescita di progetti sempre più ambiziosi. Il plastico digitale così come presentato fino ad ora porta con se un valore aggiunto che lo rende unico ed inequivocabile; il colore amaranto dei drappi di copertura, i tralicci dell'illuminazione, la perfezione dei moduli, lo sfondo ed l'ormai inconfondibile marchio Marklinfan hanno creato un insieme assimilabile ai più risonanti brand commerciali; non si potrebbe eliminare il caratteristico rombo ad un Harley, o la mela alla Apple, o il cavallino alla rossa di Maranello. L'analisi comportamentale dei visitaori alle mostre lo denota chiaramente; non si passa indifferenti davanti al plastico Marklinfan, perchè è diverso, più accattivante, più interessante, più bello, più originale. L'altezza del piano è più consono alla ricerca del dettaglio e ne fanno assaporare il profumo della passione e dell'impegno; penso che tra i tanti presenti in una manifestazione sia il più fotografato e il più filmato, dove anche il visitare disinteressato non può fare a meno di dedicare una sosta. Questo, la riconoscibilità, è il patrimonio da conferire in un'associazione regolarmente registrata.
Le nuove iniziative legate alle varianti collegabili ai costruendi moduli delta porteranno sicuramente a dover riscrivere alcune regole costruttive e per forza di cose a modificare l'impostazione delle esposizioni pubbliche. Ritengo particolarmente interessante l'idea di poter visionare l'intera struttura da entrambi i lati, ma quella che si definisce parata e che io, per usare un termine teatrale definirei passerella, ormai è diventata elemento identificativo e tenderei a non modificarla. Andare oltre la linea di parata attuale favorendo il criterio di gioco del plastico vintage potrebbe fare perdere la forte identità acquisita. Per poter partecipare a manifestazioni di forte richiamo a fronte di un adeguato compenso per l'ammortamento delle spese è indispensabile per forza di cose mantenere altissima la qualità espositiva. Si potrebbe mantenere lo sfondo attuale in versione double face, cosi da rendere più attraente anche la parte posteriore che sarà destinata cosi come nelle intenzioni di Alberto. Ciò eliminerebbe il problema di dover apportare delle modifiche alla parte posteriore dei moduli. La proposta di contenere nei 40 cm di larghezza i moduli posteriori consentirebbe di abbinarli nel senso della lunghezza con delle cerniere sfilabili per poterli ripiegare su se stessi verso il basso facilitandone il trasporto con un vantaggio inoltre di solidità dell'intera struttura dell'impianto nonchè velocità in fase di montaggio. Per le gambe si potrebbe realizzare qualcosa di simile a quelle dei tavolini da campeggio, ripiegabili nell'interno della struttura considerato che le misure lo consentirebbero. L'incontro a maggio prossimo venturo, supportato dall'entusiasmo presente a Seriate, vedrà sicuramente perfezionati tanti piccoli dettagli. Ciao a tutti.

Fabrizio.
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